Lecce, via ad un maxi impianto fotovoltaico.

4 Maggio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il Comune insiste con le energie rinnovabili ed investe nel fotovoltaico. Il progetto per un mega parco arriverà dopodomani in Consiglio per la variante urbanistica. L’Amministrazione investirà quaranta milioni di euro su un’area di trenta ettari in località Masseria Tabacchi, lungo la Torre Chianca-Frigole.

Palazzo Carafa insiste con le energie rinnovabili ed investe nel fotovoltaico. Il progetto per la realizzazione di un maxi parco fotovoltaico arriverà all’esame del consiglio comunale che sarà convocato per dopodomani. All’ordine del giorno ci sarà l’approvazione della variante urbanistica – già passata in Commissione la settimana scorsa – che consentirà all’amministrazione cittadina di avviare l’iter, per l’appunto, per l’attivazione del mega parco fotovoltaico in località Masseria Tabacchi, lungo la strada Torre Chianca-Frigole.

L’area è di 69 ettari ma soltanto trenta ettari saranno interessati dall’installazione dei pannelli. Sull’altra superficie, già occupata da alcune torri eoliche, dovrebbero essere installate altri cinque pali eolici. Il progetto prevede anche la realizzazione di un museo ambientale oltre ad allevamenti ed a coltivazioni biologiche. Il tutto con un investimento di quaranta milioni di euro completamento pubblico. Un’opera importante, dunque, la prima in Italia di queste dimensioni, tanto da far pensare alla costituzione di una Esco, società di servizi energetici specializzata negli interventi nel settore dell’efficienza energetica. La società gestirebbe sia la progettazione, sia la costruzione sia la manutenzione dell’impianto (generalmente per un tempo dai cinque ai dieci anni).

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Il progetto per il parco fotovoltaico era stato avanzato dall’ex assessore all’Ambiente Eugenio Pisanò (attuale presidente del Consiglio), il quale inserì l’intervento nel Bilancio di previsione 2007. «Ora, l’approvazione da parte della Commissione Urbanistica – spiega il presidente Fausto Giancane – consentirà al dirigente di partecipare alla Conferenza dei servizi e, dunque, all’avvio del procedimento, evitando, come è stato fatto sino ad ora, che delibere arrivino per l’approvazione in Consiglio già istruite e concluse, così che quello del Consiglio appare solo l’atto conclusivo, quasi dovuto. Credo che, invece, quella appena definita – conclude Giancane – sia una buona procedura».

Intanto, Legambiente chiede alle Istituzioni di intervenire per garantire il rispetto dell’ambiente. In particolare, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, sollecita la convocazione della Conferenza Stato-Regioni «per stabilire al più presto le linee guida per gli impianti e garantire la corretta gestione e la tutela del territorio».


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