“Rifiuti, noi sindaci abbiamo precise responsabilità”

14 Giugno 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Stoccata di Sandra Antonica, sindaco di Galatina, al collega di Gallipoli Giuseppe Venneri

“I sindaci possono evitare che i rifiuti restino per strada. Venneri farebbe bene a ripulire Gallipoli invece di lamentarsi e passeggiare tra i rifiuti”. Parola di Sandra Antonica, sindaco di Galatina. La quale scende in campo nel dibattito-bufera al momento in atto e dice la sua, senza peli sulla lingua. Attaccando anche il collega primo cittadino di Gallipoli sulla situazione dell’emergenza ambientale, in seno alla quale s’è creato un vero e proprio polverone. “A pochi giorni dal voto il centrodestra continua strumentalmente a parlare dell’emergenza rifiuti e invece di fare terrorismo psicologico e alimentare la preoccupazione dei cittadini, i sindaci e presidenti delle Ato potrebbero rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni alternative”, sostiene Antonica. “Altro che protezione civile ed esercito, qui serve la buona volontà degli amministratori di centrodestra”.

“Le soluzioni si possono trovare. Nei giorni scorsi, come già feci all´inizio di gennaio – spiega ancora Sandra Antonica -, ho emesso un’ordinanza che dispone la raccolta dei rifiuti in un’apposita area fuori dal centro abitato, nei pressi della Colacem. Se i mezzi di raccolta non riusciranno a smaltire i rifiuti nell´impianto di Poggiardo saranno depositati in appositi container. Non si può negare, che per una serie di errori in fase di progettazione e di successivi ricorsi, gli impianti non siano a regime”, ammette ancora il sindaco del grosso comune salentino. “Però – precisa – , ci sono responsabilità precise dei sindaci, che non si sono impegnati nella raccolta differenziata. A Gallipoli cosa fa il sindaco? Si lamenta invece di reagire e potenziare la differenziata, come hanno fatto e continuano a fare molti sindaci di centrosinistra”. Insomma, la disputa destra-sinistra sempre in primo piano. E le spigolature non mancano di certo. “Galatina – dice Sandra Antonica – potrebbe vivere la stessa situazione di Gallipoli. Se non ci troviamo in quelle condizioni di sporcizia è perché su quasi 30 mila abitanti, ben 18 mila fanno la differenziata e poi perché quando c’è un problema con le discariche, noi non facciamo la passerella televisiva ma ci assumiamo le nostre responsabilità”. Morale: “È inutile che gridino allo scandalo. Quello che vogliono, soprattutto in questo momento, è solo la polemica. Basta con questa lamentela continua”.

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“Se i comuni e le Ato non fanno la raccolta differenziata, come chiede il commissario Vendola e come suggerisce il buon senso, gli impianti saranno sempre in affanno perché continuerà ad arrivare una grossa mole di tal quale. Il presidente dell’Ato Lecce 2 – sostiene ancora Antonica – avrebbe dovuto giocare un ruolo importante e invece di motivare e guidare i sindaci verso la differenziata per evitare quella che lui chiama emergenza, ha occupato il suo tempo facendo polemica. L’idea è chiara: si monta il problema aspettando un salvatore della patria che lo risolva. Solo che in questo caso non sarebbe credibile il ministro Raffaele Fitto, considerato che il problema l’ha creato lui – conclude – , con il suo piano dissennato”.

Post scriptum (nota editoriale del sito):

La stessa cosa, come è noto, è stata fatta a Collepasso, grazie all'introduzione della differenziata da parte dell'attuale Amministrazione nell'aprile dello scroso anno, nonostante che il precedente contratto con la ditta Bianco prevedeva che la passata Amministrazione avrebbe dovuto attivare la differenziata sin dal 2000.


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Pantaleo Gianfreda