Frana la maggioranza del sindaco Vito Perrone.
20 Luglio 2010• Collepasso: I «dipietristi» abbandonano la coalizione
E’ scaduto l’ultimatum del neo costituito gruppo consiliare dell’Italia dei valori, che dava al sindaco Vito Perrone tre giorni di tempo per affidare ad uno dei suoi consiglieri l’incarico di vicesindaco (con delega assessorile), e la presenza in seno alla commissione elettorale e ad una permanente, oltre all’Unione dei comuni, altrimenti si sarebbero potuti ipotizzare nuovi scenari. Non c’è stata nessuna iniziativa del primo cittadino e ieri mattina in Municipio è arrivata la lettera-notifica dell’uscita dell’Idv dalla maggioranza di centrosinistra.
Ora i numeri danno alla minoranza un consigliere in più (9) della maggioranza (8 unità col sindaco). Numeri che non permetterebbero di proseguire nel mandato amministrativo sino alle elezioni della prossima primavera, ma sul terreno della politica il condizionale è sempre opportuno.
L’assenza di una maggioranza dovrà essere verificata, infatti, in Consiglio comunale appena verrà questo convocato.
Se questa mossa dell’Idv varrà come de profundis per l’amministrazione lo si capirà nei prossimi giorni quando anche le segreterie provinciali dei partiti diranno la loro ma, principalmente, nel momento in cui ciascun consigliere, se verrà avanzata ufficialmente una mozione di sfiducia, dovrà assumersi l’onere della scelta di abdicare il mandato ricevuto dagli elettori oppure no.
Nella lettera di ieri i «nuovi» dipietristi hanno espresso «rammarico perché non sono state prese in seria considerazione le richieste avanzate riguardo ad un legittimo riconoscimento politico», prima di definire quanto accaduto come «una vera mancanza di rispetto sul piano politico ed istituzionale».
«Domani sera (oggi per chi legge, ndr) il gruppo di maggioranza si incontrerà – ha dichiarato il sindaco – ed in quella sede verranno prese delle decisioni, fermo restando che quanto prima ci sarà un consiglio comunale, ma per altre ragioni. Vedremo. Intanto, mentre attendiamo gli sviluppi, cercherò di capire se ci sono le condizioni per andare avanti con “numeri” che al momento “difettano”. Vedremo se ci saranno i margini per evitare il commissariamento».