Gianfreda rinviato a giudizio per le accuse ai rivali politici.
7 Aprile 2010A processo il 17 giugno. Nel mirino frasi pubblicate sul suo giornale
L’asprezza della lotta politica fra l’assessore Pantaleo Gianfreda (esponente del centro sinistra), Roberto Nuzzo (eletto nella lista del centro sinistra ma passato poi all’opposizione) e Luigi Felline (centro destra) si è trasferita da qualche tempo anche nelle aule di Giustizia e proprio nel Tribunale di Gallipoli il 17 giugno si aprirà un processo che vede il primo rinviato a giudizio a seguito di querela presentata dagli altri due.
Giorno 19 di questo mese a Galatina si svolgerà, invece, la terza udienza di un altro processo che vede di fronte Gianfreda e Nuzzo.
A Gallipoli, Pantaleo Gianfreda è chiamato a rispondere di diffamazione a mezzo stampa. A rinviarlo a giudizio per un articolo apparso due anni fa su un giornale locale diretto dallo stesso Gianfreda è stato il giudice dell’udienza preliminare Nicola Lariccia su richiesta del pubblico ministero Paola Guglielmi.
Secondo la Procura le parole scritte nell’articolo andrebbero oltre la schermaglia verbale presente solitamente nei toni della politica.
Le espressioni nei riguardi di Nuzzo e Felline, oggetto dell’attenzione dei giudici, sarebbero in particolare «consiglieri delle antenne», con riferimento alle loro posizioni in merito a dei ripetitori di telefonia mobile, e «difficoltà nell’elaborazione del pensiero».
I due, che si sono costituiti parte civile, saranno difesi dall’avvocato Fabrizio Mangia mentre Gianfreda sarà assistito dall’avvocato Antonella Corvaglia.
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Di seguito un altro articolo sulla vicenda pubblicato dal sito internet lecceprima.it martedì 6 aprile, alle ore 13.47 (appena un'ora dopo le decisioni del Gup)
“DIFFAMÒ DUE CONSIGLIERI”, ASSESSORE ANDRÀ A PROCESSO
E’ stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa l’assessore alla polizia municipale di Collepasso, Pantaleo Gianfreda. L’articolo è stato scritto nel 2008 su giornale locale
Li ha definiti “consiglieri delle antenne”, augurandogli anche di guarire dalla loro “difficoltà nell’elaborazione del pensiero”. Queste espressioni hanno fatto finire sotto processo l’assessore alla polizia municipale del Comune di Collepasso, Pantaleo Gianfreda, 58enne del posto. Stamattina il giudice dell’udienza preliminare Nicola Lariccia l’ha rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa, così come chiesto dal pubblico ministero Paola Guglielmi. L’accusa sostiene che le parole scritte in un articolo dallo stesso Gianfreda nei confronti di due consiglieri di opposizione integrino il reato di diffamazione, non potendosi secondo la Procura ricomprendere nella vivace schermaglia verbale che da sempre caratterizza i toni della politica.
Destinatari delle presunte offese i consiglieri Roberto Nuzzo e Luigi Felline. Il pezzo a cui si fa riferimento è stato pubblicato nel giugno 2008 su una rivista dal titolo “Inform@zione Locale”, diretta dallo stesso assessore. Il quale all’interno dello scritto avrebbe contestato, in modo ritenuto dal pubblico ministero offensivo ed improprio, le condotte dei consiglieri in merito ad alcune vicende riguardanti la vita cittadina. Nello specifico, avrebbero rivolto al Sindaco un’interrogazione scritta per un provvedimento con il quale si chiedeva la rimozione delle fioriere esistenti a margine della proprietà privata. L’ente pubblico sosteneva invece che insistessero su una zona destinata ad uso pubblico. Questo provvedimento venne emesso, però, dopo che un privato cittadino fece allontanare alcuni artisti di strada, che il cittadino in questione sosteneva stessero occupando la sua proprietà. Soggetto, questo, che da decenni possedeva fioriere che poi l’amministrazione comunale gli ordinò di togliere. Nell’articolo si fa anche riferimento a quando Nuzzo, insieme ad altri consiglieri e privati cittadini, si incatenò per protestare contro la realizzazione della centrale a biomasse. Toccherà ora al processo stabilire eventuali responsabilità il capo a Gianfreda. L’imputato è assistito dall’avvocato Antonella Corvaglia. Nuzzo e Felline si sono costituiti parte civile con l’avvocato Fabrizio Mangia.