Un’assenza ferma l’Assise. Chiesta la testa di Perrone.
8 Settembre 2010Collepasso. La parità numerica intralcia i lavori
E’ bastata l’assenza, per motivi familiari, del consigliere dell’Udc, Ivan Mazzotta, per far “saltare” il Consiglio comunale convocato per lunedì per una variazione di Bilancio su dei lavori di sistemazione della strada intitolata a Fabrizio De Andrè.
Il consigliere Mazzotta, che di recente ha lasciato il centro destra per passare nel centro sinistra «per garantire la prosecuzione dell’attività amministrativa valutando, di volta in volta, i vari punti che verranno sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale – come dichiarato da Germano Campa, commissario cittadino Udc» è, infatti, l’ago della bilancia di fronte alla perfetta parità numerica (otto a otto) tra maggioranza e minoranza.
Diverse, ovviamente, le prese di posizione. Per i consiglieri Antonio Ciccardi, Maurizio Malorgio, Paolo Menozzi, Luigi Felline, Salvatore Perrone, Marta Sindaco, Maria Rosa Grasso e Roberto Nuzzo (dai gruppi di centro destra all’IdV) il Consiglio di lunedì «ha dimostrato che l’Amministrazione comunale non dispone di una maggioranza e che non può amministrare essendo minoranza».
Gli stessi consiglieri chiedono pertanto al sindaco Vito Perrone «un gesto di correttezza istituzionale dimettendosi, per utilizzare il tempo concesso dalla legge per una serena verifica nel rispetto delle leggi e dei cittadini».
Per il primo cittadino, invece «il Consiglio è andato deserto per la decisione dell’intera opposizione di non partecipare ai lavori. Con il loro comportamento irresponsabile e strumentale – rincara Vito Perrone – hanno impedito la ratifica di una semplice delibera di Giunta che sarà riproposta e riportata all’approvazione del prossimo Consiglio. Evidente – conclude – il persistere dei perenni tentativi dell’opposizione, tutti falliti, di destabilizzare e far cadere l’Amministrazione e tentare sempre, persino per futili motivi, di creare polveroni e polemiche».