La droga, un fiume che dilaga in silenzio nel Salento

26 Febbraio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Aumentano i consumi nel Salento, segnalati altri 1.708 «tossici» fra i 20 e i 25 anni. Hashish e marijuana le sostanze più richieste

Cresce l’uso personale di droga nel Salento. Nel 2008 le segnalazioni pervenute al Nucleo operativo tossicodipendenze della Prefettura di Lecce ammontano a 1.708. I dati forniti dal viceprefetto aggiunto, Romolo Gusella, e dalla direttrice del Servizio sociale, Fiorella Fischetti, sono inequivocabili: le forze dell’ordine hanno sorpreso il 15% di persone in più in possesso di dosi minime di stupefacenti. È un mondo di cui ormai non si parla da tempo. Si fa grande clamore di fronte al maxi sequestro di cocaina o hashish o alle piantagioni di marijuana che ogni tanto spuntano sul territorio, ma si parla poco e niente di chi quel mercato enorme lo alimenta.

La parzialità del dato fornito in Prefettura non sfugge: i segnalati non sono per forza tossicodipendenti cronici e soprattutto sono solo il risultato di controlli a campione. Il mercato è evidentemente molto più ampio, ma bastano questi numeri per capire certe dinamiche. Purtroppo non sorprende più, per esempio, la consistenza della quota giovanile tra i frequentatori dei pusher: il 53% dei segnalati ha meno di 25 anni.

La suddivisione dei dati per fasce d’età inchioda il fenomeno dell’uso di droghe anche tra i minori (il 10,5% delle segnalazioni ha meno di 19 anni), mentre sono addirittura il 42,5% le persone in età “universitaria”, tra i 20 ed i 25 anni, sorprese con pochi grammi di droga nelle tasche. È in questa fascia anagrafica che si raggiunge il picco dell’uso di droga. Il dato poi scema col passare degli anni: il 17,8% dei segnalati ha tra i 26 ed i 30 anni, il restante 29,2% ha più di 30 anni. Gli elenchi del Nucleo operativo tossicodipendenze sono zeppi di nomi maschili, ben l’84%. Non che le ragazze non abbiano mai fatto “un tiro”: il dato è infatti viziato da una certa galanteria del branco, come racconta la dottoressa Fischetti, «spesso di fronte ai controlli il maschio si prende in carico anche la dose della donna».

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Particolarmente indicativa la suddivisione dei segnalati per il tipo di sostanza posseduta. La stragrande maggioranza «fuma», pochissimi ancora si «bucano», salgono gli «sniffatori» e si affacciano anche gli «impasticcati». La sostanza che di gran lunga più utilizzata è infatti la cannabis: tra hashish e marijuana la quota è di oltre il 76%. Solo il 9,8% sei segnalati fa uso di eroina, mentre i cocainomani sono ormai il 12,2%. Sorpresi in possesso di ecstasy solo una quindicina di ragazzi (lo 0,8%).

Fanno riflettere anche i dati sulla diffusione territoriale dell’uso personale. La Prefettura accorpa i dati dei segnalati per ambiti territoriali. Il Salento è diviso in 13 zone, tanti quanti sono le sezioni del Servizio pubblico tossicodipendenze (Sert) attivate dalla Asl di Lecce. Tolta l’area metropolitana di Lecce, che copre il 20,1% dei segnalati, spicca l’11% di Gallipoli. Ecco nel dettaglio la consistenza dei segnalati ad ogni singolo Sert: Campi Salentina (Nord Salento) 7,5%, Casarano 8,7%, Copertino 7,6%, Galatina 7,7%, Maglie 7,7%, Martano 6,4%, Nardò 4%, Poggiardo 6,9%, Tricase 5,6%, Ugento 6,8%. I dati dei Sert ricalcano quelli forniti dalla Prefettura. A titolo esemplificativo prendiamo il caso del Sert di Lecce e San Cesario, diretto dal dottor Roberto Buttazzo.

Nel solo 2008 sono stati segnalate circa 340 persone, ma gli utenti in carico sono 755. Il Sert, per il tipo di cure erogate è frequentatissimo da eroinomani o poli-abusatori (chi cioè usa più sostanze) in cerca di metadone. I cocainomani in cura sono 97, ma ci sono anche dipendenti da alcol (oltre 190) e psicofarmaci. Oltre l’80% degli utenti è maschio: «Per le donne è più facile procurarsi sostanze. Quando gli va male si associano ad un tossico o più spesso si prostituiscono. Sono le più difficili da trattare dal punto di vista psicologico», dice Buttazzo. Sono 169 i ragazzi, in prevalenza giovanissimi, che usano soltanto marijuana e hascish.


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Pantaleo Gianfreda
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