Riprendo il mio impegno amministrativo

21 Novembre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Dopo la riunione del Gruppo consiliare di maggioranza di mercoledì (giorno delle mie dimissioni), la sera di giovedì 20 novembre il sindaco Vito Perrone ha voluto confermarmi “piena fiducia e sostegno” e riassegnarmi le deleghe di assessore e l’incarico di vicesindaco. Tanti attestati di affetto e il grande sostegno umano e morale di tante persone mi hanno convinto a tornare subito indietro per riprendere con più impegno, energia e responsabilità il mio lavoro amministrativo.

Ieri sera il sindaco Vito Perrone, dopo la riunione di maggioranza della serata precedente, mi ha riassegnato le precedenti deleghe di assessore e l’incarico di  vicesindaco.

Il sindaco ha provveduto, altresì, a conferire contestualmente la carica di assessore a Pasquale De Simone, che, con tale nomina, decade dalla carica di presidente del Consiglio comunale, e riassegnare le deleghe a tutti gli altri assessori (Alfredo Gianfreda, Antonio Ciccardi, Monica Marra).

Ringrazio il sindaco e il gruppo di maggioranza per avermi confermato “piena fiducia e sostegno”.

Confesso sinceramente, però, che non è stato solo questo a farmi ritornare immediatamente sui miei passi. E’ stato altro ad avermi convinto di non poter persistere un solo minuto in più nelle mie dimissioni. Al di là di tanti problemi, che mi auguro vengano risolti con la buona volontà, l’impegno ed il contributo di tutti.

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Sono rimasto, infatti, sorpreso e commosso dai tanti attestati di stima, affetto e solidarietà che mi sono stati espressi. Quelli che si possono leggere su questo sito e su collepasso.it e gli altri ricevuti direttamente o telefonicamente da tanti cittadini di Collepasso e da tanti amici ed amministratori (qualcuno anche del centro-destra) di alcuni Comuni della provincia.

Non immaginavo di sentire tante parole belle ed affettuose nei confronti della mia persona. Non immaginavo che tanta gente mi volesse così bene. Non immaginavo che il mio abbandono potesse suscitare tante paure ed apprensioni. Paura, soprattutto, che la belva della malapolitica, rumorosa e sguaiata, oggi incatenata all’albero dell’opposizione politica e sociale, dal quale tenta disperatamente di liberarsi, potesse tornare al governo della nostra Collepasso.

Voglio ringraziare, attraverso questo sito, tutti, uno ad uno. Per le belle parole. Per gli incoraggiamenti. Per le valutazioni critiche e costruttive. Per la grande voglia comune di andare avanti.

Da tempo, avvertivo che il consenso di tanti cittadini verso questa Amministrazione stesse notevolmente migliorando. Forse lo hanno avvertito anche altri. E sono preoccupati. Dispiace che invece di collaborare tutti insieme per il progresso del paese, l’opposizione abbia scelto il metodo peggiore, più destabilizzante e, per certi versi, più infame per combattere l’Amministrazione e, in particolare, la mia persona.

Ho accettato di ritornare immediatamente al mio lavoro amministrativo, perché colpito dalla passione di tanti e persino dalle lacrime di qualcuno. Hanno voluto affettuosamente supplicarmi di ritornare, di non “darla vinta” ai nemici di questa comunità. Una comunità che vuole guardare avanti ed uscire dall’isolamento e dall’immobilismo in cui altri l’hanno ricacciata.

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Ho accettato subito di ritornare al mio impegno amministrativo perché le mie dimissioni non fossero intese, come qualcuno ha fatto, come “fuga”. Assolutamente. Non è nella mia natura. Ho voluto, invece, assumermi una grande responsabilità. Per scuotere le coscienze. Per sensibilizzare le Istituzioni. In questo momento, il mio gesto era necessario e doveroso… Non sono mai fuggito né fuggo di fronte alle difficoltà e alle responsabilità né di fronte ai miei “nemici” (mi dispiace non poterli definire solo “avversari”).

Le mie dimissioni hanno voluto rappresentare soprattutto “un grido”. Un grido di allarme per il degrado politico, sociale e morale in cui un manipolo di irresponsabili ha tentato e tenta pervicacemente di ricacciare la nostra comunità. Contro chi persegue il “tanto peggio, tanto meglio”, pur di ritornare a “comandare”. Incurante della scia di odio e di macerie che lascia dietro di sé. La stragrande maggioranza dei cittadini della nostra comunità è onesta e pulita, insofferente della malapolitica e dei Don Rodrigo, che pretendono di dettare ancora le loro medioevali e ignobili leggi personali e pretendono di avere il “diritto” di interdizione o di “comando”.

Oggi sono ancor più convinto che un vero cambiamento sia possibile a Collepasso, perché le coscienze di tanti – impensabile sino a poco tempo fa! – sanno reagire, sanno ribellarsi, sanno rivendicare il loro diritto ad una società migliore e più giusta.

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Mi impegno ad onorare ancor di più la stima e l’affetto che tanti hanno voluto dimostrarmi.

Per me, stare in Amministrazione non significa “stare al potere” o “comandare”, ma “essere al servizio” dei cittadini, contribuire al miglioramento della società, aiutare tutti a star meglio. Perché sono convinto, come diceva Paolo VI e come ripeteva spesso don Tonino Bello, che la Politica (quella vera, quella con la “P” maiuscola”) “è la più alta forma di carità”.

Grazie di nuovo a tutti. Aiutatemi nel mio impegno. Aiutate questa Amministrazione nel suo/nostro lavoro!


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Pantaleo Gianfreda