Nuzzo “ritira” la solidarietà all’etiope

11 Ottobre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Dopo la solidarietà all’extracomunitario, la prima presa di distanza. Il presunto sfruttamento dell’etiope da parte di un imprenditore agricolo del luogo, condannato dal Consiglio comunale e definito “gravissimo atto di inciviltà e barbarie” comincia a far registrare delle perplessità.

A “ritirare” il proprio voto favorevole al documento, affisso anche sui muri del paese, è il consigliere (ex Ds passato tra le fila dell’opposizione alla maggioranza di centro sinistra) Roberto Nuzzo il quale afferma in una lettera scritta al presidente del Consiglio comunale, Pasquale De Simone, di restare “in attesa di capire quale sia lo stato reale sei fatti, se si tratta di una montatura, di strumentalizzazione o, diversamente, di fatti concreti”.

Il consigliere Nuzzo partendo dalla circostanza che sul sito web del vicesindaco, Pantaleo Gianfreda, è apparso un articolo, a firma dello stesso, che riporta il nome dell’imprenditore agricolo, argomenta che “buon senso, ragionevolezza ed onestà intellettuale avrebbe voluto, che gli amministratori in possesso dell’identità della persone “coinvolta” ne avessero parlato in modo aperto nel corso dell’incontro, al fine di poter ascoltare la controparte, prima di approvare documenti con i quali esprimere solidarietà, o condanne”.

Secondo il consigliere di opposizione sarebbe “stata carpita la buona fede degli amministratori (sia di maggioranza che di minoranza) essendo stati trascinati in una vera e propria ‘imboscata’ istituzionale”.

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L’ultimo affondo del consigliere è la denuncia che “negli ultimi tempi nella nostra pacifica comunità, purtroppo, pare di respirare un’aria dal sinistro odore ‘stalinista’ colmo di odio politico per l’avversario”.


 


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