«Un grande comune nel cuore del Salento? Pronto a scendere in campo con De Masi».
23 Agosto 2010Parabita. Il sindaco Alfredo Cacciapaglia «sposa» l’idea lanciata dal primo cittadino di Casarano
“Via libera”, pure da Alfredo Cacciapaglia, sindaco di Parabita, per un grande comune nel cuore del Salento che comprenda Casarano, Collepasso, Matino e Parabita. Un comune secondo solo a Lecce per popolazione (circa 50 mila abitanti) e terzo per estensione, preceduto da Lecce e Nardò.
Ad avviare il dibattito sull’argomento è stato il sindaco di Casarano, Ivan De Masi, a fine maggio e già allora giunse il “si” di Pantaleo Gianfreda, assessore alle Attività Istituzionali del Comune di Collepasso. Ora è Alfredo Cacciapaglia che scrive: «Mi sorprende, positivamente, la posizione di Ivan De Masi che per primo ha avuto l’abilità di gettare il sasso nello stagno in cui una classe politica ha relegato un dibattito indispensabile per la crescita e lo sviluppo del Salento. Il punto toccato da De Masi costituiva già uno dei cavalli di battaglia del mio programma elettorale perché non intendo rimanere immobile e insensibile innanzi ad una richiesta di coesione culturale ed economica che i cittadini e gli operatori ci chiedono».
Però, pur senza fare polemica, Alfredo Cacciapaglia qualche sassolino se lo toglie. Infatti, precisa: «il dibattito risale ad oltre 30 anni, quando con l’onorevole Luigi Memmi, sindaco di Casarano, e con i sindaci di Parabita e Matino a lui vicini anche per militanza politica, si avvertiva il bisogno di concorrere alla nascita di una “grande” comunità al centro della provincia. La miopia politica, soprattutto del centrosinistra che negli ultimi decenni ha governato gran parte di questi comuni, ha generato una paralisi del dibattito. Purtroppo – aggiunge – ho dovuto subire la nascita di tante Unioni di Comuni quando la prima, sancita dalla natura, dalla geografia, dalla storia e dalla cultura doveva essere proprio quella tra Parabita, Matino, e il tirittupiti Casarano». «Partiamo con notevole ritardo – prosegue Cacciapaglia – che deve essere recuperato. Siamo dinanzi a scelte che ci impone il legislatore ove si pensi che solo con l’aggregazione di Comuni che insieme superino i 30mila abitanti è possibile creare società miste e gestire servizi quali trasporto, raccolta di rifiuti, esazione di tributi, polizia locale, pubblicità, mense, con notevole risparmio di risorse».
Poi, afferma: «nella sostanza sono d’accordo ma a condizione che tale progetto debba essere condiviso e proposto in altre sedi nelle quali è necessario che si cominci a lavorare rapidamente per realizzare quello che ormai tutti ci chiedono. Se De Masi avrà il coraggio di imporsi in quelle sedi potrà contare sull’apporto mio, e ritengo anche di Giorgio Primiceri, sindaco di Matino; se così non sarà correrà il rischio di rimanere imprigionato in uno schema e in uno schieramento politico e culturale che va in controtendenza. Io, raccolgo la sfida e sono pronto a fare la mia parte».