Affari di droga in famiglia. La Procura chiede settant’anni di carcere

26 Giugno 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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sergio_vito_espositoAlle battute finali il processo che vede imputati due interi nuclei familiari per spaccio di stupefacenti. Si tratta del collepassese Sergio Esposito, della moglie e dei due figli maggiori, arrestati nel gennaio scorso insieme ad altri quattro (i casaranesi Panico Wilma, Stefanelli Pietro Luigi e Manni Rossella; Casarano Fabrizio di Alliste). Gli imputati hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato che si sta celebrando davanti al gip Ercole Aprile.

Più di settanta anni di carcere (71, per la precisione) sono stati invocati dal pubblico ministero Giovanni De Palma nel processo contro due nuclei famigliari coinvolti nello spaccio di droga. Rischia 45 anni di carcere la famiglia di Sergio Vito Esposito di Collepasso. Per lui il pm ha chiesto la condanna a 20 anni; per la moglie Agata Cosimo a 5 anni e mezzo; per il figlio maggiore Giuseppe a 10 anni; per il secondogenito, Cristian, a 9 anni. L’altro nucleo famigliare che sarebbe stato in affari con la droga è quello di Pietro Stefanelli di Casarano. Insieme con la moglie Rossella Manni avrebbe controllato una fetta dello spaccio nei comuni di Casarano, Racale, Taviano e Ruffano. Per Stefanelli è stata invocata la condanna a 13 anni, per la moglie a 8 anni. Rischia sei anni, infine, Fabrizio Casarano di Alliste che, per conto di Stefanelli, avrebbe trasporto e consegnato la sostanza stupefacente e, in alcuni casi, l’avrebbe pure spacciata.

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Un ruolo centrale, dunque, lo avrebbero avuto Stefanelli e i suoi famigliari congiunti. Il capofamiglia avrebbe gestito lo spaccio a Collepasso e dintorni. E, con moglie e figli, avrebbe provveduto a confezionare le dosi di cocaina, ma anche di eroina.

I sette sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Casarano nell’ambito dell’indagine denominata «biker» che, nel gennaio scorso, è sfociata nell’esecuzione delle misure cautelare in carcere.

I sette hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato che si sta celebrando davanti al giudice dell’udienza preliminare Ercole Aprile.

La sentenza è prevista per il prossimo 9 luglio al termine delle requisitorie degli avvocati Stefano Prontera, Silvio Caroli, Vincenzo Del Prete, Luigi Greco, Gabriella Mastrolia ed Elio Maggio. 


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Pantaleo Gianfreda