Sul “triangolino” di via Veneto il TAR dà ancora ragione all’Amministrazione comunale

19 Ottobre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Nella “guerra di Mario” contro l’Amministrazione, terza sconfitta giudiziaria consecutiva per il farmacista Sindaco: mercoledì 15 ottobre, dopo un recente “ricorso per motivi aggiunti”, il TAR di Lecce dà ancora una volta ragione alle tesi del Comune. Il 28 maggio il TAR aveva respinto il ricorso contro l’ordinanza che imponeva la rimozione dei vasi abusivamente collocati in quello spazio; con ordinanza del 17 settembre (udienza del 17 luglio), anche il Giudice ordinario, a seguito di ricorso ex art. 700, aveva rigettato l’istanza del farmacista "per la disapplicazione e la sospensione dell’ordinanza comunale".

Si è conclusa ancora una volta a favore del Comune di Collepasso la vicenda del “triangolo” di via Veneto.

Il 15 ottobre scorso, presso il TAR, III Sezione di Lecce, Presidente Antonio Cavallari, relatore Tommaso Capitanio, si è data ancora una volta piena ragione alle tesi del Comune, costretto ripetutamente in giudizio dal farmacista Mario Sindaco.

Il Comune di Collepasso è sempre difeso e assistito  dall’avv. Giuseppe Mormandi.

I fatti. Il 28 maggio scorso, il TAR si era già espresso  rigettando il ricorso del farmacista Sindaco diretto a sospendere l'esecuzione dell'ordine di rimozione delle grandi fioriere illegittimamente sistemate dal dottor Sindaco nello spazio lungo la centralissima via Veneto. Il Collegio Giudicante aveva in quella sede ritenuto fotogiorn2_08_004che “dal sommario esame della documentazione versata in atti, il ricorrente ha realizzato nell'area comune alle particelle 788 e 789 una recinzione (e ciò per le caratteristiche fisiche delle fioriere collocate nell'area in questione)”. Per cui: sistemare una recinzione, anche tramite delle grandi fioriere, necessita in ogni caso dell'ottenimento del necessario titolo autorizzativo comunale. Non ancora soddisfatto, il farmacista Sindaco proponeva ricorso ex art. 700 innanzi al Giudice civile di Galatina, che, accogliendo le tesi difensive dell'avv. Mormandi, rigettava ancora una volta il ricorso del dott. Mario Sindaco, condannandolo altresì a rifondere le spese di giudizio.

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Mercoledì 15 ottobre, con l'ordinanza n. 926 del 2008, il Tar ha ancora una volta rigettato il “ricorso per motivi aggiunti” del dott. Sindaco, proposto avverso il diniego opposto dall'Ufficio tecnico comunale verso la denuncia di inizio attività, presentata erroneamente dal farmacista senza ottenere il consenso dei comproprietari della particella in questione e che abusivamente il dott. Mario Sindaco ha recintato con pesanti fioriere.

Le difese del Comune di Collepasso, anche in tale giudizio rappresentato dall'avv. Mormandi, hanno fatto emergere chiaramente che i comproprietari non hanno mai prestato il dovuto assenso alla realizzazione della recinzione: i signori Torsello, rappresentati in giudizio dall'avv. Gabriella De Giorgi Cezzi, infatti, si sono manifestamente opposti all'iniziativa abusiva del farmacista Sindaco, aderendo alle tesi e agli atti dell'Amministrazione.


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