Mills condannato, la stampa estera: “Berlusconi si è protetto col lodo Alfano”

18 Febbraio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La condanna del legale accusato di aver mentito per favorire il premier conquista ampio spazio sui giornali stranieri. "L'avvocato corrotto dal cavaliere"

La condanna dell'ex legale di Silvio Berlusconi David Mills a quattro anni e mezzo di carcere per aver mentito, dietro compenso di denaro, per favorire il premier, trova ampio risalto sulla stampa straniera, che dedica diversi articoli e, in alcuni casi, la prima pagina, al caso e al coinvolgimento diretto del presidente del Consiglio.

"Avvocato condannato per corruzione per aver protetto Berlusconi" titola l'International Herald Tribune. Nel pezzo a firma di Rachel Donadio, apparso anche sul New York Times, si mostra sorpresa per il fatto che la notizia, "che avrebbe mandato in fibrillazione il sistema politico di diversi Paesi", non abbia meritato l'apertura dei telegiornali serali italiani, monopolizzati dalle dimissioni di Walter Veltroni da segretario del Partito Democratico dopo la sconfitta alle elezioni in Sardegna di Renato Soru. "Così la notizia del giorno non era la corruzione, ma il dominio sempre più esteso sull'Italia di Berlusconi", si legge sul quotidiano, che sottolinea, in un lungo e duro articolo, come da co-imputato nello stesso processo, Berlusconi sia riuscito a garantirsi l'immunità grazie al Lodo Alfano e come "in 15 anni di dominio della vita politica italiana, sia riuscito a trasformare ogni sconfitta legale in un capitale politico". E ancora: "Più Berlusconi riesce a manipolare il sistema a suo vantaggio, più italiani sembrano ammirarlo".

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Ampio spazio alla sentenza su Mills sui giornali britannici. Il Guardian alla vicenda dedica diversi servizi, dalla caduta di Mills, "che dopo la tempesta giudiziaria in Italia ha cercato di mantenere un basso profilo", al Lodo Alfano, "considerato una priorità del governo Berlusconi" grazie al quale il premier ha conquistato l'immunità, "e la sentenza di ieri mostra quanto sia stato utile", anche se la Corte costituzionale, rileva sempre il quotidiano britannico, deve pronunciarsi ancora sulla sua legittimità.

Il tribunale ha riconosciuto Mills colpevole di aver accettato 600mila euro da Silvio Berlusconi, si legge sull'Independent, "in cambio di aver taciuto informazioni che avrebbero potuto danneggiare il premier". Segue un ritratto dell'avvocato, "brillante, dalle amicizie importanti, ma troppo impulsivo".

Anche sul francese Figaro si parla delle vicende giudiziarie italiane. "Lo scorso ottobre, Silvio Berlusconi si è messo al riparo della giustizia facendo approvare una legge che gli garantisce l'immunità penale durante il suo mandato alla guida del governo italiano. Immunità che non copre però il suo ex avvocato, condannato per falsa testimonianza in favore del Cavaliere", si legge sul giornale, che sottolinea come Mills non sia l'unico legale del premier ad essere condannato al carcere e cita Cesare Previti, riconosciuto "colpevole di corruzione di magistrati nell'affare Fininvest".

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Per lo spagnolo El Pais, la sentenza "getta un'ombra inquietante" sul Cavaliere, mentre El Mundo richiama in prima pagina il caso Mills, "l'avvocato corrotto da Berlusconi per mentire".

   

Chi ha corrotto David Mills? 

di Cinzia Sasso (repubblica.it, 17.2.09)

Mi scrive un collega inglese, e non capisco se fa l’ingenuo o semplicemente fa il normale perché lassù, al di là della Manica (ma anche solo al di là delle Alpi), due più due fa quattro e basta e non ci sono ma e però. Bene, mi chiede: “Così David Mills è colpevole. La questione è: chi l’ha corrotto?”. Deve scrivere per il suo giornale e vorrebbe capire.

Mi accorgo mentre gli rispondo che quello che scrivo gli risulterà incomprensibile: spiego che una legge chiamata lodo Alfano, dal nome del ministro della giustizia del governo Berlusconi, ha stabilito che il primo ministro (dunque Berlusconi) non può essere processato e dunque chi per logica ha corrotto l’avvocato inglese Mills, cioè Berlusconi, non si può dire che è colpevole di quella corruzione perché, grazie alla legge del suo stesso governo, non è stato processato. Aggiungo che in Italia ci sono tre gradi di giudizio e che questo è solo il primo grado, ne mancano altri due per concludere che Mills è colpevole.

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Mi aspetto il suo prossimo messaggio: what a mess! (che casino!). E mi accorgo che la sua domanda è rimasta senza una risposta: se David Mills è colpevole, chi l’ha corrotto? 


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Pantaleo Gianfreda