Un autovelox pericoloso sulla strada delle Serre.

18 Agosto 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Interrogazione di quattro consiglieri comunali al Presidente della Provincia  

Dall’inizio del mese di agosto la strada provinciale 361 (l’ex statale 459) che unisce Gallipoli e l’area Jonica a Maglie, e da qui verso le marine dell’Adriatico è diventata un incubo per gli automobilisti.

Il tratto “incriminato” è quello della zona collinare tra Collepasso e Parabita, specificatamente tra il chilometro e 15,250 ed il chilometro 18,300, cioè un tratto che ricade nel feudo di Parabita, dove per 3 ore al giorno (9-12 oppure 17-20) è attivo il controllo elettronico della velocità tramite autovelox a cura della Polizia municipale di Parabita. Va detto che quel tratto di strada è a tre corsie: due in salita ed una in discesa. La direzione privilegiata per i rilievi, nelle ore con maggiore traffico per raggiungere il mare, è quella verso Gallipoli (23 presenze contro le otto in direzione Maglie) e praticamente quello in discesa dove, per tenere la velocità entro i 50 km orari è necessario frenare più che accelerare. A farne le spese, con multe e punti sottratti alla patente, sono tanti automobilisti avvisati del controllo solo con la cartellonistica fissa lungo tutto il tratto di strada.

In agguato c’è però il rischio-incidente perché, appena un automobilista si accorge della presenza dell’autovelox (spesso difficile da individuare, salvo per chi ha provveduto a stampare, dal sito “Comune di Parabita.it”, il programma di controllo del mese di agosto redatto dal comandante della Polizia municipale, Elisa Gianfreda) inizia a frenare ed questo punto ci vorrebbe un nuovo segnale: “rischio di tamponamenti”, ma non è previsto dal codice della strada.

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Le domande ricorrenti fra automobilisti sono essenzialmente due: su strada provinciale extraurbana la rilevazione della velocità è compito della Polizia Municipale? Il limite di 50 Km orari è fondato oppure può essere causa di incidente?

Oltre alle proteste degli automobilisti a sollevare il caso al presidente della Provincia, chiedendo un suo intervento, ci sono anche quattro consiglieri del comune di Collepasso: Luigi Felline, Maria Rosa Grasso, Roberto Nuzzo e Marta Sindaco. In precedenza a protestare contro l’amministrazione di Parabita erano stati Forza Nuova (con uno striscione) ed Udc (con una lettera al sindaco Adriano Merico) di Parabita. 


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Pantaleo Gianfreda