Il lavoro più richiesto? L’infermiere. Ma metà dei posti restano vacanti.

29 Novembre 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda

I dati di uno studio Unioncamere. All'appello mancano 27.000 universitari in discipline scientifico-economiche e 54.000 studenti di istituti tecnici. In eccedenza le lauree politico-sociali  

E' quella dell'infermiere la professione più richiesta, a fronte di un'offerta inferiore di oltre il 50 per cento alla domanda. E ancora, tra le professioni che garantiscono lo sbocco migliore in questo momento, sviluppatori di software, fisioterapisti, esperti fiscale, progettisti nel settore metalmeccanico, analisti programmatore informatico, farmacisti, progettisti elettronici e meccanici e infine educatore professionale. Sono dati di uno studio di Unioncamere presentato a Job&Orienta 2009, il salone nazionale dell'orientamento alla Fiera di Verona. Si tratta, spiegano gli analisti di Unioncamere, "di professioni che vengono considerate 'introvabili' da parte delle aziende e che presentano, quindi, una più elevata probabilità di rapida assunzione".

Ma quante sono le figure professionali richieste e non di facile reperimento per le aziende? In base alle rilevazioni di Unioncamere, mancano all'appello 27.000 laureati scientifico-economici e 54.000 diplomati tecnico-professionali. Per quanto riguarda i laureati, in dettaglio ne 'mancano' 7.700 a indirizzo tecnico-scientifico (ingegneria, matematica, fisica, biologia, geologia, chimica, farmacia, agraria), quasi 12.000 in discipline economico-statistiche e 8.000 in discipline medico-sanatarie. E questo, sottolinea lo studio, "nonostante la fase di recessione abbia portato molte imprese a rivedere al ribasso i propri programmi di assunzione e l'offerta di neolaureati che si affacciano al mondo del lavoro continui ad assumere".

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Dall'altro canto, c'è invece un eccesso di offerta sul fronte delle discipline politico-sociali: Uniocamere valuta un'eccedenza di circa 15.000 laureati in sceinza della comunicazione, scienze politiche e sociologia, e di circa 18.000 laureati in scienze umanistiche (in particolare il riferimento è a laureati in lettere, lingue e psicologia) in eccesso rispetto alle aspettative del mondo del lavoro.

I diplomati più richiesti sono quelli degli istituti tecnico-professionali: infatti nel 2009 le aziende, secondo le stime, hanno programmato un numero di assunzioni comprese tra le 137.000 e le 212.400 unità, ma quest'anno gli ingressi nel mondo del lavoro non supereranno i 158.700 diplomati. In particolare, le aziende lamentano l'irreperibilità di diplomati in indirizzo meccanico: servono tornitori, meccanici di autoveicoli e assemblatori di apparecchiature meccaniche.

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