Inaugurata la Scuola di Pace “Don Tonino Bello”
13 Febbraio 2010Sabato 13 febbraio, ad Alessano. Partecipatissimo il convegno “Operatori di pace si diventa”
E’ stata inaugurata ad Alessano, sabato 13 febbraio, la Scuola di Pace “Don Tonino Bello”, sita nel centro del Comune del Basso Salento, in piazza Don Tonino Bello.
Nella mattinata, prima dell’inaugurazione, si è svolto, sempre ad Alessano, presso la moderna Sala convegni diocesana “Benedetto XVI”, un convegno sul tema: “Operatori di pace si diventa”.
Nell’affollatissima sala, capiente di 850 posti, presenti moltissimi studenti, oltre ad autorità e a tanti cittadini.
Sono intervenuti Donato Valli, Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello”; in video, causa malattia, mons. Vito De Grisantis, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca; Luigi Nicolardi, sindaco di Alessano; Antonio Gabellone, presidente della Provincia; Vittorio Prodi, Europarlamentare e già presidente della Scuola di Pace di Marzabotto; Marcello Bello, fratello di don Tonino; Nichi Vendola, presidente della Regione; Don Luigi Ciotti, presidente di “Libera”; Don Salvatore Leopizzi, che ha letto un messaggio di mons. Luigi Bettazzi, impossibilitato a partecipare per motivi di salute; le prof.sse Maria Gabriella Carlino e Maria Occhinegro, che hanno curato la I antologia “Tonino Bello. Danza la vita”.
Il maestro Francesco Libetta ha eseguito al pianoforte (fornito dal nostro Ugo Merico) due brani di Verdi e Mozart.
L’intera mattinata, dedicata prima al convegno e poi all’inaugurazione della Scuola di Pace, alla quale erano presenti tutte le Autorità, è stata molto seguita da tutti i partecipanti. Tutti belli e densi di messaggi e significati gli interventi; particolarmente toccanti ed interrotti continuamente da applausi scroscianti quelli di Nichi Vendola e don Luigi Ciotti.
Presente all’iniziativa, insieme a numerosi amministratori della provincia di Lecce, anche un rappresentante del Comune di Collepasso, la cui Giunta ha deliberato nei giorni scorsi un piccolo contributo per la Scuola di Pace “Don Tonino Bello”, come segno tangibile di partecipazione alla lodevole iniziativa anche da parte dell’intera comunità collepassese.
