Piero Schirinzi protagonista del cortometraggio “Riconoscere”

15 Maggio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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“Riconoscere” è un cortometraggio del 25enne regista Enrico Conte, realizzato con la collaborazione gratuita di attori e amministrazioni comunali di diverse località caratteristiche del Centro e Basso Salento. Interpreti principali sono il collepassese Piero Schirinzi e Donato Chiarello, attori della Compagnia Teatrale “La Calandra” di Tuglie. Piero interpreta la figura di Rinaldo Riva, che vive da delinquente al soldo di Don Cosimo, nel Salento degli anni '30: la sua vita non sarà più la stessa quando un terribile fatto di sangue lo porterà a costituirsi ai carabinieri. 13 minuti di recitazione, riprese, fotografia, ambienti, musica… intensi ed eccezionali!

locandina_cortometraggio_riconoscere“Riconoscere” è un cortometraggio del giovane regista salentino Enrico Conte, realizzato a budget zero con la collaborazione di attori ed amministrazioni comunali di diverse località caratteristiche del Centro e Basso Salento.

Il nostro compaesano Piero Schirinzi, noto ed affermato designer, è, insieme al corsanese Donato Chiarello, interprete principale del cortometraggio, della durata di 13 minuti. Pochi minuti di intensa recitazione, di riprese, fotografia, ambienti e musica che a me appaiono eccezionali e molto suggestivi, trattandosi di un regista alle prime armi e di attori non professionisti. D’altronde sia Piero che Donato sono attori dilettanti ormai “consumati”, facendo parte della nota ed affermata Compagnia Teatrale “La Calandra”, diretta dal bravo regista salentino Giuseppe Miggiano.

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La trama del cortometraggio si incentra sulla figura di Rinaldo Riva, interpretato da Piero Schirinzi. Rinaldo vive da delinquente al soldo di Don Cosimo, nel Salento degli anni '30. La sua vita non sarà più la stessa quando un terribile fatto di sangue lo porterà a costituirsi dai carabinieri. Tra Rinaldo ed il Maresciallo dei carabinieri (interpretato da Donato Chiarello), che ascolterà la sua confessione, si innescherà un intenso dialogo in cui, da ruoli così contrapposti, i due si ritroveranno a dover fronteggiare drammi del presente e fantasmi del passato.

"Riconoscere" è un progetto che nasce da un'idea concepita e sviluppata nell'arco di una sola notte, nel dicembre del 2008, direttamente da Enrico Conte. Regista e sceneggiatore per diletto, venticinque anni, nessuno studio di natura "cinematografica" alle spalle, ma solo una passione che si coltiva da più di un decennio e la voglia di portare a termine un progetto sentito, con tutte le ambizioni del caso. Ambizioni che non sono cosa da poco per chi vuole un'ambientazione "particolare" come quella del Salento degli anni '30, senza avere alle spalle praticamente nessun supporto di natura economica.

“Per fortuna, però, – dice il 25enne regista Enrico Conte – il supporto può essere anche di altra natura. Ad esempio, una grande risorsa può risiedere nella disponibilità della gente, cosa che in questo caso non è assolutamente mancata. Tutti i coinvolti nel progetto, difatti, si sono mossi spinti soltanto dalla passione e dall'amore per l'arte e per la creatività”.

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Le riprese, della durata di un mese esatto, si sono svolte nell'ottobre 2009 in diverse, piccole, comunità del Salento centrale e meridionale, grazie alla piena collaborazione delle rispettive amministrazioni comunali.

“La storia – dice ancora il giovane regista – descrive una realtà che forse troppo spesso viene dimenticata, a favore della trasmissione di un'immagine più rassicurante del Salento ‘d'amare’, una realtà di miseria e di soprusi, ma anche di desiderio di rivalsa sui meccanismi di cui i meno fortunati finivano per essere vittima. La scelta di non fornire una collocazione specifica, all'interno del contesto salentino, vuole proprio rendere l'idea di una situazione generale e tutt'altro che delimitata, la forma del racconto cerca di essere accattivante per fornire allo spettatore l'interesse necessario a ché si possa affezionare, sebbene nelle ristrettezze della durata, ai personaggi per provare il desiderio di capire cosa è accaduto e cosa accadrà loro, fino ad un finale che rifugge la semplice rassicurazione a favore di un senso di incertezza più ampio che meglio rispecchia la difficoltà che si respirava ai tempi”.

Il cortometraggio è visionabile su http://www.vimeo.com/9566613.

Buona visione!

 


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Pantaleo Gianfreda