Vergognosa presa di posizione di un consigliere di opposizione

11 Ottobre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ferma risposta del sindaco Vito Perrone ad una lettera del cons. Roberto Nuzzo, resa nota da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 10 ottobre. Il consigliere di opposizione, ormai portavoce ufficiale dS (dei Sindaco), forse nostalgico del suo precedente e più nobile ruolo, si è assunto il vergognoso compito di spargere confusione e sospetti sul recente e gravissimo fatto di cronaca che ha riguardato un extracomunitario, sul quale il Consiglio comunale ha espresso la sua ferma condanna. Pesanti e oscuri tentativi di depistaggio o nuova forma di “revisionismo e negazionismo”?!?

La lettera inviata giovedì 9 ottobre dal cons. Roberto Nuzzo e riportata dalla stampa venerdì 10 (v. nella rubrica “Altre notizie” di questo sito) sta suscitando stupore e incredulità nella comunità collepassese. La dichiarazione del consigliere di opposizione di “ritiro” del “voto favorevole espresso dal mio capogruppo” all’ordine del giorno di solidarietà del Consiglio comunale al cittadino extracomunitario, con motivazioni assolutamente risibili e capotiche, ha qualcosa di oscuro, terribile e destabilizzante.

Il cons. Nuzzo si è assunto una grave responsabilità politica e morale, di cui dovrebbe profondamente vergognarsi. L’osceno tentativo, inoltre, di coinvolgere questo sito informativo (al cons. Nuzzo e ai suoi amici dà fastidio la verità?!?) nella sua continua ed astiosa polemica contro l’Amministrazione comunale (in particolare la mia persona) è incivile ed è moralmente, oltre che politicamente, indegno.

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Quando la finirà il cons. Nuzzo di gettare fango e discredito sull’Amministrazione e, indirettamente, sull’intera comunità collepassese?!?

Il sindaco Vito Perrone, in data odierna, ha inviato alla stampa un comunicato che si riporta integralmente 

"La lettera del cons. Roberto Nuzzo, resa nota alla stampa, di dissociazione dall’ordine del giorno consiliare di solidarietà al lavoratore extracomunitario maltrattato da un proprietario terriero del luogo è ignobile e scandalosa. Il cons. Nuzzo, accecato dai profondi risentimenti personali e dall’astio nei confronti dell’attuale maggioranza, è diventato, ormai, un vero e proprio agitprop dell’odio, della provocazione e della confusione, uno dei principali protagonisti di quel pesante clima che sta avvelenando la comunità, in violazione di basilari norme del vivere civile e, persino, del codice penale. Di “stalinista”, a Collepasso, sono rimasti solo i suoi metodi. Inonda tutti i giorni il Comune e la stampa di interrogazioni balzane, impastate da accuse gratuite e manipolazioni, con l’unico obiettivo di “lordare” l’immagine di una buona Amministrazione e di un’intera comunità. Egli, però, non ha il diritto di offendere in maniera così ignominiosa la verità. Almeno per onore verso la divisa che indossa, dovrebbe dimostrare un minimo di serietà, lealtà e correttezza, oltre che di rispetto verso gli elementari ed inderogabili valori di convivenza civile ed ordine pubblico, ripetutamente messi a rischio dai suoi metodi.

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In effetti, è da tempo che il cons. Nuzzo persegue l’obiettivo di destabilizzare l’attuale maggioranza ad ogni costo e con ogni metodo, anche i più scorretti ed illegittimi. Evidentemente non gli piace un’Amministrazione che sta operando un profondo cambiamento di metodo e costume e preferisce farsi portavoce di vecchi e logori  personaggi che pensano di condizionare ancora la vita amministrativa.

L’atto di inciviltà nei confronti del lavoratore eritreo rimane ed è gravissimo. Il comportamento del proprietario terriero, se confermato, merita una giusta punizione. Il Consiglio comunale ha espresso il suo sdegno e la sua solidarietà. Certe postume dissociazioni hanno solo l’amaro sapore della manipolazione e della strumentalizzazione ad ogni costo. Oltre che promuovere “per conto terzi” un disperato tentativo di depistaggio. Tutti, compresi i consiglieri di opposizione, conoscevano i fatti e l’identità del responsabile. Testimoni dello sconvolgente racconto del cittadino eritreo, presentatosi nell’Ufficio dei Vigili in condizioni pietose, sono stati il Sindaco, l’assessore Ciccardi ed un Vigile Urbano, lo stesso verso il quale il cons. Nuzzo ha recentemente e strumentalmente solidarizzato in polemica con il Vicesindaco.

E’ miserevole che si osi insinuare di “imboscata istituzionale” o “strumentalizzazione propagandistica”. Il gravissimo fatto c’è stato ed ha suscitato uno sdegno unanime. Niente e nessuno potranno sminuirne la gravità. Nessuno degli attuali amministratori, però, ha la cultura o l’abitudine a fare “processi sommari di piazza”. A differenza di Nuzzo. Ipergarantista con gli amici, ipergiustizialista e torquemada accanito con gli avversari, per i quali “inventa” persino “elementi di accusa” assolutamente infondati pur di “mandarli al rogo”!

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Nel riconfermare lo sdegno e la condanna per certi gravi episodi, l’Amministrazione intende collaborare con le Forze dell’Ordine e la Magistratura per far luce sui fatti denunciati. Chiede, altresì, che si faccia luce su recenti e sospetti episodi, messi in atto per tentare di alzare un indegno polverone, confondere e depistare  le indagini".


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Pantaleo Gianfreda