Droga: arrestata un’intera famiglia di Collepasso

21 Gennaio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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sergio_vito_espositoAlle prime luci dell'alba i militari della Compagnia Carabinieri di Casarano hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. In carcere quattro collepassesi, un'intera famiglia: il 51enne Sergio Esposito, la moglie 43enne Cosimo Agata, i due figli Giuseppe e Cristian, di 22 e 20 anni; i casaranesi Panico Wilma, Stefanelli Pietro Luigi e Manni Rossella; Casarano Fabrizio, di Alliste.

carabiniericasaranoAlle prime luci dell'alba i militari della Compagnia Carabinieri di Casarano hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L'indagine, che ha coinvolto circa un centinaio di militari dell'arma dei carabinieri, è stata convenzionalmente denominata “Biker”, ed è iniziata esattamente un anno fa, nel Gennaio 2008 e terminata il successivo mese di aprile.

Le operazioni dei carabinieri sono proseguite tramite intercettazioni telefoniche e sequestri di sostanze stupefacenti, che hanno portato alla luce del sole un'associazione dedita alla gestione del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, quali eroina e cocaina, nei comuni del basso Salento, Casarano, Collepasso, Racale, Taurisano e Ruffano.

aarestofamigliaespositoLe otto ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip Antonio Del Coco, su richiesta del pm della Procura di Lecce, Giovanni De Palma, sono scattate per il capo dell'“azienda” malavitosa, Esposito Sergio Vito, 51enne di Collepasso, già agli arresti domiciliari per spaccio; per i suoi due figli Giuseppe, 22enne, e Cristian 20enne; per sua moglie, Cosimo Agata, 43enne di Collepasso, casalinga; per l' “amica” di Esposito, Panico Wilma, barista 39enne di Casarano; per Stefanelli Pietro Luigi e coniuge, Manni Rossella, rispettivamente di 33 e 32 anni, di Casarano, venditori ambulanti; e per Casarano Fabrizio, 35enne di Alliste, nullafacente e pregiudicato.

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Dalle indagini, condotte magistralmente dalla Compagnia dei carabinieri, è emerso che Esposito Sergio, mente dell'organizzazione, gestiva in prima persona l'attività di spaccio nella zona di Collepasso e dintorni; l'Esposito si muoveva velocemente in motocicletta, da qui la denominazione dell'operazione “Biker”, per ricevere ordini e stringere un contatto diretto con i clienti. L'ingegno del dirigente della singolare organizzazione ha portato anche a creare un linguaggio criptato, per tentare di sviare le intercettazioni telefoniche; un linguaggio che si rifà al mondo dei ciclomotori, tanto da usare la parola 'casco' per 'droga'. I principali collaboratori sono stati proprio i figli, Giuseppe e Cristian, che si dedicavano meticolosamente alla confezione delle sostanze stupefacenti, provvedendo poi a cederli ai vari acquirenti, consegnando al padre il rispettivo introito derivante dallo spaccio. Ai margini della struttura troviamo due donne: la moglie di Esposito, Cosimo Agata, operante nella logistica dell'organizzazione, e Panico Wilma, che si occupava dello spaccio a Cutrofiano, approfittando della sua professione di bar lady.

Stefanelli Pietro Luigi e moglie, Manni Rossella, avevano competenza sui comuni di Casarano, Racale, Taviano, Ruffano ed altri paesi limitrofi. La coppia lavorava in contatto diretto con l'Esposito senior ed in sintonia con gli Esposito junior. Una coppia che ha dato seri problemi alle indagini, in quanto usava un linguaggio criptato diverso da quello dell'Esposito. Un linguaggio derivante dalla professione dello Stefanelli di venditore ambulante di frutta, tanto da far coincidere la parola 'droga' con le parole 'cassetta di frutta'.

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Stefanelli e coniuge si rifornivano quindi di cocaina da Sergio Esposito, provvedendo, così, ad immetterla nel circuito dell'hinterland di Casarano.

Casarano Fabrizio aiutava Stefanelli nell'attività del narcotraffico, adoperandosi, in alcune circostanze, al trasporto ed alla consegna della cocaina allo stesso Stefanelli, che successivamente la spacciava al minuto ai vari acquirenti che ne facevano richiesta. L'attività ha consentito il sequestro di 300 grammi di cocaina, 75 cartucce di diverso calibro e marca, 3 capsule detonanti a miccia e una bomba a spoletta.Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Borgo San Nicola.L'operazione ha consentito di portar in gattabuia figure di spicco dello spaccio nell'hinterland casaranese.


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Pantaleo Gianfreda