Politica e calcio dividono il club. «Barba? Sì, ma non chieda voti».

23 Febbraio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Collepasso. Fibrillazioni per l’ingresso dell’ex patron del Gallipoli. Sedile si dimette: «Motivi personali». Il parlamentare: «Darò una mano, però nessuno pensi di pormi limiti»

Vincenzo Barba ci sta. L’ex presidente del Gallipoli è pronto a sostenere il Collepasso, militante in Terza categoria. Ma c’è di mezzo la politica che crea fibrillazioni e divisioni all’interno di uno stesso partito, il Pd, anche se i dirigenti smentiscono. «Mi hanno contattato e ho dato la mia disponibilità – ammette il parlamentare del Pdl – Ho conosciuto alcuni responsabili con i quali stabilirò presto le condizioni».

L’umore dei tifosi è alto, su facebook è già stato costituito un gruppo denominato «Vincenzo Barba patron dell’Us Collepasso: la rivoluzione calcistica», ma il probabile avvento di Barba divide.

Nel frattempo il presidente del club, Pompeo Sedile, consigliere comunale del Pd, ha scritto una lettera a Barba e sabato ha presentato le dimissioni: «Mi sono fatto da parte solo per motivi personali», ci tiene a precisare.

Ad ogni modo, in data 17 febbraio, Sedile scrive a Barba: «Quel facebook – sottolinea l’ormai ex presidente del Collepasso – lo hanno creato alcuni dirigenti, senza che la società sia stata informata né abbia deciso alcunché». Tra gli autori dello slogan su facebook ci sarebbe Angelo Gianfreda, figlio dell’assessore del Pd Alfredo.

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Sedile, sempre prima delle dimissioni, si rivolge al parlamentare del Pdl, il cui nipote Antonio sarà candidato nelle liste di centrodestra: «C’è chi ha assunto iniziative a livello personale e non a nome della società – sottolinea Sedile – In una riunione del club si è discusso dei contatti informali avuti con Lei da alcuni nostri dirigenti. La società ha delegato il sottoscritto, insieme con altri, ad approfondire ed eventualmente condurre a termine le importanti trattative, ponendo in essere alcune preliminari condizioni: un impegno con la società sportiva del Gallipoli; l’esclusione di qualsiasi interferenza di carattere politico nella società; il diniego di coinvolgere società e squadra in impegni a sostegno di candidati alle Regionali». «Se come ci auguriamo il suo interesse verso il Collepasso è reale e non strumentale alle imminenti scadenze elettorali – continua Sedile – saremmo ben lieti di incontrarla e definire le modalità della sua collaborazione subito dopo la campagna elettorale e in programmazione per la prossima stagione». Tre giorni dopo Sedile si dimette.

E la risposta di Barba? «Nessuno può pormi limiti. Chiunque può pensare ciò che vuole. Tutti sanno che sono schierato con il centrodestra e a sostegno di Palese. Ma a Collepasso intendo parlare di calcio».

L’argomento continuerà sicuramente a tenere banco: «Qualcuno – aggiunge Angelo Gianfreda – sta strumentalizzando la vicenda».


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Pantaleo Gianfreda
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