Il 13 dicembre 1250 moriva il primo “terrone” della Storia

13 Dicembre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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758 anni fa moriva in Puglia il grande imperatore Federico II

Imperatore di Germania e re di Sicilia, Federico II apparteneva al casato tedesco degli Hohenstaufen. Nacque nel 1194 a Jesi (Ancona), da Costanza che era figlia di Ruggero II d'Altavilla, re normanno di Sicilia. Essendo figlio del sovrano del Sacro Romano Impero Enrico VI era nipote di Federico Barbarossa.

 Fece moltissimo per il Mezzogiorno d'Italia, dove costruì castelli memorabili e ricchi di fascino (basti ricordare Castel del Monte) e dove risiedette. Anzi, si adoperò così tanto per il Sud Italia che – come dice lo storico Raffaele Licinio in una bella intervista pubblicata su mondimedievali.net – si beccò il soprannome dispregiativo di "puer Apuliae". «Nel senso – spiega il professore, già ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari e direttore dal novembre 2002 del Centro di Studi normanno-svevi dell’ateneo barese – che fu un termine coniato dagli intellettuali alla corte di Ottone di Brunswick, rivale di Federico II nei primi anni del regno. In palio c’era la corona imperiale. Ottone ebbe la peggio. Tuttavia nell’entourage di Ottone Federico fu presentato, appunto, come "puer Apuliae", in senso degenerativo. Cioè, veniva accusato di occuparsi solo del lontano Sud Italia, trascurando la Germania. Questo aveva un senso nell'ottica di un tedesco di allora. Insomma, dargli del "puer Apuliae", cioè figlio del Mezzogiorno, era una sorta di affronto. Come se avessero usato il termine con cui i meridionali d’oggi vengono dipinti nel Nord Italia: terrone».  

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Quando aveva soltanto 30 anni, il "terrone" fondò l'Università di Napoli, e della corte di Palermo (presso cui fiorì la scuola poetica siciliana, una culla di civiltà e tolleranza, al cui interno convissero la cultura latina, cristiana ed araba). Quella – è bene ricordarlo – fu la prima Università statale e laica della storia d'Occidente, in contrapposizione all'ateneo di Bologna imbrigliato dal controllo papale. 

Fu protettore di artisti, letterati, astrologi e scienziati. Fu amico del matematico pisano Leonardo Fibonacci, scopritore della famosa successione numerica che porta il suo nome e scrisse un libro sulla falconeria "De arte venandi cum avibus" ("L'arte della caccia con gli uccelli").  

Federico II morì il 13 dicembre di 758 anni fa, nella domus di Castello di Fiorentino (o Castel Fiorentino o, ancora, Castefiorentino), ovvero in un abitato che oggi è in agro di Torremaggiore, sulla strada provinciale San Severo-Castelnuovo della Daunia. E' sepolto nel Duomo di Palermo. 


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Pantaleo Gianfreda