L’urgenza irresponsabile.
5 Febbraio 2011Spread the love
Il Capo dello Stato ha invitato il governo a riscrivere il decreto sul federalismo e a ripresentarlo alle Camere. Ricordando a Berlusconi che bisogna rispettare il Parlamento. E che le sue urgenze private di sopravvivenza non possono portarlo a scavalcare la legge
Dunque era “irricevibile” il decreto sul federalismo che il governo ha approvato in fretta e furia l’altra sera, senza nemmeno informare il Quirinale e senza rispettare la legge, per correggere con un colpo di mano la bocciatura nella commissione bicamerale ed evitare che Bossi mandasse a casa su due piedi Berlusconi e i suoi ministri.
Il Capo dello Stato ha invitato il governo a riscrivere il decreto e a ripresentarlo alle Camere, ricordando a Berlusconi che bisogna rispettare il Parlamento e che le sue urgenze private di sopravvivenza non possono portarlo a scavalcare la legge. Soprattutto per il Quirinale una riforma di questa portata non si può varare con un voto improvvisato, senza un’intesa con i comuni e le regioni. Non è così che si riforma lo Stato, serve un consenso per impiantare il federalismo nel Paese.
Bossi lo sa perfettamente. Per ora si aggrappa alla bandiera slabbrata di un federalismo monco e zoppo, partito malissimo e senza respiro con questa maggioranza rappattumata nel mercato d’inverno e una leadership a fine corsa. Ma quanto può durare? Per un piatto di lenticchie la Lega sta cuocendo nel brodo indigeribile degli scandali berlusconiani, tra le manovre di palazzo di un leader che perde ogni giorno lucidità e credibilità, e tira a campare come nella più tarda età democristiana.
I danni sono evidenti, per tutti. Ieri il Premier, inseguito al vertice europeo dalle sue vergogne, ha dipinto la repubblica democratica come un Paese in mano ai magistrati golpisti. Sarebbe questo l’uomo delle riforme e della crescita? Ciò che è irricevibile, insieme con la legge respinta da Napolitano, è questa condotta irresponsabile e antiitaliana, che danneggia il Paese e la democrazia.
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