600.000,00 € per un Centro diurno per anziani a Collepasso

1 Febbraio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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E’ stato denominato “Anziani in Attivo” l’importante progetto voluto dall’Assessorato comunale alle Politiche sociali per gli anziani di Collepasso. L’ex asilo nido sarà ristrutturato, adeguato e destinato a Centro diurno per anziani. Il progetto, dell’importo di 600mila euro (558.000,00 € a carico della Regione e 42.000,00 € del Comune), è stato realizzato dall’Ufficio Tecnico, approvato il 15 gennaio dall'Amministrazione comunale e presentato il 18 gennaio alla Regione Puglia tramite l’Ambito sociale di Casarano (di cui fa parte Collepasso), che ha espresso parere positivo sulla realizzazione dell’importante infrastruttura sociale.

A leggere i dati presenti nel Piano Sociale di Zona, si rileva una particolarità nelle caratteristiche strutturali della popolazione anziana di Collepasso rispetto agli altri Comuni dell’Ambito sociale (Casarano, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano, Taurisano).

Li riepilogo brevemente.

A Collepasso: a) l’indice di anzianità è superiore rispetto alla media dei Comuni d’ambito: 22,92% nel nostro Comune rispetto ad una media del 18,43% d’ambito e rispetto, ad esempio, al 14,56% del Comune di Taurisano (ha l’indice più basso) e al 21,74% del Comune di Parabita (ha l’indice più alto dopo Collepasso); b) l’incidenza dei “Grandi anziani” sul totale della popolazione è del 12,06% rispetto ad una media d’ambito dell’8,71%; c) l’incidenza dei “Grandi anziani” sul totale della popolazione anziana è del 52,59% rispetto ad una media del 47,23% d’ambito. A questi dati ne va aggiunto un altro: se, da un lato, Collepasso presenta la più bassa percentuale di celibi/nubili (38,3%) sul totale della popolazione rispetto alla media di ambito (41,97%), dall’altro presenta la più alta percentuale di vedovi/e, pari al 7,6% sul totale della popolazione: 81 vedovi e ben 419 vedove (le vedove sono pari all’83,8% dei vedovi, donne che rimangono spesso sole ed isolate nelle loro case, lontane dalla vita sociale e familiare, essendosi, in molti casi, i figli trasferiti fuori dal Comune per motivi di lavoro).

Questi “dati” evidenziano chiaramente come la “questione Anziani” e il processo di senilizzazione, comune a tutto il Paese, siano particolarmente rilevanti nella nostra piccola comunità e necessitano di interventi sociali non solo assistenziali, ma soprattutto “strutturali”. Le “questioni sociali”, infatti, non vanno considerate a sé, in maniera residuale e astratte dal resto della società, ma come parte essenziale di un più generale progetto di “sviluppo solidale” di una moderna comunità. Occorre, infatti, coniugare solidarietà e sviluppo, la capacità, cioè, delle Istituzioni e della società di dare risposte alle esigenze delle categorie più deboli (anziani, bambini, disabili, ecc.) e sviluppare, al contempo, occasioni di lavoro. Il c.d. “Terzo settore”, comprendente genericamente tutta l’economia sociale, è, infatti, uno dei settori più suscettibile di sviluppo e possibilità occupazionali.

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Da tempo, nella mia qualità di Assessore alle Politiche sociali dal gennaio 2009, ho rilevato queste “specificità” e la necessità inderogabile di una politica di investimenti per interventi e infrastrutturazioni sociali, assai carenti nel nostro Comune.

Già nei mesi scorsi, l’Amministrazione di Collepasso, utilizzando i fondi UNRRA messi a disposizione del Ministero dell’Interno, ha presentato un progetto di assistenza e accompagnamento per anziani denominato “Non più soli”, attualmente in fase di istruttoria da parte degli Organi competenti, che prevede, in particolare, l’acquisto di automezzi per gli spostamenti degli anziani all’interno e all’esterno della cittadina.

Nei mesi di dicembre-gennaio, l’Amministrazione di Collepasso, in accordo con l’Ambito sociale di Casarano e alla luce delle disposizioni della Delibera Giunta Regionale n. 2409 del 4/12/2009  (“PO FESR 2007-2013 – Asse III – Linea 3.2 – Azione 3.2.1 Direttive al Responsabile della Linea 3.2 per la definizione degli Accordi di Programma con i Comuni associati in Ambiti territoriali. Assegnazione delle risorse per il finanziamento degli Accordi di Programma”), ha deciso di recuperare e rifunzionalizzare l’ex asilo nido per realizzare una nuova struttura sociale e sociosanitaria, destinandolo a Centro diurno per anziani.

Come è noto, l’ex asilo nido, costruito negli anni ’70 con finanziamenti regionali, non è stata mai funzionante per gli scopi prefissi e, di fatto, è una struttura dismessa. Nel corso degli anni, essa è stata utilizzata come sede degli uffici Asl (attualmente della Guardia Medica e del Consultorio) e come sede di associazioni. Ripetutamente e inutilmente l’attuale Amministrazione ha proposto in questi anni ai medici locali, nonostante la positiva ed entusiastica adesione del Distretto socio-sanitario, la ristrutturazione e l’utilizzo dell’ex asilo nido per realizzare una piccola “Casa della salute”, in cui concentrare tutti i servizi sanitari, con la presenza dei medici di base e medici specialisti, di infermieri e nuovi servizi sanitari.

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L’Amministrazione ha deciso, pertanto, di destinare l’ex asilo nido a struttura socio-assistenziale a regime semi-residenziale, ai sensi dell’art. 68 del Regolamento Regionale n. 4/2007, e ha predisposto un progetto,  redatto generosamente dall’Ufficio Tecnico, per la realizzazione di un Centro diurno per anziani, denominato “Anziani in Attivo”.

Il Centro sarà un servizio a carattere semiresidenziale diurno e consiste nell’insieme di prestazioni erogate agli anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti, sulla base di programmi assistenziali personalizzati, il più possibile aderenti alle effettive necessità, di norma a sostegno dell’impegno familiare e/o in supporto ad anziani senza altri punti di riferimento familiare o amicale significativi. In particolare, si propone di perseguire la finalità generale di sostenere e aiutare l’anziano a mantenere le proprie capacità residue, sostenendo le famiglie nel lavoro di cura.

Gli obiettivi specifici che si intendono perseguire con tale iniziativa mirano a: 1) offrire un punto di riferimento capace di  fornire prestazioni assistenziali, relazionali e sanitarie alle persone anziane in situazione di non autonomia o di parziale non autosufficienza che non possono più essere interamente seguite dal nucleo familiare o dai servizi domiciliari, ma per le quali  risulta improprio o prematuro il ricovero in una struttura residenziale; 2) mantenere o migliorare  il livello  dell’autonomia e della qualità  di vita delle persone anziane attraverso prestazioni integrate a carattere assistenziale e sanitario; 3) fornire un supporto concreto ai nuclei familiari  nel cui ambito la presenza di una persona anziana con bisogni assistenziali medio-alti condiziona fortemente il normale svolgimento della vita professionale e relazionale dei suoi componenti; 3) stimolare la collaborazione e le sinergie tra gli enti e gli organismi non profit presenti sul territorio nell’ottica di offrire una risposta integrata ai bisogni della popolazione anziana; 4) permettere agli anziani di continuare a vivere nel loro ambiente comunitario, fruendo dei servizi essenziali nella loro quotidianità; 5) ristrutturare e ammodernare una struttura, di fatto inutilizzata per decenni, come centro diurno per soddisfare i bisogni essenziali della popolazione anziana più emarginata e sola.

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Il Centro Diurno fornirà un complesso di prestazioni, integrate con quelle degli altri servizi territoriali, così articolate: a) assistenza diurna, con  particolare riguardo alle attività di mobilizzazione (palestra, attività varie), occupazionali (lavori manuali con materiali vari) e di socializzazione (lettura del giornale, tempo libero comunitario, feste, ecc..) degli ospiti, individuali e di gruppo, per il recupero e mantenimento delle capacità motorie, manuali, psicofisiche e di socializzazione; b) consumazione della colazione a richiesta, pasto del mezzogiorno, merenda; c) prestazioni igienico-sanitarie ad integrazione dell'intervento dei familiari; d) prestazioni mediche specialistiche, assistenza infermieristica e riabilitativa tramite i servizi dell'ASL su richiesta del medico di base (es.: prelievi, fisiatra, ecc..).

Le prestazioni assistenziali e le attività riabilitative, occupazionali e relazionali saranno finalizzate al perseguimento degli obiettivi definiti nel programma assistenziale individualizzato.

Il progetto per la realizzazione del Centro diurno per Anziani prevede un investimento € 600.000,00, di cui € 558.000,00 a carico della Regione e € 42.000,00 del Comune. E’ stato approvato il 15 gennaio dall’Amministrazione di Collepasso e presentato il 18 gennaio alla Regione Puglia tramite l’Ambito sociale di Casarano, il cui Coordinamento Istituzionale ha espresso parere positivo, individuando l’importante infrastruttura di Collepasso come “struttura di ambito”.

Trattandosi di risorse già destinate dalla Regione all’Ambito sociale di Casarano (e a tutti gli ambiti regionali con finanziamento di € 3.000.000,00 per ognuno di essi) tramite un Accordo di programma, il Comune di Collepasso potrà usufruire in breve tempo di tale finanziamento e avviare la realizzazione del Centro diurno per Anziani.


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Pantaleo Gianfreda