“Chi ha paura di Virginia Wolff?”

3 Settembre 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Testo dell’interrogazione che minoranza e 4 della maggioranza non hanno voluto discutere in Consiglio

Chi ha paura di Virginia Wolff?” (Who's afraid of Virginia Woolf?) è un dramma teatrale scritto da Edward Albee, presentato a Broadway nel 1962 e sullo schermo nel 1966 con le interpretazioni di Richard Burton ed Elizabeth Taylor.

Mutuando il titolo della celebre opera del drammaturgo statunitense, mi permetto sommessamente di porre una domanda: "Chi ha paura di Pantaleo Gianfreda?" ….. In molti, a quanto pare…

Non solo tra i patetici berluscloni locali (sentire Menozzi esaltare pubblicamente le qualità di Berlusconi è esilarante… E’ forse “invidia” o “voglia” di escort?!? Vedere Salvatore Perrone “darsela a gambe” per presunti impegni provinciali o Roberto Nuzzo assente “per impegni” è patetico e significativo…), ma anche tra alcuni “sinistrati” (come definirli, d’altro canto?!?).

Nel Consiglio comunale di ieri, mercoledì 2 settembre, una maggioranza trasversale ha fatto mancare il numero legale per impedire la discussione di una mia interrogazione avente all’oggetto “Minacce ed offese dell’ex sindaco Salvatore Perrone”.

Comprensibile l’abbandono dei consiglieri di minoranza, che hanno voluto evitare una figuraccia e temevano le pubbliche smentite alle costanti diffamazioni contro la mia persona e alle falsità che scrivono.

Meno comprensibile l’abbandono di quattro consiglieri di minoranza (Antonio Ciccardi, Pasquale De Simone, Monica Marra e Francesco Ria)…

O, meglio, per gli “addetti ai lavori” abbastanza comprensibile. Assolutamente incomprensibile, invece, per gli elettori di centro-sinistra e per tanti cittadini allibiti, presenti alla seduta pubblica in Largo Municipio del Consiglio, alcuni dei quali hanno espresso pubblicamente la loro indignazione gridando ripetutamente "Vergogna!" nei confronti dei consiglieri (di minoranza e maggioranza) che hanno abbandonato la seduta consiliare.

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Per il momento sorvolo su commenti doverosi e dovuti. Rilevo solo questo strano trasversalismo e la grave offesa pubblica alla figura del sindaco (oltre alla mia), che intendeva rispondere pubblicamente (insieme a me) alle falsità dei consiglieri di minoranza…

Ripeto, facendomi interprete delle mie perplessità e di quelle di tanti cittadini: perché i quattro consiglieri di maggioranza hanno voluto impedire tutto ciò?!?

Pubblico, pertanto, integralmente il contenuto della mia interrogazione, che, comunque, sarà discussa in uno dei prossimi Consigli comunali, riservandomi successivi commenti ed informazioni.

Testo dell'interrogazione:

                                                               Collepasso, 26 agosto 2009 

                          Al Sig. Sindaco                                                                                                                  

       e p.c.        Al Sig. Segretario Generale

                         Al Presidente del Consiglio

                         Collepasso  

Oggetto: minacce ed offese dell’ex sindaco Salvatore Perrone – interrogazione.  

Il sottoscritto Gianfreda Pantaleo, nella sua qualità di consigliere comunale, “nell’ambito delle prerogative conferitegli dalla legge e, quindi, con il dovere istituzionale di esercitare in tutti i modi e senza limiti il controllo degli atti e delle attività amministrative”; 

premesso  che in data 13.8.09, prot. 6999, è stata depositata interrogazione a firma di sei consiglieri comunali, nella quale si richiedono notizie su un fatto accaduto nella mattinata dell’11 agosto u.s. tra l’interrogante, assessore all’Urbanistica, ed una dipendente dell’Ufficio Tecnico; che sulla vicenda l’interrogante ha già depositato propria nota il 25.8.09/prot. 7194, a seguito anche di precedente della dipendente del 20.8.09/prot. 7103;

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considerato che gli interroganti – notoriamente molto informati e attenti su “fatti e misfatti” dell’interrogante e particolarmente “sbizzarriti” e “imbizzarriti” per le vicende che lo riguardano, tanto da ipotizzare nei loro atti una vera e propria “sindrome ansiosa di natura pantaleica” – hanno rilevato “che un episodio tale, e cioè un Amministratore che litighi in modo piuttosto violento con un dipendente comunale, risulta essere, per la nostra pacifica comunità, del tutto insolito e senza precedenti”; 

chiede di sapere:

1)       se la S.V., all’epoca consigliere comunale di opposizione, sia a conoscenza di quanto accaduto il 22 febbraio 2005 nell’atrio del Palazzo Municipale, allorché l’allora sindaco Salvatore Perrone “sarebbe stato responsabile di un disdicevole episodio ai danni di due lavoratrici di questo Comune” e che “discutendo con un utente e alla presenza di altri cittadini, si è arrogato il diritto di esprimere giudizi oltraggiosi, offensivi e discriminatori nei confronti di lavoratrici che svolgono il proprio lavoro nel rispetto della legge e della democrazia”;

2)       se, all’epoca, vista l’acclarata gravità del fatto, la S.V. e gli altri consiglieri di opposizione, tra i quali la sig.ra Marta C. Sindaco, abbiano presentato interrogazione all’allora sindaco e/o inviato lettere al Prefetto, alla Procura della Repubblica, al Segretario Generale e alla locale Stazione dei Carabinieri per chiedere notizie, stigmatizzare e/o denunciare il gravissimo fatto, considerato che l’allora sindaco si era reso responsabile di gravi offese ed ingiurie, gratificando le due dipendenti con epiteti irriferibili;

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3)       se, all’epoca, sono state presentate esposti o lettere da parte di organizzazioni sindacali, partiti, associazioni o cittadini sul gravissimo fatto, ad esempio nelle date del 7.5.05 e del 15.5.05, e chi siano stati i mittenti;

4)       se gli allora assessori Grasso e Menozzi fossero a conoscenza di quel fatto indegno ed incivile ed espresso pubblicamente alle due lavoratrici, nell’occasione, “solidarietà ed auguri”;

5)       se Le è noto chi siano le lavoratrici offese ed oltraggiate, alle quali, seppure a distanza di lungo tempo, rinnovo la più viva solidarietà;

6)       se, alla luce delle dichiarazioni sottoscritte nell’interrogazione dei sei consiglieri, non ravvede una certa ipocrisia, soprattutto nell’ex sindaco Perrone, una clamorosa menzogna ed un falso evidente circa la circostanza che “un episodio tale… risulta essere, per la nostra pacifica comunità, del tutto insolito e senza precedenti”. 

Chiede che la discussione dell’interrogazione sia inserita nell’o.d.g. del prossimo Consiglio comunale e che la presente, oltre il verbale del punto all’o.d.g. e la risposta che Lei riterrà di dare in sede consiliare, venga inviata per conoscenza al Prefetto, al Procuratore della Repubblica, al locale Comando della Stazione Carabinieri. 

Cordiali saluti.                                                                                                                              

Dott. Pantaleo Gianfreda   

Consigliere comunale 


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Pantaleo Gianfreda