Il “cavalier servente” di via Veneto

19 Giugno 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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fellinuzzo1Per "ritorsione", via tutte le "craste". Un'interrogazione illuminante e curiosa (ma non troppo) del consigliere Nuzzo, dopo il pronunciamento del TAR sulla vicenda del "triangolino" di via Veneto, che la dice lunga sugli interessi cui è asservita certa opposizione.

Altra invereconda interrogazione della coppia Felline-Nuzzo, stile "Toro scatenato-Superman". Si tratta solo di “difficoltà nell’elaborazione del pensiero”?!?

Torna a colpire la coppia Nuzzo-Felline, già nota per le imprudenti e impudenti interrogazioni sulle vicende del 2 agosto 2007, nonché  "insignita" da “medaglia all’illegalità” dopo i loro “incatenamenti” nelle manifestazioni del 21-22-23 aprile 2007. Ben tre missive, tra cui due interrogazioni, sono state presentate al Sindaco lunedì 16 giugno. Una “in coppia” e le altre due a firma del solo Nuzzo.

Un'interrogazione fa riferimento all’ordinanza emessa dall’Ufficio Tecnico il 7 febbraio 2008. Quella, tanto per intenderci, che ordinava al farmacista Mario Sindaco “la rimozione di vasi e fioriere, installate nello spazio prospiciente a via Vittorio Veneto…”, da lui impugnata di fronte al TAR e da questo dichiarata legittima il 28 maggio scorso. Ebbene, che fa il consigliere Nuzzo? Esprime soddisfazione per la sentenza favorevole al Comune? Macché! Presenta un’interrogazione. Eccola in versione integrale:

“Premesso che la dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale con un’ordinanza – n. 2 del 7 febbraio c.a. – disponeva la “rimozione dei vasi e delle fioriere” che il cittadino interessato ha collocato su un’area comune (ndr: tenete a mente quell’”area comune”);

considerato che tale situazione (collocazione di fioriere e vasi, ecc…) si ripete per altri cittadini e in diverse aree del paese, le quali saranno sicuramente già di Sua conoscenza;

tenuto conto che le normative e le leggi citate nell’ordinanza di cui all’oggetto – che non si discute nel merito – non possono ritenersi valide e in vigore solo per taluni cittadini, piuttosto che per altri;

visto che tale provvedimento se lasciato fine a sé (!!!!) stesso potrebbe dare adito ad una volontà “persecutoria” che comunque si esclude;

chiede alla S.V. di sapere:

  • quali sono state le ragioni secondo le quali la responsabile dell’UTC ha ravvisato la necessità di agire solo nei confronti del cittadino di cui in premessa (nella quale lo scrivente non entrano [!!!!] nel merito), visto che tale situazione è piuttosto diffusa e generalizzata sul territorio urbano;
  • cosa intende fare visto il precedente verificatosi a seguito dell’ordinanza di cui all’oggetto, e se non ritenga necessario, a questo punto, dover controllare le restanti situazioni similari, al fine di verificare il rispetto delle normative vigenti e, soprattutto, per non lasciare spazi ad interpretazioni di tipo “persecutorio” che lo scrivente vuole escludere”.

C’è bisogno di commenti?!? Si vede, però, che il “cavalier servente” Nuzzo soffre ormai irreversibilmente di “difficoltà nell’elaborazione del pensiero” e, soprattutto, continua ad essere fatalmente attratto dalla sigla "DS". Ieri, come portavoce DS (Democratici di Sinistra)… Oggi, ancora, come portavoce DS… DS, come Dott. Sindaco, però!

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Solo brevi ed amare considerazioni di “stile” e di “costume” (o malcostume?) politici.

Secondo il portavoce DS, considerato che al “cittadino interessato” (altro lapsus! Forse voleva dire “pieno di interessi”?!?) il Comune prima e il TAR poi ha ordinato la “rimozione dei vasi e delle fioriere”, “macchiandosi” (ohinoi!) ambedue di “lesa maestà”… si ordini la “rimozione dei vasi e delle fioriere … per altri cittadini e in diverse aree del paese”!!!…

Scusa, valente portavoce DS, chiedi forse che l’Ufficio Tecnico vada a girare casa casa per tutta Collepasso, “controllare le restanti situazioni similari, al fine di verificare il rispetto delle normative vigenti” e ordinarne la rimozione? Anche delle “crastine” che adornano i balconi? Anche dei vasi di gerani e ciclamini? Ma non sarebbe più semplice, considerato che, a tuo parere, “tale situazione è piuttosto diffusa e generalizzata sul territorio urbano”, se fossi direttamente tu a segnalare tali “situazioni”, attualmente ignote al Comune, ma, a quanto pare, a te e a qualche "consigliori" ben note? Forse il consigliere (ma lui chi lo consiglia?!?) Nuzzo non si rende conto di superare ogni limite del ridicolo per assecondare i capricci di qualche vecchio alchimista.

Mi auguro che almeno ne guadagni in medicine e pastiglie gratis. Certamente gli potranno essere utili per risarcire un po’ le sue “ubbìe” e le sue “servenze” politiche e, soprattutto, per guarire dalla “difficoltà di elaborazione del pensiero” che da tempo pare che lo abbia colpito, abitando egli da anni a poca distanza dalle antenne della collina. Tale, infatti, è l’effetto che possono provocare “le esposizioni prolungate” alle “emissioni elettromagnetiche”. Almeno, a leggere il volantino distribuito a fine aprile e firmato da lui stesso e da tutti gli altri consiglieri di opposizione.

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Non sarà per caso che proprio “il consigliere delle antenne” sia rimasto vittima… “delle antenne”?!? Anche perché, a suo dire, le loro emissioni “possono penetrare e interagire in maniera diversa da persona a persona provocando effetti biologici”, che “potrebbero essere la causa della modificazione del DNA…”. Buon Dio! Ora abbiamo capito. A causa delle antenne, il cons. Nuzzo si è visto modificato persino il suo "DNA"… politico!

Coraggio, Roberto! Ti stiamo vicini e ti auguriamo di guarire!

Infine, per tornare a cose più serie, una piccola e doverosa nota. Il cons. Nuzzo scrive che il famigerato “triangolino” è “un’area comune”… Ma non era stato lui ad aver scritto imprudentemente, in un’interrogazione presentata dopo il “fattaccio” del 2 agosto, che il dott. Sindaco era solo "reo di aver fatto valere il proprio diritto alla proprietà privata”?!? Finalmente, sebbene con ritardo, Nuzzo si avvede che il famoso “triangolino” è un’“area comune” (e aggiungo “ad uso pubblico”) e non è “proprietà privata” del suo attuale mentore politico (e questo ci rassicura sul suo futuro politico…), come sosteneva all’epoca.

Non sarà poi, accorgendosene in ritardo, a causa della solita “difficoltà nell’elaborazione del pensiero”, che “la collocazione di vasi e fioriere … per altri cittadini e in diverse aree del paese” cui il consigliere fa riferimento riguardi, invece, “proprietà privata”? Attendiamo le sue segnalazioni per verificarne le tipologie.

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Infine, un’altra più “corposa” e pesante interrogazione presentata il 16 giugno. Quella in cui la rinata coppia “Toro scatenato-Superman” cerca di “sindacare” su presunti “incidenti” avvenuti il 14 giugno, di cui io sarei stato protagonista. Se un confronto, anche se in alcuni momenti animato, tra un amministratore e alcuni cittadini rientra nella categoria degli “incidenti”, i due consiglieri e i loro amici, dato il tono costantemente usato nei confronti dell’attuale Amministrazione, sono protagonisti assoluti in “incidenti”! Nel report di sabato 14 giugno, nel mio “diario amministrativo”, ho fatto cenno all’episodio e rimando alla lettura di esso. Quello che trovo, però, francamente disgustoso e inverecondo è sentire questi due ex “incatenati” pontificare che la “condotta di un buon amministratore deve essere sempre moralmente ineccepibile, sia dal punto di vista etico/morale che di buona condotta” (!!!). Sono totalmente d’accordo! Ma loro si sono “guardati allo specchio”?

Non entro nel merito delle loro condotte personali e private. Non mi riguardano e non voglio confondere privato e pubblico. Non è moralmente né politicamente abilitato a dare lezioni di moralità e di etica a nessuno, però, chi, nelle tristi giornate dell’aprile 2007, ha partecipato a manifestazioni pubbliche non autorizzate e illegali; chi, con i suoi comportamenti, ha istigato al disordine; chi si è posto pubblicamente al di fuori della legge e non fa, in questo modo, onore alle Forze Armate; chi ha violato le più elementari regole della democrazia, dell’ordine pubblico e della sicurezza; chi continua a spargere menzogne e falsità, “terrorizzando” gli indifesi cittadini perfino per due antennine da 20 watt l’una (meno di una innocua lampadina casalinga…).

Naturalmente, il mio augurio è che i due “consiglieri delle antenne” guariscano presto dalla loro “difficoltà nell’elaborazione del pensiero” e siano in grado, finalmente, di elaborare pensieri "buoni, positivi e costruttivi".


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Pantaleo Gianfreda