«Fiscalità di vantaggio per il Sud? Dietro il nome positivo una beffa per le Regioni»
28 Maggio 2010Le dichiarazioni dell’assessore regionale Pelillo e del presidente Vendola
L’assessore regionale pugliese al Bilancio, Michele Pelillo, esibisce il voluminoso plico contenente le previsioni della manovra da 24,9 miliardi. Dal suo riserbo qualcosa emerge. «C’è un articolo in particolare – dice – che mi inquieta. Il titolo è fiscalità di vantaggio a favore delle regioni del Mezzogiorno d’Italia. letta così, sembrerebbe positivo. Ma se si legge l’articolo si scopre che null’altro prevede se non la facoltà per le regioni – è scritto così, letteralmente – di ridurre o eliminare l’Irap, la tassa sulle imprese. Ora, non c’è chi non sappia che per legge l’Irap è riscossa dallo Stato e girata interamente alle Regioni, ma con il vincolo di riutilizzarla sul capitolo sanità. E siccome la sanità costituisce oltre i tre quarti delle spese complessive contenute nel nostro bilancio, vi lascio solo immaginare cosa significherebbe accedere ad una tale, diciamo, opportunità. Altro che fiscalità di vantaggio, insomma».
Le prime indiscrezioni su una manovra di cui si sa che taglierebbe i trasferimenti dallo Stato alla Puglia per circa 370 milioni hanno provocato numerosi commenti a margine della prima seduta del nuovo consiglio regionale di Puglia di ieri. «Se il centrodestra – ha detto il presidente della giunta, Nichi Vendola – per due anni non avesse fatto finta che la crisi non c'era, forse avremmo guadagnato tempo. E se il governo Berlusconi non avesse dilapidato risorse importanti, 5 miliardi di euro, regalandoli agli amici degli amici per fare l’operazione dell’Alitalia, forse non staremmo in questa condizione. E se il governo non avesse regalato ai ricchi quello che era stato già concesso ai poveri dal governo Prodi, cioè di non pagare l’Ici sulla prima casa, forse saremmo in una condizione differente. Dentro questa manovra economica – ha concluso Vendola – c'è l'idea che tutto il Sud e la Puglia debbano andarsene verso la Grecia mentre il Nord verso la Germania. C'è la ricostruzione dell’Europa carolingia. Questa è un’idea che combatto accanitamente».
