Martedì 30 settembre – Consiglio comunale

2 Ottobre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In mattinata, sul "Quotidiano" l’articolo sulla terribile esperienza dell’extracomunitario presso un'azienda agricola di un collepassese. A pomeriggio, Consiglio comunale breve e teso e, poi, a Casarano, Coordinamento Istituzionale dell'Ambito sociale.

Di prima mattina, compro il Nuovo Quotidiano di Puglia. Sapevo dell’articolo. Si parla della terribile vicenda, già nota agli attenti lettori di questo diario, di cui è stato protagonista un extracomunitario presso l’azienda agricola del "dott. avv." (!!!) Domenico Sindaco, uno dei più scatenati “incatenati” delle vergognose giornate dell’aprile dell’anno scorso. Non meraviglia, se confermate dalle indagini, che sia stato lui il protagonista di vicende così terribili. Dispiace, piuttosto, per quel povero eritreo, probabilmente fuggito dalla povertà e dalla barbarie della guerra nella sua terra per ritrovarsi nelle "fauci" della terra di… Domenico Sindaco!

Verso le 9.00, l’avv. Giuseppe Mormandi mi comunica che Mario Sindaco ha perso l’altra causa che aveva testardamente voluto intentare contro l’Amministrazione… Sempre per la solita storia del "triangolino" di via Veneto. Anche il Giudice ordinario ha accolto totalmente le tesi dell’Amministrazione ed ha condannato il farmacista al pagamento delle spese.

Guarda caso, nella stessa mattinata, si concentrano due vicende che riguardano i due noti fratelli: il “digiunatore” e l”incatenato”! Ambedue sconfitti da se stessi, dalle loro sicumere, dalle loro prepotenze, dalle loro arroganze! Quando impareranno la lezione della vita?!? Eppure, sono ormai vecchi! Dovrebbero essere persone sagge. E invece…

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Nel pomeriggio, Consiglio comunale. Breve, ma teso e polemico.

Le solite “vergogne” del solito cons. Perrone, al quale stavolta rispondo a muso duro. La solidarietà sua, di Menozzi e Nuzzo a Lucio Russo (!!!), alle organizzazioni neofasciste per le scritte sui muri e al presidente del Consiglio per le mie semplici ed ovvie considerazioni riportate su questo diario dopo la vergogna del Consiglio del 1° settembre. La dichiarazione polemica del previdente/presidente nei miei confronti… Su quest'ultima vicenda, per non alimentare ulteriori polemiche, voglio stendere per il momento, anche in questo diario, un velo pietoso. Nel mio intervento, infatti, dopo che il previdente/presidente  aveva letto al Consiglio – da una paginetta scritta "a caratteri grossi", per non "impappinarsi" – una dichiarazione risentita "in relazione a quanto è apparso sul sito gestito dal Vicesindaco", ho scelto di "non" rispondere. Anche se la rabbia era tanta. E si vedeva. Ho detto semplicemente: "Compatisco il Presidente del Consiglio"! Non nel senso che ha voluto spiegare poi Francesco nel suo intervento. Anche perché la “com-passione” (dal latino “cum passione”, “soffrire con” o “soffrire insieme”), cui lui faceva riferimento, è un concetto molto bello e nobile espresso in un notissimo e a me caro romanzo di Milan Kundera: “L’insostenibile leggerezza dell’essere” … uno status che rischia di ben attagliarsi a certi antropomorfismi. Ho preferito, invece, nel mio intervento, toccare altri argomenti più seri. Il primo di tutti, così come aveva già fatto Antonio Ciccardi prima di me, lo sconcerto per la notizia apparsa sul giornale e la necessità di una reazione forte del Consiglio e di un ordine del giorno; e poi le scritte sui muri che offendevano prima di tutto l’intera comunità, perché gli indefinibili autori avevano imbrattato la casa comunale, la casa di tutti; e poi le strumentali e pelose solidarietà al Presidente del Consiglio; e poi la mancanza di serietà e di senso delle Istituzioni; e poi l'impunità di cui continuano a godere alcuni personaggi, nonostante palesi violenze alla legge; e poi lo squallore di certi interventi, di certi consiglieri e delle loro perenni piccinerie ed offese; ecc. ecc. ecc. Un intervento duro, teso, fatto con il cuore e la mente… Avranno capito? Non lo so. Una cosa è certa: non ho rilevato le reazioni rabbiose di altre volte.

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Dopo il primo (e, di fatto, unico) punto all’ordine del giorno e prima delle due interrogazioni di S. Perrone, preferisco andar via. Un po’ per un senso di disgusto che provo ormai ad ascoltare certe persone e, soprattutto, perché a Casarano è convocato il Coordinamento Istituzionale dei sette Comuni dell’Ambito sociale di zona. Sono, per la verità, molto teso, stanco e “stomacato”. Ma ci vado volentieri alla riunione. Soprattutto, “per cambiare aria”. Mi trovo bene nel Coordinamento. Si può dire che siamo diventati tutti buoni amici. Si ascolta, si discute pacatamente, ci si confronta civilmente, si decide. Pian piano, mi riprendo. La riunione dura quasi due ore. I temi sono importanti. Il dott. Luigi De Francesco, direttore del Distretto socio-sanitario, illustra alcune emergenze organizzative e chiede la collaborazione dei Comuni. E poi ci sono tante altre questioni… Torno a casa distrutto.


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Pantaleo Gianfreda