A migliaia nella piazza del paese per l’ultimo saluto a Daniele e Pierpaolo
15 Agosto 2010
Ieri pomeriggio i funerali dei due giovani centauri vittime dell’incidente. L’appello del viceparroco: «Mai più morti sulle strade». Il rito funebre officiato dai parroci don Celestino Tedesco e don Oronzo Orlando. La Chiesa Matrice stracolma di fedeli. Moltissimi quelli rimasti all’esterno. Oltre al sindaco Vito Perrone, al presidente del Consiglio comunale Francesca Galignani e a tutta l’Amministrazione, presenti anche il Questore di Lecce, Antonino Cufalo, il vice capo di Gabinetto, Sandra Meo, il vice capo della squadra mobile, Elena Raggio, il capo delle volanti, Carmine Ingrosso, oltre a tanti colleghi di Piero Antonaci, del figlio Daniele, poliziotto a Rimini, e di Antonio Piscopo (padre di Pierpaolo), ispettore di polizia in pensione.
Erano in centinaia ieri pomeriggio per l’ultimo saluto ai due centauri Daniele Antonaci e Pierpaolo Piscopo che la notte di venerdì scorso, sulla provinciale Noha-Collepasso a poche centinaia di metri dal paese, hanno trovato la morte in sella alle loro moto.
Dal pulpito, l’accorato appello del viceparroco don Stefano Micheli: «A nome dei genitori di questi due ragazzi vi chiedo mai più morti sulle strade, in auto o in moto, l’estate è tempo di vacanze da vivere».
Alle 16.30 le bare dei due ragazzi sono partite dalle rispettive abitazioni per la chiesa matrice. Quella di Pierpaolo accompagnata da don Oronzo Orlando, parroco della “Cristo Re”; quella di Daniele da don Stefano Micheli, vice parroco della “Matrice”. A celebrare la messa sono stati don Celestino Tedesco e don Oronzo, coadiuvati dal diacono Salvatore Marra. Legando il tragico evento alla frase «non cercate più tra i morti» del Vangelo di Luca, Salvatore Marra ha invitato familiari e presenti a «compiere lo sforzo di dirigere in quella direzione lo sguardo ed i sentimenti».
Prima della benedizione sono stati tracciati due brevi profili dei due ragazzi (da un’amica di Pierpaolo e da una zia di Daniele) ai quali è seguito l’intervento del sindaco, Vito Perrone, che con la voce rotta dall’emozione ha detto: «E’ calato di nuovo il gelo sulla dolce estate del nostro paese. Vogliamo impegnarci – ha aggiunto – per limitare le insicurezze e le incertezze della vita, per stimolare l’apprezzamento per i valori della vita, di non dare per scontato di averlo fatto una volta per tutte».
Erano presenti anche il Questore di Lecce, Antonino Cufalo, il vice capo di Gabinetto, Sandra Meo, il vice capo della squadra mobile, Elena Raggio, il capo delle volanti, Carmine Ingrosso, oltre a tanti colleghi di Piero Antonaci, del figlio Daniele e di Antonio Piscopo (padre di Pierpaolo), ispettore di polizia in pensione.
