Pd: “Il premier dica la verità”.
24 Maggio 2009Il pressing del Pd su Berlusconi. "Ha il dovere di dire la verità". Il padre di Noemi annuncia all'Ansa la querela contro Gino Flaminio e Repubblica. L'ex fidanzato di Noemi ha ricostruito in un'intervista come la ragazza ha conosciuto il premier. Franceschini: "Deve rispondere alla libera stampa, è necessaria la trasparenza". D'Alema: "Mente nelle vicende pubbliche e private. Questo non è accettabile"
Dopo l'intervista a Gino Flaminio, ex fidanzato di Noemi Letizia, che ricostruisce come la ragazza ha conosciuto Silvio Berlusconi, smentendo diverse dichiarazioni del premier sulla vicenda, il Pd torna a chiedere chiarezza. A cominciare dal segretario, Dario Franceschini: "Un uomo politico ha il dovere di rispondere e il dovere di dire la verità. Non è possibile che la libera stampa continui a fargli delle domande, continui a dimostrare dove lui ha mentito e lui continui a tacere. Non c'è un paese al mondo in cui un uomo politico potrebbe permettersi di continuare a non rispondere a quelle domande, perché la trasparenza è uno dei criteri per reintrodurre la serietà nella vita politica".
Analoghe le dichiarazioni di Massimo D'Alema: "Berlusconi mente nelle vicende private come in quelle pubbliche. Questo non è accettabile. Decideranno gli italiani se a loro questo comportamento piace o no. Nei paesi civili, di solito, un presidente del Consiglio che mente non piace agli elettori…".
"L'ho già detto, ma leggendo il servizio di D'Avanzo e Sannino su Repubblica, il Parlamento e i cittadini italiani devono disinteressarsi del gossip e mettere a fuoco la questione di Stato che sta emergendo con sempre maggiore nitidezza. – afferma il vicepresidente dei senatori del Partito democratico Luigi Zanda – "In una democrazia parlamentare rappresentativa la parola del capo del governo non può mai essere messa in dubbio e quindi Silvio Berlusconi deve spiegare le numerose contraddizioni che emergono tra le sue affermazioni e la realtà dei fatti. Se non considera necessario chiarire agli italiani come stanno le cose, lo faccia almeno per i governi dei Paesi dei quali l'Italia è alleata e con i quali collabora sul piano economico e militare. Nelle relazioni internazionali l'affidabilità è tutto".
E intanto Benedetto Elio Letizia, padre di Noemi, annuncia, in un comunicato dettato all'agenzia Ansa dal suo legale, l'avvocato Giulio Costanzo, la decisione di querelare Repubblica e Gino Flaminio. Secondo Letizia, "il racconto reso dal signor Flaminio, apparso oggi sul quotidiano la Repubblica e relativo a mia figlia Noemi, è gravemente diffamatorio, perché le attribuisce cose mai fatte né dette né pensate. Ciò che si legge è un nuovo momento di mera notorietà che il quotidiano la Repubblica, strumentalizzando, ha voluto concedere al signor Flaminio, a danno nuovamente dell'immagine di mia figlia Noemi".
"Ovvio – conclude Letizia – che il signor Flaminio, nonché il quotidiano la Repubblica, dovranno rispondere di tutto in tribunale. Abbiamo già chiesto, infatti, ai nostri legali di redigere e sporgere querela. Naturalmente saranno chiamati a rispondere anche tutti coloro che dovessero riprendere in tutto o in parte questa incredibile narrazione".