Palio collepassese: vincono Carrozzini e Tafuri

28 Agosto 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Dal 16 al 23 agosto, in piazza Dante, si è svolto il XVIII Palio tra i quattro rioni collepassesi (Bosco, Carrozzini, Castel S. Croce e Tafuri). Per la prima volta, ad aggiudicarsi il Palio, sono stati ex aequo due rioni: Carrozzini e Tafuri, che festeggiano la loro vittoria venerdì 28 agosto, alle ore 20.30, in piazza Mons. Salvatore Miggiano (ex piazza Dabormida). Dopo i due vincitori, si sono piazzati i rioni Bosco e Castel Santa Croce. Nel corso della serata finale, premiato il giovane concittadino Michele Malerba, medaglia d'oro ai campionati nazionali juniores di nuoto. Di seguito, il “resoconto intenso e stringato, senza ridondanze” di uno dei conduttori del Palio, l’ins. Giuseppe Lagna. (p.g.)

Edizione fortemente a rischio di annullamento, fino a pochi giorni prima dell’avvio, il PALIO collepassese di quest’anno, giunto alla diciottesima realizzazione.

Salvato in extremis dall’intervento autogestionale dei componenti i quattro rioni, si è rivelato alla fine un Palio molto innovativo nella forma di conduzione e di svolgimento.

Innanzitutto, il compito gravoso della presentazione delle otto serate otto veniva “spalmato” sulle spalle di quattro “microfoni”, due storici, ossia chi scrive (anni 62) e suo zio acquisito Vittorio Errico (anni 67), eloquio sicuro ma forse un po’ paludato, e due giovani, Gianluca Longo e Vincenzo Longo, meno esperti ma ricchi di verve.

Va detto che il termine Palio è da considerarsi riduttivo, poiché qua si tratta di veri e propri “giochi senza frontiere”, che vanno avanti, divertono ed avvincono il pubblico per ben otto serate di tre o quattro ore ciascuna: una faticaccia per tutti.

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Andate a chiedere il parere ai componenti la squadra dei giudici, giunti stravolti ma soddisfatti per aver portato a termine senza grosse contestazioni tutta una serie interminabile di gare, condotte con alto spirito agonistico dai partecipanti dei quattro rioni.

Il risultato finale parla chiaro per quanto riguarda i valori e l’impegno gettati in piazza Dante e zone limitrofe nell’arco delle otto puntate della tenzone: i Carrozzini e i Tafuri vincitori ex-aequo, il Bosco al secondo posto a pochissimi punti, più distaccati i Castello.

Il tutto, poi, si è deciso proprio all’ultimo gioco, il tiro alla fune, anzi all’ultimo briciolo di forza ancora esistente.

Il pubblico quest’anno è sembrato più numeroso e partecipe (molte le interviste sul campo); gli intervalli, necessari per l’allestimento dei vari giochi, riempiti da attrazioni per i più piccoli con la creazione di un inno, con balli di gruppo e la recitazione ogni sera di una poesia ironica in vernacolo di Vittorio Errico.

Il tutto terminava domenica scorsa con un “siparietto” di eccezionale rilievo, una classica ciliegina sulla torta: veniva premiato fra i calorosi applausi della gente collepassese il diciottenne nostro concittadino Michele Malerba, con una targa dell’Amministrazione Comunale, per aver conseguito (vi pare poco?) di recente il titolo italiano juniores dei 200 dorso e per essersi qualificato al terzo posto dopo un polacco e un russo agli europei di Praga, nella stessa specialità.

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Non sono mancati, come è ormai prassi in ogni manifestazione che si rispetti, i fuochi artificiali di chiusura; e tutti a casa felici, in attesa delle festicciole indette dai quattro rioni nei prossimi giorni (vagnuni nu’ biviti mutu!).


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Pantaleo Gianfreda