Via la Guardia medica arriva il Centro anziani.
6 Marzo 2010Collepasso. A breve fondi per 600mila euro
La struttura realizzata negli anni 70 in via Antonio Longo (già sindaco del paese) col fine sociale, mai raggiunto, di asilo nido, sarà riconvertita a Centro diurno per anziani.
Per l’edificio che attualmente ospita la Guardia Medica ed il Consultorio giungeranno 600 mila euro (558 a carico della Regione e 42 del Comune) attraverso il progetto “Anziani in Attivo”, voluto dall’assessore alle Politiche sociali, Pantaleo Gianfreda, realizzato dall’Ufficio tecnico del Comune e presentato tramite l’Ambito sociale di Casarano del quale Collepasso fa parte con Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano.
Il Centro sarà un servizio a carattere semiresidenziale diurno che fornirà prestazioni assistenziali agli anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti con l’intento di sostenerli ed aiutarli a mantenere le proprie capacità residue. Verranno garantiti: assistenza diurna con attività di mobilitazione (palestra ed altre attività), occupazione con lavori manuali e socializzazione (lettura del giornale, tempo libero, feste); consumazione della colazione, del pasto del mezzogiorno e della merenda; prestazioni igienico-sanitarie (ad integrazione dell’intervento dei familiari); prestazioni mediche specialistiche ed assistenza infermieristica e riabilitativa tramite i servizi dell'Asl su richiesta del medico di base.
Si tratta di un progetto che si affianca ad un altro, denominato “Non più soli”, presentato nei mesi scorsi e che, utilizzando fondi del Ministero dell’Interno, prevede l’acquisto di automezzi per gli spostamenti degli anziani.
Due iniziative in sintonia con dati che fanno di Collepasso un paese con l’indice di anzianità (22,92%) più alto rispetto alla media dell’Ambito (18,43%), con un’incidenza sul totale della popolazione pari al 12,06 per cento rispetto ad una media d’Ambito dell’8,71 per cento ed una presenza rilevante di vedovi: 81 maschi e 419 femmine, che spesso rimangono sole in casa.
