Provincia: maggioranza in fibrillazione.

28 Aprile 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Intervento critico del consigliere di maggioranza Pendinelli  

Perché dopo le elezioni Ria non va più bene al presidente Gabellone?’ “L’assessore Silvano Macculi ora si è messo a fare lo sciabolatore ma questa maggioranza ha vinto le elezioni con solo 3mila voti di scarto. Sul piano politico, tuttavia, stanno dimostrando un atteggiamento di autosufficienza di chi il giorno prima cerca di acquisire disponibilità e alleanze politiche e il giorno dopo, una volta intascato il risultato, pensa di aver vinto da solo e di poter fare tutto quello che vuole”. Un punto di vista che non farebbe scalpore se fosse pronunciato da un qualsiasi consigliere dell’opposizione a Palazzo dei Celestini. Ma meraviglia se a pronunciarlo è Mario Pendinelli, consigliere di maggioranza del gruppo Patto per il Salento alla Provincia. E dopo il suo intervento in Consiglio provinciale lo scorso lunedì, con il quale ha invitato l’assessore al Bilancio Macculi alla moderazione e ha chiesto numi sulla reale situazione economica dell’ente, ora Pendinelli alza il tiro e colpisce ancora più duro.

“L’impostazione politica che la Provincia ha avuto in questi mesi è problematica – rilancia- da un lato si vuol far credere che le casse dell’ente siano disastrate, poi da questo disastro guarda caso si esce nel giro di un bilancio solo. A questo punto viene il sospetto che questo disastro non sia tale. C’è poi un’esasperazione dei toni. Come se si volesse sempre andare allo scontro e demonizzare. A decidere di allontanarci dal Consiglioprovinciale di lunedì siamo stati in tre: io, Sandro Quintana e Giovanni Tundo”. E alla domanda se Pendinelli oggi si senta di far parte di questa maggioranza, il consigliere risponde secco: “Io sono autonomo, la maggioranza non ci ha mai coinvolto. In realtà non ci siamo mai entrati. Ma i nostri voti sono stati determinanti per la vittoria di Gabellone. Questa giunta e questo consiglio non sono imposti sul territorio con uno scarto di 50mila voti ma hanno vinto sul filo di lana. Se il Pdl avesse vinto con un ampio scarto avrebbe sancito una sua preponderanza rispetto agli altri. Di questo dato ora la Giunta e la maggioranza devono prendere atto”. Il consigliere è tornato a sottolineare quanto già aveva esposto in consiglio lunedì. Un intervento che aveva fatto saltare sulle poltrone molti sui colleghi della maggioranza e che “attaccava” Macculi sul valore dei mutui. “Ci è stato presentato un bilancio che ha fatto riferimento anche alle spese di investimento sostenute negli ultimi 15 anni – ritorna sulla questione il consigliere – E l'assessore Macculi lo ha fatto con un tono abbastanza polemico. Le spese di investimento, in realtà, rappresentano dei mutui che vengono contratti per realizzare scuole e strade e per acquistare attrezzature sportive. Macculi ha precisato in modo molto puntale che si stava presentando un bilancio realistico e che il Piano delle Opere Pubbliche non era un libro dei sogni. Nel piano triennale ha, dunque, inserito mutui da contrarre in sei anni per 63,5 milioni di euro. Ora una cifra tale è pari a quella sostenuta nei 15 anni precedenti”.

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Pendinelli ricorda, ancora, che nel corso della sua esperienza, dal 1999 al 2004, in qualità di assessore al Personale, al Bilancio, alla Programmazione Lavori Pubblici durante la presidenza di Lorenzo Ria, la grande disponibilità al dialogo era una caratteristica determinante.

“Quando si redigevano i Piani delle Opere pubbliche l'opposizione poteva scegliere le sue strade – ricorda – Alcuni consiglieri sostenevano determinate priorità quindi la necessità di inserire alcune opere pubbliche, altri preferivano non sollecitare interventi ma in Consiglio assumevano un atteggiamento di naturale logica e di comprensibile critica nei confronti del piano presentato. Ma nel momento in cui venivano state avanzate osservazioni c’era sempre una grande disponibilità a tenerne conto”. Non si è trattato in realtà di consociativismo, ci tiene a precisare Pendinelli, ma di un dibattito politico improntato alla disponibilità. Ora, invece, questo atteggiamento così rigido che punta a criticare tutto il passato, a suo dire, necessitava una puntualizzazione. “Ci ho tenuto a ricordare tanto all'assessore Macculi quanto al presidente della Provincia Antonio come proprio lui in campagna elettorale è stato al fianco di Lorenzo Ria rimarcando più volte come, pur essendoci state divergenze di opinioni in passato, quel modello di amministrazione aveva una serie di aspetti positivi e che potevano rappresentare un elemento da tenere in considerazione in primo luogo sull'aspetto della disponibilità al dialogo. Ora cosa succede? Lorenzo Ria andava bene in campagna elettorale e ora diventa uno che ha contribuito al disastro della Provincia?”. Ad onor del vero, tuttavia, se Pendinelli “salva” Ria altrettanto non fa con Pellegrino il sui ultimo periodo amministrativo, sostiene, ha determinato una sorta di “smarrimento” a seguito del quale ora l’amministrazione si trova a dover ripianare non pochedifficoltà”.

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Ultima stoccata? In materia di personale Pendinelli osserva come anche sulla riduzione e la riorganizzazionedegli uffici questa amministrazione debba dimostrare maggiore chiarezza. “Vivendo alla giornata per la prima volta ora si paventa il rischio che alcuni dipendenti vadano in pensione con cifre minore di quelle che avrebbero potuto maturare. Danneggiare i lavoratori non rientra in nessuna logica di buon senso”.


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