Case chiuse e case aperte.

18 Gennaio 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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E però: come si cambia!
Il tumultuoso emergere di particolari sulle festicciole di Villa San Martino, ad Arcore, spinge a ricordare ciò che nel gennaio del 2002, ai tempi del suo secondo governo, il presidente Berlusconi disse a Libero: “Guardi, bisogna pulire le strade. Come molti italiani, non ne posso più di vergognarmi a girare per strada con i miei figli. Prostituzione ovunque, perizoma in mostra, e anche il resto, dappertutto, senza ritegno”.
Ecco, sì: dappertutto, e pure senza ritegno. In quell’occasione il pudibondo Cavaliere accennò all’ipotesi di “aprire le case chiuse, regolarizzare, vedremo. Di certo, anche per tutelare queste ragazze di cui molte sono in schiavitù, intraprenderemo presto e con rigore estremo la lotta contro i criminali che le governano e renderemo di nuovo le strade percorribili per le famiglie”.
Le famiglie, i perizoma, il rigore estremo: quante parole a vuoto! Nel frattempo, viene da pensare, Berlusconi ha aperto la sua casa chiusa. Ma ormai anche i giochi di parole lasciano un po’ il tempo che trovano.


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Pantaleo Gianfreda
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