Verità e chiarezza sul “fatto dei Vigili” del 31 luglio

8 Agosto 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Diffuse le "solite" manipolazioni e diffamazioni dai "soliti" Felline e Nuzzo, ormai "incontinente" coppia superscatenata. I due hanno presentato un’interrogazione consiliare al Sindaco, inviata, come al solito, per conoscenza (o per denunciare se stessi?!?) alla Procura, alla Prefettura e ai Carabinieri. E’ mai possibile che due militari di carriera persistano nel commettere simili stupidaggini e ignominie? Le notizie distorte, diffuse da un’emittente televisiva locale, stanno creando chiacchiericcio e confusione tra i cittadini. Sarà presentato un esposto all'Autorità Giudiziaria. Per ristabilire la verità, intanto, in qualità di Vice Sindaco, ho inviato all'emittente un comunicato stampa, di seguito pubblicato integralmente.

In riferimento ad alcune notizie capziose e diffamatorie diffuse dai consiglieri comunali di opposizione Roberto Nuzzo e Luigi Felline circa una mia presunta "aggressione verbale" nei confronti dei Vigili Urbani Giovanni Nocco e Giuseppe Seclì, in servizio la sera di giovedì 31 luglio in piazza Dante, ho il dovere di precisare quanto segue.

In premessa va rilevato che ancora una volta i due consiglieri, abusando pesantemente del proprio ruolo e ritenendosi forse investiti da un'anomala forma di "immunità consiliare", continuano ad essere protagonisti di una campagna denigratoria e diffamatoria nei confronti di una persona, che, nel suo ruolo amministrativo, ha il "torto" di svolgere coerentemente la propria funzione, compiere il proprio dovere e, quando il caso, vigilare sul rispetto della legalità. Per queste loro diffamazioni, che travalicano pesantemente il legittimo diritto di critica politica e hanno assunto la forma di una vera e propria persecuzione ad personam, ho già altre volte presentato esposti all’Autorità Giudiziaria.

Nel caso specifico, mi sono semplicemente limitato ad esercitare la mia funzione amministrativa e ad esortare i due Vigili in questione, come era mio compito, a fare il loro dovere. Essendo i due consiglieri anche militari di carriera, essi avrebbero dovuto condividere e sostenere con convinzione tale mia azione, invece di diffondere notizie false e diffamatorie, stravolgendo e manipolando a proprio piacimento fatti e circostanze.

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Si è verificato, infatti, che, nel corso dello svolgimento del Palio collepassese (tenutosi dal 27 luglio al 3 agosto in piazza Dante), molti cittadini si lamentassero per l'antipatica e abusata usanza di alcuni ragazzi (e non solo) di lanciarsi bottigliette e palloncini, riempiti d’acqua alla fontanina pubblica della piazza, provocando caos  e disturbando, talora bagnando, gli stessi cittadini intenti a passeggiare o a conversare sulla Villa comunale.

La sera del 31 luglio, insieme al sindaco dott. Vito Perrone, presente insieme a me ai fatti, cercavamo di dissuadere i ragazzi dal compiere simili azioni ed impedire il continuo andirivieni dalla fontanina. Per inciso, va rilevato che tali atti (riempire, cioè, palloncini di acqua) non avevano nulla a che vedere con il contemporaneo svolgimento delle attività del Palio. Ad un certo punto, il Sindaco, notando i due Vigili in servizio, che, in lontananza, conversavano con i Carabinieri, senza accorgersi di quello che succedeva a poche decine di metri da loro, si recava per richiamare gli stessi a vigilare e a prevenire certi antipatici fatti. Essendo io rimasto "a guardia" della fontanina e nel mentre i Vigili giungevano sul posto, si avvicinava un "noto pregiudicato" del luogo, che iniziava a riempire di acqua un palloncino. Solo attimi prima avevo richiamato e dissuaso alcuni ragazzi. Di fronte alla mia esortazione ad astenersi dal compiere tale gesto, anche di cattivo esempio per i ragazzi che avevo prima dissuaso, il soggetto continuava nella sua azione, rivolgendosi piuttosto pesantemente nei miei confronti. I Vigili, che erano ormai sopraggiunti e avevano assistito alla scena, non osavano alzare dito o profferire parola e rimanevano completamente inerti. Di qui il mio deciso invito verso di loro ad intervenire, ad identificare il soggetto e a non rimanere passivi, essendo loro specifico dovere garantire l'ordine e la sicurezza. Questo mio "invito" provocava la risentita ed impropria reazione del Vigile Nocco e, successivamente, del Vigile Seclì, avendo io "osato" richiamare gli stessi a fare il proprio dovere in presenza dei cittadini. E' quantomeno assurdo (e vorrei aggiungere "scandaloso e vergognoso") che dei Vigili, invece di tutelare un amministratore nei confronti di un pregiudicato, invitandolo, almeno, ad astenersi da parole offensive nei miei confronti e dal persistere nel riempire il palloncino d’acqua, si siano, invece, risentiti proprio con l'amministratore.

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Come si evince dai fatti, ho semplicemente fatto il mio dovere. Altri, forse, non hanno fatto altrettanto. Ma di questo risponderanno alle loro coscienze, all'Amministrazione e all'opinione pubblica.

Tutto qui. Ho il dovere, però, di aggiungere alcune circostanze.

In primo luogo, una testimonianza di umanità e civiltà. Il "noto pregiudicato", che oggi sta tentando di "rifarsi una vita" dopo aver scontato la sua pena, incontrandomi in piazza il giorno dopo, ha voluto chiarire i fatti del giorno precedente, ha ammesso il suo errore e ha voluto, di fronte a due testimoni, chiedermi scusa per le offese arrecatemi, dimostrandosi in tal modo persona civile e corretta. Io sono stato lieto di accettare le scuse e perdonare. I sigg. Nuzzo e Felline, benché consiglieri comunali e militari di carriera, appena "avuto sentore" del fatto, invece di comportarsi correttamente e civilmente, apprezzare il fermo intervento di un amministratore ed appurare preventivamente i fatti (vorrei scrivere "… e portarmi solidarietà"), chiedendo notizie più dettagliate almeno al Sindaco che era presente, hanno preferito distorcere completamente la vicenda e tentare di strumentalizzarla pesantemente contro la mia persona. Non è la prima volta. Naturalmente, per questa loro ignobile azione diffamatoria presenterò un ulteriore esposto all'Autorità giudiziaria.

In secondo luogo, sia chi scrive che l'intera Amministrazione hanno già sufficientemente dimostrato in varie circostanze l'assoluta imparzialità e prudenza della loro azione amministrativa.

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In terzo luogo, l'Amministrazione ha sempre avuto ed ha fiducia e stima verso il Corpo dei Vigili Urbani ed il suo Comandante (al momento dei fatti, purtroppo, egli si godeva le sue meritate ferie). Ciò, però, non esime l'Amministrazione dal richiamare ai loro doveri, quando è il caso, nelle sedi opportune o in particolari circostanze, anche i Vigili, soggetti come tutti i dipendenti a doveri ben precisi e, anzi, più ardui, avendo essi anche il compito di "essere visibili" e rasserenare i cittadini, che ne lamentano spesso la scarsa presenza.

Sui fatti esposti mi confortano l'adesione, la solidarietà e il consenso di molte persone. Questo per me è sufficiente e dimostra che quando un amministratore fa il suo dovere non ha nulla da temere e, soprattutto, è apprezzato dai cittadini, che reclamano, giustamente, sicurezza e tranquillità nella loro vita quotidiana.

Al contempo, auspico che tali spiacevoli fatti rimangano puramente episodici, che si chiariscano e si superino certe incomprensioni, che ognuno faccia sino in fondo il suo dovere e che si lavori tutti – Amministrazione, dirigenti e dipendenti – nell'interesse della comunità amministrata, respingendo ignobili tentativi di strumentalizzazione e di  disordine politico e sociale.


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Pantaleo Gianfreda