Sindaci in piazza contro la manovra del Governo che penalizza i Comuni
23 Giugno 2010Presente a Roma una delegazione del Comune di Collepasso
Si è tenuta a Roma, nella mattinata di mercoledì 23 giugno, in piazza Navona, a poche decine di metri dalla sede del Senato, la manifestazione nazionale indetta unitariamente dall’A.N.C.I. (Associazione nazionale dei Comuni Italiani) per protestare contro la manovra finanziaria del Governo, che penalizza fortemente gli enti locali, in particolare i Comuni.
Alla manifestazione unitaria (hanno partecipato amministrazioni di tutti gli schieramenti politici), molto vivace e numerosa, hanno partecipato anche, in rappresentanza del sindaco e del Comune di Collepasso, l’assessore Pantaleo Gianfreda e il capogruppo di maggioranza Luigi Frassanito.
Questo il comunicato stampa emesso dall’Anci nazionale:
“L’iniziativa messa in atto dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che ha visto a Roma centinaia di Sindaci manifestare a Piazza Navona – ed oltre 7000 amministrazioni che hanno comunque aderito esponendo simbolicamente in Municipio la bandiera a mezz’asta – ha dato uno scossone alla situazione nella quale gli enti locali si trovano; qualcosa si e’ dunque mosso, come testimoniano le convocazioni del Presidente del Senato e del Ministro dell’Economia.
Nel ringraziare quanti hanno aderito alla manifestazione – Sindaci, presidenti di Provincia, rappresentanti di Upi, Uncem, Legautonomie, Aiccre, Unione dei Segretari Comunali e provinciali, Cgil ed Ance – ANCI rileva che, pur restando fortemente negativo il giudizio dei Comuni Italiani sul decreto varato dal Governo, la massiccia adesione alla manifestazione da parte degli amministratori locali lascia prevedere che si possano aprire alcuni spiragli per rivedere, in particolare, alcune questioni importanti. Si tratta, in sostanza, di una possibile revisione delle regole del patto di stabilità, dello sblocco delle entrate dei Comuni già dal 2011, e della possibilità, una volta monitorata la spesa pubblica del 2010, di verificare a settembre l’eventuale posticipo di alcuni sacrifici richiesti ai Comuni e contenuti nella manovra.
ANCI attende ora che il Governo traduca queste ipotesi in progetti concreti in Parlamento. Qualora questo non avvenisse, la situazione attuale non risulterebbe mutata, lasciando quindi intatte tutte le criticità che hanno portato alla manifestazione odierna; e la mobilitazione dei Comuni sarebbe inevitabilmente destinata a proseguire con altre iniziative”.