“Non criminalizzate i bambini rom”
5 Luglio 2008È l'appello lanciato da quattro riviste cattoliche per ragazzi e dal presidente del Foi, in risposta alla decisione di prendere le impronte digitali ai bambini rom.
Siamo un gruppo di direttori di riviste per ragazzi e il presidente del Foi (Forum degli oratori italiani). Sulle pagine delle nostre riviste, dei nostri siti, sui campi degli oratori incontriamo migliaia di ragazzi. Bambini e ragazzi che si aprono con fiducia al mondo, con la voglia di essere protagonisti, di conoscere ciò che li circonda. Ne ascoltiamo gioie e preoccupazioni e la notizia della schedatura dei bambini rom preoccupa noi e loro.
Censimento o schedatura, non importa. In questo caso le parole non fanno differenza, contano i fatti. E i fatti sono i diritti negati di bambini e ragazzi. Il diritto alla salute, all'istruzione, al gioco, a preservare la propria identità, il proprio nome e le proprie relazioni familiari. Il diritto a non essere discriminato in base all'origine nazionale, etnica o sociale.
Ci preoccupa la schedatura dei bimbi rom. Schedare un bambino solo in base all'appartenenza etnica e ridurlo a numero con il sistema utilizzato per chi è indagato di un reato, viola la sua dignità umana. Schedare i bambini rom e solo i bambini rom, vanifica il principio di uguaglianza tra tutti i bambini.
Nessuna polemica strumentale da parte nostra. Riconosciamo la necessità di intervenire sulla condizione dei bambini rom in modo calibrato e delicato, per favorire una loro effettiva integrazione; ma con i dati della schedatura cosa si potrà fare oltre alle statistiche o a qualche indagine sociologica?
E poi la schedatura rispetta il principio di far prevalere il superiore interesse del bambino su qualunque altra considerazione? I bambini rom, i bambini in genere, hanno bisogno d'accoglienza, di non vivere nella paura, di poter andare a scuola, di vedersi difesi di fronte alla violenza degli adulti. Dove sono i passi concreti in questa direzione?
Ci pensi, ministro Maroni.
Pensateci, politici.
Su questo, noi e i bambini, attendiamo fatti.
padre Stefano Gorla, direttore de il Giornalino
padre Matteo Merletto, direttore de Il Piccolo Missionario
don Valerio Bocci, direttore di Mondo Erre
padre Fabio Motta, direttore di Italia Missionaria
don Massimiliano Sabbadini, presidente del Foi (Forum degli oratori italiani)