“Progetto Cinema 2009”: un evento di successo. Emozionante la visione di “Pa-ra-da”

28 Febbraio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

L’annuale evento cinematografico collepassese riscuote grande successo per la qualità dei film e la partecipazione di pubblico. Il bellissimo film di giovedì 26 febbraio sul dramma dei bambini rumeni ha particolarmente colpito ed emozionato. Una favola amara, ma vera. Un sorriso in mezzo al dolore. Il tentativo di recupero di alcuni ragazzi dimenticati dal mondo da parte di Miloud, clown di strada franco-algerino si scontra con l’ostilità delle istituzioni. Un’amara riflessione: in tante parti del mondo tanti “Miloud” vivono, spesso, questa “ostilità”. Spesso, anche accanto a noi…

Un sito come questo non può trascurare di soffermarsi ancora una volta su uno degli eventi culturali collepassesi meglio riusciti. Organizzato grazie all’iniziativa e alla collaborazione tra Amministrazione comunale e cinema “Ariston” e al contributo determinante e insostituibile di uno dei più intelligenti e impegnati dipendenti comunali, il funzionario Giovanni Rollo, nonché al volontario apporto dei giovani di Azione Cattolica.

Si tratta dell’ormai tradizionale rassegna cinematografica “Progetto Cinema”, che si svolge annualmente nel periodo invernale presso il Cinema “Ariston” di Collepasso, uno dei rari esempi, nella nostra provincia (e non solo), di sala cinematografica attiva e di qualità. Grazie alla volontà, all’iniziativa e alle scelte del suo giovane proprietario Pasquale Marra, il Cinema Ariston rappresenta, indubbiamente, una delle “eccellenze” della nostra realtà comunale, sociale e culturale.

LEGGI ANCHE  Accorpamenti scolastici: débacle per l’Amministrazione Menozzi

Quest’anno, poi, il “cartellone” è molto apprezzato. Ne è testimonianza la grande partecipazione di pubblico, proveniente anche dai Comuni limitrofi, che sembra ancora maggiore rispetto agli altri anni. Dei nove film previsti (oltre l’ouverture del “film di famiglia” del 22 gennaio scorso), sinora ne sono stati proiettati cinque. Per uno di questi, “Gomorra” (un film socialmente “duro”), proiettato il 5 febbraio scorso, ho avuto anche l’onore ed il piacere di una breve presentazione. Tutti film belli, vari, su alcuni dei quali, però, ho sentito alcuni appunti critici. D’altronde si tratta di cineforum e alcuni “si fregiano” di essere “intenditori”… A me personalmente, proprio per la varietà e la diversità degli argomenti trattati, oltre che per la loro indubbia qualità, i film son piaciuti tutti. Per “Pa-ra-da”, il film proeittato giovedì scorso, invece, non ho ascoltato alcun appunto. Il film è piaciuto ed ha emozionato tutti.

A raccontare cinematograficamente la storia vera di Miloud Oukili e il sottosuolo della città di Bucarest (realtà comune anche ad altre città sparse nel mondo) è Marco Pontecorvo, che ha tramutato il sogno di un ragazzo in “Pa-ra-da”, un film sul recupero dei bambini abbandonati della Romania.

Riepilogo brevemente, la trama del film. Nel 1992, tre anni dopo la caduta del regime di Ceausescu, Miloud Oukili, clown di strada francese di origini algerine, giunge a Bucarest. Qui si trova di fronte a una realtà terribile. Centinaia di bambini dai tre ai sedici anni vivono nel sottosuolo della città, sopravvivono grazie a furti, accattonaggio e prostituzione. Si tratta di bambini scappati da squallidi orfanotrofi o da altrettanto deleterie situazioni familiari. Abbandonati dalla società e costretti a una vita al margine, nell'indifferenza delle istituzioni locali, i bambini offrono a Miloud la possibilità di sognare un futuro migliore. Miloud cerca di vincere la loro indifferenza a tutto, causata anche dai vapori di colla o di vernici che inalano come droga. Ci riesce con lavoro lungo e faticoso, conquistando la fiducia dei ragazzi, togliendoli dalla strada e riconsegnandoli ad un’altra strada, quella dell'arte, che oggi li vede girare in tournèe con Pa-ra-da, la compagnia circense che rappresentano.

LEGGI ANCHE  "Gli Enti locali devono occuparsi della scuola"

Come tutti, riflettevo, durante la visione del film, sulle drammatiche situazioni di tanti ragazzi, alle vergognose e inumane violenze subite. Riflettevo sul nobile tentativo di recupero da parte di Miloud, che si scontrava con l'ostilità di alcune istituzioni, e dei tanti, per fortuna, Miloud nel mondo. Riflettevo, però, per conto mio, anche su alcune assurde e reali situazioni che tanti vivono sulla propria pelle per perseguire i loro valori ed i loro ideali.

Vi è nel film, tra i tanti, un episodio significativo, che fa riflettere: il tentativo della polizia rumena di “incastrare” Miloud per pedofilia (proprio lui, che si dedicava con tanta passione al recupero dei bambini abbandonati!) con prove false. Invano Miloud ed i suoi amici avevano precedentemente tentato di scoprire e denunciare il poliziotto che aveva impunemente violentato una bambina. I suoi colleghi, infastiditi, non solo avevano “coperto” il poliziotto, ma avevano cercato di “farla pagare cara” a quello straniero che voleva strappare i ragazzi dalla strada…

Situazioni del genere, però, non accadono solo in Romania o in regimi totalitari… Accadono anche in Nazioni e realtà di lunga tradizione democratica… E sono, talora, molto, ma molto vicine a noi, alle nostra realtà. Più di quanto qualcuno possa immaginare…

Ma questa è un’altra “storia”… 


Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  Presentate le “osservazioni” al progetto di Polo scolastico: “irragionevolezza, illogicità, contraddittorietà, illegittimità e antieconomicità dell’azione amministrativa”