«La Procura ignora fatti gravissimi ma indaga su episodi insignificanti»

12 Aprile 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Collepasso. L’assessore Gianfreda va all’attacco. Il rinvio a giudizio per diffamazione non piace.

La notizia del rinvio a giudizio dell’assessore Pantaleo Gianfreda per diffamazione? «Un evidente e persistente intento dei consiglieri di opposizione Felline e Nuzzo di screditare l’immagine e l’impegno dell’amministrazione, in particolare del mio».

La replica, naturalmente, è del diretto interessato, che accusa i due consiglieri di spostare l’attenzione nel tentativo «di coprire il loro vuoto politico e amministrativo o far dimenticare le menzogne e il terrorismo diffusi in merito all’installazione di due innocue antennine Umts».

Per Gianfreda «i due avrebbero potuto attendere almeno una sentenza di primo   grado» prima di tentare di minare la sua immagine visto che «nessun tribunale ha emesso a mio riguardo alcuna sentenza di condanna». Gianfreda attende perciò «fiducioso il dibattimento nel corso del quale sarà dimostrata l’assenza di diffamazione da parte mia avendo esercitato da un lato il mio dovere di informazione e, dall’altro, il mio diritto all’analisi, alla critica e anche all’ironia politica di fronte a costanti provocazioni, calunnie e diffamazioni». Poi l’assessore si sofferma sull’atteggiamento della Procura che continuerebbe «ad ignorare fatti e circostanze gravissimi avvenuti in questi anni perseguendo al contrario episodi insignificanti».


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Pantaleo Gianfreda
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