Cosimo riprende il suo cammino… dal Cairo verso Gerusalemme.
4 Marzo 2011Spread the love
Cosimo D’Ettorre, che, attraverso questo sito, abbiamo accompagnato in questi anni nei suoi pellegrinaggi nazionali e trasnazionali, ha ripreso il suo cammino… Lo avevamo lasciato, nell’ottobre scorso, di ritorno da un pellegrinaggio per l’Europa lungo 11.000 chilometri in bici…. Questa volta, accompagnato dall’amico Stefano, volge il suo sguardo e il suo cammino verso SudEst: il suo obiettivo è raggiungere Gerusalemme, attraversando il deserto e mille pericoli. Punto di partenza: Il Cairo, capitale della martoriata Egitto. (p.g.)
Cairo 1-2 marzo
Inizia il nuovo pellegrinaggio che mi dovrebbe portare a Gerusalemme insieme al mio amico Stefano.
Il 28 febbraio alle 21:15 sono partito dalla stazione di Taranto per Milano ove ho incontrato per la prima volta Stefano, colui che ha programmato tutto ed a cui mi sono aggregato, e con cui sono partito alla volta di Malpensa. Qui abbiamo provveduto all’imbarco dei bagagli per poi alle 14:15 salire sull’aereo. Prima di salire a bordo una signora francese della Bretannia mi ha detto che per il visto occorrevano due foto. Poiché avevo ciò nello zaino mi sono preoccupato molto per cui non sapevo come provvedere. Per fortuna sull’aereo ho avuto i soliti problemi della paura per cui non ho pensato più a tale problema.
Arrivati al Cairo alle 18:45 ora egiziana (16:45 italiane) sono andato a mettere il visto ed a superare la dogana senza alcun problema dato che le persone intelligenti inventano tutto e dicono le solite fesserie. Dallo scalo è venuto a prenderci uno dell’albergo che ci ha portati all’Hoter Vienna tra un traffico spaventoso e terribile con i suoi oltre 20 milioni di abitanti che sembrava che dovesse sbattere. Alla fine arrivati all’hotel ci viene data la chiave e noi usciamo per comprare qualcosa. Dopo sono andato a dormire visto che la notte precedente non avevo dormito mentre lui lavorava al suo pc.
Questa mattina ci siamo svegliati al canto del sacerdote del Corano trasmesso con molti altoparlanti. Dopo la colazione siamo partiti per andare alla Vodafone perché egli doveva usare la card egiziana per il suo cellulare con navigatore incorporato. Dopo siamo andati a salutare Padre Antonio che faceva parte della parrocchia di San Joseph con cui abbiamo parlato. Dopo andando avanti siamo andati a salutare un vescovo armeno ortodosso cattolico che ha parlato volentieri con noi. Bravissimo nei rapporti sociali è il mio amico Stefano che ha un senso di orientamento stupendo. Spero di non deluderlo perché è una persona speciale. In seguito siamo andati al consolato italiano ove abbiamo parlato con un certo Mario che ci ha dato alcuni consigli e ha detto che forse ci avrebbe chiamato.
Alla fine tra un mercato, un traffico spaventoso e i soldati con i loro mezzi blindati al centro delle strade in assetto di guerra con il filo spinato nelle strade siamo andati a pranzo in un locale caratteristico. Nel pomeriggio siamo andati a vedere il centro in mezzo ad una baraonda di persone. Abbiamo visto tanti locali ove le persone fumavano una lunga pipa speciale e si rilassavano della giornata discutendo tra di loro. A proposito ho visto alcune donne con questo strano arnese. Cenato qualche cosa al volo siamo ritornati all’hotel per ritirarci nella nostra stanzetta.
Perché questo cammino? A dire la verità mi ero stufato di stare solo in casa e avvertivo molto la solitudine. E la vita diventava molto pesante. In tale caso mi rimanevano poche scelte: o peggiorare la situazione oppure muovermi e cercare di impegnarmi. Adesso penso a quello che faremo domani: andare alle piramide e poi si vedrà perché è inutile visitare il museo egizio e non vedere niente.
Già adesso ho imparato che in questa città micidiale vivono i cittadini in povertà e miseria nella loro allegria e nel loro sorriso. Essi sono uguali a noi se non migliori per quello che hanno sopportato in uno stato dittatoriale. Hanno molte virtù e difatti con noi che ci crediamo superiori perché tanti soldi e ci divertiamo riempiendo all’inverosimile i locali alla fine settimana. Noi dobbiamo capire che siamo tutti uguali e che nella vita dobbiamo imparare molte cose. Siamo persone che dovremmo aiutarsi e aiutare coloro che ne hanno bisogno non per loro scelta facendo in modo che possano trovare lavoro nel loro paese essere liberi da tante offese. Certamente noi italiani avremmo tanti problemi perché certi lavori li facciamo fare a loro. Siamo grandi signori ma a volte miseri……….
Cairo, 3 marzo
Giornata un po` agitata a causa dei soliti scocciatori che vogliono accompagnarti per essere pagati o manu. Questa mattina con un certo ritardo siamo andata a Gizza per vedere la Sfinge e la stupenda piramide che è la migliore.
Fatto il biglietto per l`entrata siamo stati assaliti da un gruppo di persone che pur di guadagnare qualcosa vogliono fare da guida. Al primo che ci ha portato a vedere le piramidi abbiamo dato Euro20 e al secondo 40 lire egiziane. Agli altri li abbiamo cacciati urlando e roteando i bastoni. Alla fine siamo riusciti a far il giro per conto nostro senza essere scocciati. Certamente non verrò più in questo posto per essere torturato da gente che vedevamo a Napoli durante la seconda Guerra mondiale con gli American. Il posto è bello dovrebbe esserlo con meno sporcizia di ogni genere, con meno auto e cammelli ed asini. Il governo egiziano ha fatto ben poco e non ha nessun interesse e aspetta che tutto venga giù o sparisca per l`incuria. In internet tutto è magnifico ma in realtà è penoso vedere tutto ridotto in questo modo pietoso aspettando che intervengano le autorità mondiali.
Abbiamo visto anche qui i carri armati per far notare la loro presenza senza filo spinato che c`era al Cairo. Dopo siamo andati io e Stefano con molto nervosismo a vedere a Saqara ove c`erano altre piramidi, altre figure stupende con scritte egiziani del loro tempo. Finito siamo andati a Menphis a vedere alcune statue non originali e il monumento a Ramses II e nient’altro. Grande delusione sia per la sporcizia che per vedere in questa grande capitale del vecchio e grande Egitto due o tre statue e tutto sparito per colpa delle grandi potenze mondiali. Moltissimo si trova a Parigi, a Londra e in alter città europee per tanti e spero che siano ben tenuti.
Domani affronteremo il deserto ma non so cosa succederà ……… speriamo bene.
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