Crisi amministrativa: il dovere e la responsabilità di amministrare sino a conclusione del mandato

21 Luglio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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L'incomprensibile posizione assunta dai due consiglieri comunali del neo gruppo di Italia dei Valori, Antonio Ciccardi e Maurizio Malorgio, mette a repentaglio la sopravvivenza dell’Amministrazione. I due consiglieri rischiano di assumersi la responsabilità del Commissariamento del Comune. Costoro, dopo aver rivendicato, in una lettera di giovedì 14 luglio, “la carica di Vicesindaco e Assessore ed un ruolo in seno alle seguenti Commissioni: Elettorale, Unione dei Comuni ed in una Commissione permanente” pretendendo una risposta entro “il ragionevole tempo di 3 giorni” (!!!), lunedì 19 luglio hanno comunicato di uscire “dalla maggioranza collocandosi all’opposizione”. Ieri si è riunito il gruppo di maggioranza. Appello al senso di responsabilità e disponibilità al confronto politico.

Con una lettera inviata al sindaco Vito Perrone giovedì 14 luglio, il neo gruppo di Italia dei Valori, costituito dai consiglieri comunali Antonio Ciccardi e Maurizio Malorgio, ha brutalmente chiesto e rivendicato per i due consiglieri “la carica di Vicesindaco e Assessore ed un ruolo in seno alle seguenti Commissioni: Elettorale, Unione dei Comuni ed in una Commissione permanente”.

Nella lettera, a firma del neocapogruppo Maurizio Malorgio, si è chiesto e preteso “un positivo riscontro … in tempi congrui”, cioè entro “il ragionevole tempo di 3 giorni”(!!!). Proprio così: “… 3 giorni”!!!

Lunedì 19 luglio, dopo un incontro informale avuto sabato 17 luglio dal Sindaco con i due consiglieri, propedeutico alla riunione del gruppo di maggioranza convocato per martedì 20 luglio per affrontare e discutere la situazione e le richieste del gruppo IDV, il capogruppo Maurizio Malorgio, con una lettera ufficiale allo stesso Sindaco, ha comunicato che “la questione, per quanto ci riguarda, si può considerare ormai chiusa”, decidendo, altresì, di uscire “dalla maggioranza collocandosi all’opposizione”.

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Come è evidente, la brutale, incomprensibile e radicale posizione assunta dai due consiglieri comunali rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’Amministrazione comunale. I due consiglieri, eletti con la lista che ha appoggiato il sindaco Vito Perrone, potrebbero assumersi la responsabilità di un possibile e ulteriore Commissariamento del Comune, ridando la possibilità a quelle forze che hanno portato al disastro il Comune di Collepasso in un recente passato di riprendersi l’Amministrazione comunale.

E’ evidente che le responsabilità personali e politiche che i due consiglieri si assumono sono pesanti e gravissime.

Le ragioni di questa posizione sembrano incomprensibili e motivate solo da fattori puramente personalistici e di “potere”.

Nelle missive (di cui è facilmente individuabile il ghostwriter), infatti, non vi è traccia di contestazioni di merito sull’azione dell’Amministrazione comunale né di idee e proposte politico-amministrative sulle quali confrontarsi e discutere. Si è voluto solo “puntare una pistola” alle tempia del sindaco, i cui poteri di autonoma determinazione sono solennemente riconosciuti dalla legge, pretendendo, con un evidente “ricatto” politico-amministrativo, di avere ad ogni costo “la carica di Vicesindaco e Assessore ed un ruolo in seno alle seguenti Commissioni: Elettorale, Unione dei Comuni ed in una Commissione permanente”…

E' questa la "politica"?!?

Una posizione anomala per un gruppo che si richiama ad un movimento – quello dell’Italia dei Valori di Di Pietro – che ha fatto e fa della legalità, della trasparenza, della correttezza e della moralità dell’azione politica e amministrativa il fondamento del proprio essere.

Se si considera, inoltre, che Ciccardi aveva già avuto nel gennaio 2009 la carica di vicesindaco, sempre insistentemente rivendicata, alla quale io stesso rinunciai per quieto vivere e per permettere all’Amministrazione di andare avanti (mi chiedo: sono “le cariche” che qualificano e “danno visibilità” ad un amministratore o, piuttosto, l’impegno, l’azione, le proposte e i risultati diretti e concreti?!?) e che Ciccardi si dimise il 19 settembre dello stesso anno da quell’incarico e da quello di assessore con un vero e proprio “colpo di testa”, si rimane piuttosto perplessi per certi comportamenti e rivendicazioni.

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Certo, in questi anni, c’è stato e c’è chi (mi riferisco a tanti consiglieri di opposizione e a certi loschi individui) ha sempre cercato di “pescare nel torbido”, di assecondare e “lisciare” Ciccardi…

Caro Antonio, ricorda, però, e fai tesoro dell’antico e saggio proverbio popolare: “Quandu lu tiavulu te ‘ncarizza, l’anima ‘ndole”!

Probabilmente, molti hanno finalmente compreso, al di là delle strumentali e odiose manipolazioni e diffamazioni della cattiva politica collepassese, chi sono stati, in questi anni, i veri “destabilizzatori”.

Per quanto mi riguarda (e l’ho ampiamente dimostrato con scelte e comportamenti concreti) e per quanto riguarda il Sindaco e l’intera Amministrazione, c’è stata sempre piena disponibilità ad un confronto vero e serio e a recepire certe istanze, pur, talora, nella legittima differenza di posizioni politiche o personali.

Dopo il Consiglio comunale del 9 giugno scorso (quello in cui si discusse del bilancio e dei vari emendamenti presentati), nel corso del quale Antonio Ciccardi fu pesantemente attaccato dalle opposizioni e successivamente anche offeso su un sito internet, egli stesso mi ringraziò per avergli “dato una mano” con il mio intervento “a risolvere in modo elegante la situazione” difficile che per lui si era creata all'interno del Consiglio.

Certamente oggi è prioritario e doveroso richiamarsi al senso di responsabilità verso i cittadini.

 

Non possono prevalere, a soli 8-9 mesi dalla conclusione del mandato amministrativo, posizioni personalistiche, interdittive o estreme ed estremistiche. Né rischiare di vedere il Comune commissariato solo perché non sono stati soddisfatti “capricci” personali. Tra persone serie e votate dai cittadini, che chiedono stabilità e buona amministrazione, devono prevalere altri principi e valori.

 

Tutti abbiamo responsabilità e doveri verso i cittadini, nessuno escluso.

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Per quanto ci riguarda, noi siamo tranquilli e fiduciosi.

Chi non se la sente di rispettare questi doveri non deve pretendere, però, che siano altri ad andare a casa, ma deve semplicemente dimettersi dalla sua carica e far subentrare altri della stessa lista di maggioranza, per permettere al sindaco, eletto direttamente dai cittadini, di avere i numeri per completare il suo mandato e i suoi programmi, oltre le numerose iniziative in cantiere.

Programmi ed iniziative apprezzati ampiamente dai cittadini: forse è questo che preoccupa taluni?!?.

Così come il gruppo di maggioranza ha deciso nella riunione di martedì 20 luglio, è volontà comune di andare avanti confrontandosi su un terreno politico, per individuare insieme, come ha scritto il sindaco Vito Perrone in una lettera inviata in data odierna alle segreterie provinciali e comunali del Partito Democratico, di Italia dei Valori e dell’UDC, “soluzioni per permettere il rilancio di un'amministrazione fondata su basi solide sia per concludere il mandato sia per costruire solide alleanze in vista delle prossime amministrative”.

Il confronto, se si ha buona volontà, deve svolgersi preventivamente e prevalentemente su un terreno politico e programmatico. Le “cariche” vengono successivamente e i “personalismi” non possono avere cittadinanza in una buona politica…

Mi auguro che tale difficile momento si superi in tempi giusti e che il Sindaco e l’Amministrazione possano contare su una maggioranza per poter concludere il loro mandato e il loro programma politico-amministrativo…

Se così non sarà, si assumano altri le responsabilità di mandarci a casa con gli strumenti previsti dalla legge…

Noi siamo tranquilli per aver fatto e per continuare a fare sino in fondo, sino all’ultimo momento (che potrà essere domani o a fine mandato), il nostro dovere…


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Pantaleo Gianfreda