Cosimo D’Ettorre, “pellegrino della solidarietà”, giunge a Collepasso

4 Marzo 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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cosimodettore Il pellegrinaggio a piedi per tratturi e antiche strade pugliesi dello straordinario docente tarantino in pensione, che ha voluto far sosta a Collepasso, accolto con curiosità e affetto in Municipio. La sua solitaria “corsa della solidarietà” è iniziata il 22 febbraio dal Santuario “Mater Domini” di Laterza e si concluderà il 30 marzo a San Giovanni Rotondo. Nel 2008 si è reso protagonista di un memorabile pellegrinaggio: 4.500 km a piedi per cinque mesi (febbraio-luglio) da Taranto a Santiago di Compostela, lungo le antiche vie medievali dei pellegrini.

Quando, nella mattinata di martedì 3 marzo, il mio amico Corrado, responsabile dello SFIDA (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità) di Galatina mi ha telefonato per preannunciarmi l’arrivo a Collepasso, a piedi, di Cosimo D’Ettorre, mi ha trovato impegnato in tutt’altre cose ed impreparato. Non ho capito molto per la verità, ma ho colto, però, che si trattava di un evento al quale non avrei potuto assolutamente mancare. Pensavo di avere un po’ di tempo per organizzarmi, ma dopo appena mezzora i Vigili mi hanno chiamato per avvisarmi che uno “strano” signore chiedeva di me. Mi “sono fiondato” subito nel Palazzo Municipale ed ho potuto, prima di conoscere questo straordinario personaggio, finalmente "capire", familiarizzare con lui, diventare subito amici…. A me, poi, queste persone così particolari e straordinarie “mi fanno impazzire”…

In effetti, Cosimo, docente di lettere in pensione, 65enne, originario di Fragagnano (Ta), è veramente straordinario per la sua semplicità, il suo impegno, la sua fede, la sua cultura, la “missione” che assegna ai suoi pellegrinaggi. Sostiene un’associazione onlus di Fragagnano che si chiama “Acca muta… parlante”. Lo chiamano il “pellegrino della solidarietà”, perché cammina per sensibilizzare sul problema dei più deboli e dei diversamente abili.

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imgp6552Lo hanno chiamato anche “il pellegrino con le ali ai piedi”, perché l’anno scorso si è reso protagonista di un’avventura ancor più straordinaria. Ha percorso a piedi, in cinque mesi, quasi 4.500 chilometri attraversando l’Italia, la Francia e la Spagna, ripercorrendo le antiche vie dei pellegrinaggi, partendo dal Duomo di San Cataldo in Taranto il 24 febbraio e raggiungendo Santiago di Compostela il 23 luglio 2008. Volle denominare quella sua iniziativa “Pro indigentibus, pellegrinaggio dalle Murge tarantine a Santiago di Compostela”, percorrendo un itinerario che si è sviluppato lungo le antiche vie medievali dei pellegrini. Dalle Murge tarantine fino a Santa Maria di Leuca (Finibus terrae), percorrendo in parte la via dei pellegrinaggi Leucadensi, i luoghi del Sacro da Santa Maria di Leuca al Gargano, la Via Francisca o Via Longobardorum fino a San Severo, Il Tratturo Regio fino a Pescara, la via Lauretana nelle Marche e nell’Umbria, il Cammino di San Francesco fino a Rieti, Roma, la Via Francigena, le coste della Liguria, la Francia, Lourdes, Somport e Santiago.

Questa nuova “corsa della solidarietà” del 2009 è iniziata il 22 febbraio scorso dal Santuario “Mater Domini” di Laterza e si concluderà il 30 marzo a San Giovanni Rotondo, attraversando tutto il Salento e la Puglia.

Apuliae sacra peregrinatio”, l’ha voluta chiamare Cosimo per “correre” tutta la Puglia ed aiutare le persone in difficoltà. Un cammino in solitaria, tra chiese ed eremi della Terra d’Otranto, per guardare e sostenere i diversamente abili. Nel suo pellegrinaggio per i santuari della Puglia, Cosimo è voluto partire dagli “ultimi”, dai ragazzi, uomini e donne con handicap grave. “Nel mio itinerario – dice il prof. D’Ettorre – ho ritenuto opportuno partire da Laterza ove c’è il Santuario di Mater Domini e la grande struttura del Centro Osmairm, la più grossa realtà pugliese per la cura delle gravi disabilità, e giungere a San Giovanni Rotondo, importante per la Casa Sollievo della Sofferenza, per il Santuario delle Grazie e per la grande opera di San Pio”.

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imgp6556“Dopo il “Camino” del 2008 – aggiunge Cosimo – ho ritenuto opportuno organizzare ed effettuare un altro pellegrinaggio passando per alcune vie secondarie o tratturi e visitando alcuni luoghi sacri della Puglia. Nel giungere nelle varie città per sensibilizzare sui problemi le persone ai problemi dei diversamente abili lascio alle associazioni locali, alle parrocchie ed ai Comuni di organizzare ciò che ritengono più opportuno per le loro realtà locali. Dedico questo mio “Camino” ai ragazzi dell’’Acca Muta… parlante’, un’associazione di Fragagnano per il recupero dei disabili, e a tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni e alle loro famiglie ed ai loro collaboratori”.

In questa sua “avventura” Cosimo D’Ettore ha il sostegno e la collaborazione di tanti (associazioni, parrocchie, enti locali, istituti, gruppi di scout, cittadini) che stanno organizzando l’accoglienza. La Regione Puglia e la Provincia di Taranto sponsorizzano la sua iniziativa, che, come mi dice Cosimo, vuole anche promuovere il turismo pugliese dei sentieri e dei tratturi, perché la Puglia – concordiamo insieme – è tutta bellissima e va conosciuta sino in fondo, sin nei luoghi e nei sentieri più reconditi.

Cosimo, con il quale ho conversato lungamente, mi ha parlato dei luoghi più belli visitati in questi giorni: le Gravine, i Monti Orimini di Martina, le cave e le masserie nella zona di Grottaglie, le Mura megalitiche messapiche di Manduria, il Santuario delle Grazie e la Masseria Principe di San Marzano, il Santuario di san Cosimo ad Oria e tante altre bellezze.

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Insomma, un bell’incontro quello con Cosimo. Peccato non essere stato avvisato in tempo. Ho provveduto, però, ugualmente a far conoscere e presentare il professore e la sua “avventura della solidarietà” ad alcuni cittadini e a quasi tutti i dipendenti comunali. Ci siamo salutati, dopo oltre un’ora, dopo aver voluto il timbro del Comune e la mia firma sul suo “libretto”, mentre lui, confrontando la sua mappa, si dirigeva verso Casarano, attraversando “Li Muddoni” per l’antico tratturo della vecchia Masseria dell’Arciprete, e raggiungere da altra strade secondarie Ugento nel pomeriggio…

Ci manterremo in contatto: Cosimo ha preso anche l'impegno di tenermi informato del suo viaggio… chissà, forse aprirò anche una rubrica tutta per lui su questo sito!

Buon viaggio, amico Cosimo, pellegrino di solidarietà, di amicizia, di pace e di cultura!


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Pantaleo Gianfreda