Marta Sindaco partecipò al Consiglio sebbene incompatibile: il Sindaco scrive al Prefetto

19 Settembre 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

La doverosa segnalazione al Prefetto da parte del sindaco Vito Perrone dopo la discussa e contestata partecipazione della consigliera di opposizione Cecilia Marta Sindaco, benché incompatibile, al Consiglio comunale del 10-11 agosto u.s. Nell’occasione, scrive il sindaco, la consigliera, “sebbene avvertita della sua posizione di incompatibilità (nei verbali delle sedute vi è ampia discussione sul punto), nel tentativo di orientare la deliberazione in senso negativo, considerate le assenze nelle fila della maggioranza consiliare per dichiarata incompatibilità, ha assunto la decisione di partecipare attivamente alla discussione

Molti ricorderanno la seduta del Consiglio comunale del 10 agosto u.s., svoltosi, in prima convocazione, in Largo Municipio, di fronte ad un folto pubblico e, il giorno successivo, in seconda convocazione, nella Sala Riunioni della Scuola elementare (a causa del maltempo).

Nell’unico punto all’ordine del giorno si doveva discutere di un importante atto riguardante la Zona Industriale, relativo all’insediamento di un Parco fotovoltaico.

All’atto erano interessati, in quanto proprietari, alcuni parenti di amministratori, i quali, pertanto, secondo quanto previsto per legge, non potevano partecipare alla seduta consiliare.

Non vi partecipò, infatti, l’assessore Tonino Gianfreda, in quanto un suo parente era interessato all’atto… non vi partecipò il sindaco Vito Perrone, in quanto nipote acquisito del padre della consigliera Cecilia Marta Sindaco, che ha terreni ricadenti in area industriale… non vi partecipò chi scrive, anche in quanto cugino del padre della consigliera Cecilia Marta Sindaco…

… partecipò, invece, la consigliera Cecilia Marta Sindaco, figlia dello zio del sindaco e del cugino dell’assessore (cioè, di suo padre…).

LEGGI ANCHE  L’addio a Davide, ragazzo mite e gentile, “angelo dolcissimo”

La "saputa" consigliera, nonostante fosse stata avvertita dell’incompatibilità in apertura di seduta, rifiutò di allontanarsi dal Consiglio, come avevano fatto gli altri amministratori, dichiarando che, a suo parere, non esisteva alcuna incompatibilità… Rimase in Consiglio, con il patetico obiettivo di non far passare il punto all’ordine del giorno (a causa delle notevoli assenze nella maggioranza per motivi di incompatibilità e di malattia), intervenne ripetutamente, anche per difendere il padre e “padrone” (oltre che figlia, è sua "rigorosissima" dipendente), e, infine, tra tanto “sindacare”, se ne uscì persino con un “Non abbiamo presentato ricorso mi sembra”… facendo intendere di essere anche lei proprietaria e, comunque, confessando una verità a tutti nota, tranne che a se stessa: la cons. Sindaco era interessata all’atto, per cui la sua presenza in Consiglio era illegittima e in violazione della legge…

… quando si dice “essere ciechi” (per non dire altro!)…

La consigliera, in effetti, è “Signora Cieca” o, se preferite, “Padrona Invisibile”, secondo i significati dei due nomi (Marta Cecilia) che il previdente padre ha voluto “donare” alla degna erede.

Tra l’altro (non posso esimermi dal riportarlo), nei suoi ripetuti interventi, la "Marta Cecilia", cioè la “Signora Cieca”, “accecata” dall’amore filiale e in un empito di affetto “cieco”, ebbe a chiedere in Consiglio, a proposito del padre, “che tutti a quanto pare temete”, “…perché tanta paura nei confronti di questa persona. Me lo spiegherete con calma”…

In realtà, conoscendola bene, dovrebbe essere lei la prima a spiegare perché ha tanta paura di “questa persona”… Per quanto ci (o, almeno, “mi”) riguarda, stia tranquilla, “questa persona“ non incute alcuna paura! Anzi, fa sorridere… e affermazioni così ridicole stimolano una bella risata… di più… il “fanciullino” che è in me mi suggerisce di aggiungerci anche una bella e meritata “pernacchia”…

LEGGI ANCHE  Grande Luna Blu. Conquista la Coppa Argento

Piccola Marta”… ma quando diventi finalmente “grande”, libera ed emancipata?!?

In merito ai fatti accaduti nel corso del Consiglio comunale del 10-11 agosto, il Sindaco ha doverosamente segnalato la circostanza alla Prefettura per eventuali e conseguenziali provvedimenti.

Questo il testo della lettera:

Prot. n. 7583                                           Collepasso, 14/09/2009 

             A Sua EccellenzaSig. Prefetto di Lecce

             Viale XXV Luglio

             73100 Lecce                                                           

 e p.c.  Al Consigliere Comunale        

            Dott.ssa Cecilia Marta Sindaco     

            Sede   

Oggetto: partecipazione del Consigliere Comunale dott.ssa Cecilia Marta Sindaco alle sedute del Consiglio Comunale – mancata astensione in situazione di incompatibilità   

Per necessaria informazione, evidenzio a S.E. quanto di seguito.

 

Il Consiglio Comunale di Collepasso è stato convocato in prima e seconda convocazione con il seguente ordine del giorno:

1) Riorganizzazione tecnico funzionale dell'intera area PIP con riformulazione del quadro economico e del piano finanziario. Delibera C.C. n. 13 del 23/4/2008.

 

Il Consiglio Comunale è stato tenuto nei giorni 10 agosto 2009, in prima convocazione, e 11 agosto 2009, in seconda convocazione.

 

La variante oggetto di esame e di deliberazione consiliare modificava un precedente progetto. Quest'ultimo includeva un'area di proprietà del dott. Mario Sindaco (padre della Consigliera Sindaco e affine di terzo grado dello scrivente) che con la variante proposta veniva esclusa.

LEGGI ANCHE  “Rondò-vergogna”: Gabellone latitante, Menozzi complice

 

Poiché l'atto deliberativo interveniva a modificare una situazione edificatoria di un'area di proprietà di un soggetto avente relazione di parentela o affinità (entro il quarto grado), l'amministratore comunale aveva il dovere di astenersi sin dalla trattazione del provvedimento, oltre che dalla votazione. Ciò ai sensi dell'art. 78, comma 2, del d.lgs. 267/2000.

 

Lo scrivente, preso atto della situazione di incompatibilità, si è astenuto dalla partecipazione alle sedute consiliari. Il Consigliere dott.ssa C.M. Sindaco, sebbene avvertita della sua posizione di incompatibilità (nei verbali delle sedute vi è ampia discussione sul punto), nel tentativo di orientare la deliberazione in senso negativo, considerate le assenze nelle fila della maggioranza consiliare per dichiarata incompatibilità, ha assunto la decisione di partecipare attivamente alla discussione.

 

Al momento della votazione, sia nella prima seduta che nella seconda, la Consigliera Sindaco si è allontanata dall'Aula, avendo peraltro ben chiaro che, malgrado il suo tentativo, disperato quanto illegittimo, la deliberazione si avviava verso l'approvazione.

 Tanto dovevo. 

Allego alla presente, per il Sig. Prefetto, copia delle deliberazioni consiliari n. 17 del 11/08/2009 e n. 18 del 12/08/2009. 

Distintamente.          

                                                                                            IL SINDACO

– dott. Vito PERRONE –


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda