E’ tornato il “Caimano”
17 Giugno 2008E' tornato il Caimano!
Berlusconi è tornato ad essere il “Caimano”. Ma veramente qualcuno ha avuto mai dubbi sulla natura dell’uomo? Azzanna e stritola le regole della democrazia. Per i suoi interessi. L'obiettivo, ora, è bloccare la sentenza del processo Mills dov’è imputato di corruzione in atti giudiziari.
E, allora, ecco pronta una legge per raggiungere lo scopo. Tutti i processi per i reati commessi fino al 2001 (come il suo) vengono bloccati. Il suo processo, ormai alla conclusione, non si farà più. Tolleranza zero per i poveri cristi. Tolleranza “all’infinito” e “a prescindere” per i reati dei potenti. I suoi.
Ha proprio ragione Ezio Mauro su “La Repubblica” di martedì 17 giugno:
“Nel mezzo della luna di miele che la maggioranza degli italiani credeva di vivere con il nuovo governo, la vera natura del berlusconismo emerge prepotente, uguale a se stessa, dominata da uno stato personale di necessità e da un’emergenza privata che spazzano via in un pomeriggio ogni camuffamento istituzionale e ogni travestimento da uomo di Stato del Cavaliere. No. Berlusconi resta Berlusconi, pronto a deformare lo Stato di diritto per salvaguardia personale, a limitare la libertà di stampa per sfuggire alla pubblicazione di dialoghi telefonici imbarazzanti, a colpire il diritto dell'opinione pubblica a essere informata sulle grandi inchieste e sui reati commessi, pur di fermare le indagini della magistratura.
La Repubblica vive un'altra grave umiliazione, con le leggi ad personam che ritornano, il governo del Paese ridotto a scudo privato del premier, la maggioranza parlamentare trasformata in avvocato difensore di un cittadino indagato che vuole sfuggire al suo legittimo giudice, deformando le norme. … Ancora una volta a Berlusconi serve qualcosa di illegittimo, che trasformi la politica in puro strumento di potere, il Parlamento in dotazione personale, le istituzioni in materia deformabile, come le leggi, come i poteri della magistratura. Qualcosa a cui l'Occidente non è abituato, un abuso di potere che soltanto in Italia non scandalizza, e che soltanto l'establishment italiano può accettare banalizzandolo, per la nota e redditizia complicità dei dominati con l'ordine dominante, che è a fondamento di ogni autoritarismo popolare e di ogni democrazia demagogica, come ci avviamo purtroppo a diventare”.
Ah, è proprio vero! Al peggio non c’è fine! Povera Italia! Sarebbe il caso di smetterla con certo fair play e iniziare un’opposizione seria e forte nel Parlamento e nel Paese.