Arrestato l’ex vicepresidente della Giunta regionale Frisullo

19 Marzo 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Vendola: “Non ho gridato al complotto e non ho messo la testa nella sabbia… Ai primi sospetti ho rifatto la giunta. Dalle urne mi aspetto un premio”

 



Nell’ambito delle indagini sulla sanità, è stato arrestato dalla Magistratura barese l’ex vicepresidente della Giunta regionale Sandro Frisullo, accusato di corruzione, turbativa d'asta e associazione a delinquere.

L'imprenditore Giampaolo Tarantini, lo stesso che aveva fornito le escort a Berlusconi, nei mesi scorsi aveva parlato di escort e denaro a Frisullo in cambio di favori.

Sull’arresto di Frisullo, il presidente Vendola ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Penso che la politica debba assumere un atteggiamento di assoluto rispetto nei confronti di chi ha il compito delicato e cruciale di accertare e perseguire i reati. Bisogna sempre rispettare il lavoro della magistratura a Bari come a Trani. Il mestiere della politica non è quello di inseguire i giudici – ha aggiunto – ma quello di compiere scelte forti e chiare di presidio della legalità. Per parte mia – ha proseguito Vendola – credo di aver agito con estrema durezza già a metà dello scorso anno, quando ho azzerato la giunta, sia pure in presenza solo di notizie di stampa e di un unico avviso di garanzia. Non ho gridato al complotto e non ho messo la testa sotto la sabbia. Altri governatori, invece – ha concluso – hanno avuto ben altro stile dinanzi a casi analoghi. Oggi al turbamento per l'arresto di Frisullo e di altre persone posso aggiungere l'auspicio che si possa rapidamente accertare tutta la verità".

Il segretario regionale del Partito Democratico Sergio Blasi ha dichiarato:

"Il centrosinistra pugliese viene da cinque anni di buon governo. Anni importanti, in cui abbiamo saputo promuovere e dare del “tu” al cambiamento sapendo innovare e sperimentare ciò che in altre regioni del Sud non è accaduto.”

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“In questi 5 anni il Partito Democratico ha svolto un ruolo da protagonista e continuerà a svolgerlo. In riferimento all'arresto di Sandro Frisullo confermo  il massimo rispetto per la Magistratura ed il lavoro che sta svolgendo.

Fin dalle prime informative relative all’indagine in corso convenimmo con l’allora Ass.  Frisullo, a cui rivolgo la mia solidarietà cristiana, non solo le dimissioni dal suo ruolo in Giunta, ma una reale sospensione da qualsiasi attività politica del partito onde evitare alcun tipo di strumentalizzazione.

Al pluriindagato ministro Raffaele Fitto ricordo che nei suoi 5 anni da Governatore un quarto della  giunta, pur essendo sotto indagini della magistratura, rimase tranquillamente al suo posto: il vicepresidente Giovanni Copertino, l’assessore all’Urbanistica Enrico Santaniello e l’assessore ai Trasporti Pietro Franzoso, per ricordarne solo alcuni.

In quel periodo ponemmo con insistenza all’ex Governatore Fitto il problema della “questione morale”, ma senza mai ottenere una risposta.

Ribadisco che la moralizzazione delle istituzioni rappresenta per noi la via maestra da seguire convintamente.

E’ indispensabile una rivolta morale e culturale che si richiami a quello che più volte ho definito “radicalismo etico”; una relazione tra valori e stili di vita, perché solo  se siamo di esempio diventeremo credibili.

Questo è il lavoro e lo sforzo che ho sempre compiuto e che il Partito Democratico di cui mi onoro essere il Segretario Regionale deve portare avanti." 

Sulla vicenda Lello Parise (la Repubblica, 19.3.10) ha intervistato Nichi Vendola. 

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Presidente Nichi Vendola, il numero due della sua giunta regionale, Sandro Frisullo, sarebbe stato "stipendiato" da Giampaolo Tarantini con 12mila euro al mese in cambio di favori negli appalti. Che effetto le fa questa "scoperta"?

"E' come se fossi al cinema. Vedo un film che mi lascia in apnea. Il rapporto tra il presidente e i suoi assessori è costruito sulla base della fiducia, della totale lealtà innanzitutto alle istituzioni. Parliamo comunque di cose da verificare. Non prenderei tutto per oro colato". 

Mancano dieci giorni all'apertura delle urne. Questa brutta storia avrà riflessi sulla sua campagna elettorale per la riconquista della Regione?

"Sì, a mio vantaggio. Il mestiere della politica è quello di compiere scelte forti e coraggiose a presidio della legalità. Per parte mia credo di avere agito con estrema durezza già a luglio del 2009. Non ho gridato al complotto e non ho messo la testa sotto la sabbia". 

Allora lei azzerò la giunta dicendo che il mondo degli appalti della sanità era "permeabile agli interessi delle lobby e a spinte corruttive". Ma i magistrati hanno chiesto l'arresto per l'ormai ex vicepresidente Frisullo solo in febbraio. Viene da chiedersi se lei sia un veggente.

"Un attimo dopo la prima fuga di notizie (il coinvolgimento dell'allora assessore alla Salute Alberto Tedesco, oggi senatore – ndr) ho avuto la percezione di un dolore insopportabile. Ho intuito comportamenti inaccettabili e sono corso ai ripari". 

Furono sei alla fine gli assessori costretti a fare la valigia. Compreso Frisullo.

"La mia è stata una reazione netta. Sentivo che soffiava il vento degli scandali e avevo deciso che non bisognava comportarsi guardando da un'altra parte o nascondendosi dietro a un dito. Certo, è stato un momento difficile e duro. Frisullo, un'estate fa, non aveva avuto nemmeno un avviso di garanzia, ma io decisi di rompere il giocattolo della giunta. Ritengo di aver avuto un comportamento limpido".  

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Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini tuttavia sostiene che lei non può recitare il ruolo di Alice nel paese delle meraviglie: ha "responsabilità politiche".

"Altri governatori anche legati direttamente a Casini hanno avuto ben altro stile di fronte a casi analoghi. Mi dispiace che polemizzi con me, ecco tutto". 

In queste ore non fa altro che ripetere: bisogna rispettare i giudici a Bari come a Trani, dove va avanti l'inchiesta Rai-Agcom.

"Questo perché i magistrati non sono giocatori politici quando chiedono l'arresto di Raffaele Fitto (ex governatore della Puglia e ministro del governo Berlusconi-ndr) e professionisti indipendenti se arrestano Frisullo. Va esorcizzata piuttosto la delegittimazione globale del potere giudiziario. Bisogna rispettare il principio relativo all'indipendenza e all'autonomia della magistratura. In questo Paese c'è la necessità di ritrovare le forme della convivenza fra poteri dello Stato". 

Il senatore del Pdl Maurizio Gasparri sospetta che le "ridicole" indagini di Trani siano state "un colpo di teatro per bilanciare, con il nulla, la sostanza degli scandali veri della sinistra".

"Il buon gusto mi impedisce di commentare Gasparri. La questione morale è una cosa troppo seria per pensare di viverla attraverso esercizi muscolari come fa il guardiano del bidone berlusconiano: Gasparri, appunto".


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Pantaleo Gianfreda