In manette carabiniere di Collepasso

12 Giugno 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In casa del carabiniere una vera centrale della droga. Si tratta del vicebrigadiere Cosimo Mastrogiovanni, 38enne di Collepasso, in servizio presso la stazione di Castel Bolognese (provincia di Ravenna), e del fratello Paolo, 20 anni. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della Squadra mobile di Rimini.

L’operazione è nata quasi per caso, sulla base di una segnalazione giunta presso la polizia di Rimini la sera dell’esordio dell’Italia ai campionati europei, il 9 giugno scorso. Fatto singolare, come nella disastrosa debacle degli Azzurri, anche in questa storia di presunto spaccio di sostanze stupefacenti, e che vede al centro un insospettabile vicebrigadiere dei carabinieri della provincia di Lecce, suo fratello ed altre due persone di Misano Adriatico, c’entra in qualche modo l’Olanda. Già, perché tra le altre sostanze rinvenute nell’abitazione del miliare, c’erano anche circa 100 grammi di marijuana di qualità “shunk”, che arriva in Italia direttamente dai Paesi Bassi e di cui raramente si sente parlare nei sequestri delle forze dell’ordine. La “shunk” è un prodotto che subisce una lavorazione particolare e che per questo risulta altamente allucinogena. Nula a che vedere con l’”erba” tradizionale. Una vera e propria bomba.

 In manette sono così finiti Cosimo Mastrogiovanni, 38enne di Collepasso, carabiniere in servizio presso la stazione di Castelbolognese, proprietario dell’abitazione all’interno della quale è stata rinvenuta la droga (fra cui oltre mezzo chilo di cocaina), suo fratello Paolo, di 20, giunto da poco dal Salento nella Riviera Adriatica con l’intenzione di trovare lavoro, e due persone di Misano Adriatico, Marco Angelici, di 34 anni, ex bagnino, e Livio Cavalli, di 52 anni, noto imprenditore locale. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della squadra mobile di Rimini: l’accusa per i quattro è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il blitz è scattato grazie ad una circostanziata segnalazione che ha indicato ai poliziotti un intenso spaccio di droga nei pressi del Comune di Misano Adriatico. Gli agenti della squadra mobile si sono messi dubito al lavoro, notando uno scambio di involucro tra le mani di Angelici e Cavalli, risultato successivamente contenente 20 grammi di cocaina. Mentre addosso ad Angelici sarebbero stati trovati altri 115 grammi della stessa sostanza.

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Ma l’operazione era quasi all’inizio e la conclusione, seguendo le “orme” di uno dei due sospettati, sarebbe avvenuta con il blitz nell’appartamento del carabiniere e di suo fratello. Usciti allo scoperto, gli agenti hanno provveduto ad una perquisizione domiciliare, scovando ingente quantitativi di “neve” ed hashish, oltre alla “shunk”, uniti a materiale per il confezionamento, quattro bilancini di precisione e denaro. Un vero e proprio minimarket dello spaccio. Al termine dell’operazione, il sequestro complessivo di cocaina è ammontato a 533 grammi, quello di hashish a circa 350 e, come già riferito, a circa un centinaio di grammi per quel che concerne la marijuana olandese.


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Pantaleo Gianfreda