Il cammino di Cosimo dall’Egitto verso la Giordania.

2 Aprile 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Pubblichiamo le note inviateci da Cosimo D’Ettorre nel suo viaggio dall’Egitto verso Gerusalemme insieme all’amico Stefano. Le note riguardano il periodo dal 7 al 31 marzo, nel corso del quale Cosimo e Stefano attraversano l’Egitto e raggiungono la Giordania.

 
7 marzo
Partenza alle 6 con un taxi che ci ha accompagnato oltre km 200 a causa del tunnel al Suez e dei pericoli connessi alle tribù nomadi dei beduini o predoni per cui abbiamo deciso di avviarci lungo la statale per Santa Caterina attraverso la penisola del Sinai. Percorso tranquillo con pochi bazar e consumo del Cei (Tè) e fermate anche per bere o mangiare o per foto mentre tutti volevano darci un passaggio a cui rifiutavamo. Dopo le 14 la Provvidenza ci ha fatto trovare una scuola egiziana per i 10 beduini con 6 maestri e stipendi da 300 a 500 lire egiziane circa 40 euro. Eseguivano il lavoro lì e in un’altra scuola vicino Cairo a fasi alterne. Come vivranno?
Siamo stati benissimo da loro e ci hanno portato a visitare una famiglia beduina che ci ha offerto altro tè. Buio alle 5 e a letto alle 7.
 
8 marzo Oasi – Monastero greco ortodosso dopo l’oasi
Partenza alle 6 dopo aver salutato il direttore (lire 1300 circa 100 euro al mese) abbiamo percorso un tratto di strada per fermarci presso un’altra scuola per assistere al canoto prima di entrare in classe, tè e chiacchierata con i maestri. Abbiamo parlato a gesti e con l’inglese di Stefano con i beduini che si fermavano mentre andavano a lavorare. Abbiamo incontrato donne che con i figli o le figlie portavano a spasso le capre su quello che poteva esistere per essere brucato. Partivano da case senza tetto e porte e che si lasciavano fotografare pretendendo mani o soldi. Alla fine abbiamo visto un convento di ortodossi ove ci siamo fermati pagando la quota richiesta. Abbiamo pensato che le suore vivono lì e non hanno nessun contatto con la popolazione. Fanno arrivare tutto dalla Grecia ed hanno due ragazzi che lavorano ma non si sa a quale paga.. Abbiamo cenato benissimo e fatto una bella colazione. La stanza era comoda con bagno., La provvidenza ci ha aiutato.
 
9 marzo
Alla mattina siamo partiti verso le sei con incontri soliti coi beduini o le beduine (molto carine) e con alunni diretti a scuola a piedi. Dopo un certo tratto è incominciato il vento del deserto che non ci permetteva di vederci. Alla fine è tutto finito ma il freddo è aumentato perchè salivamo sempre in alto oltre i mille metri con vari controlli della polizia. Dopo l’ultimo villaggio beduino ove abbiamo preso il tè con bambini stupendi (vedere foto www.pellegrini belluno). A sera grande freddo e dormita nascosti dietro le rocce a causa dei beduini a 1100 metri. Speriamo di alzarci domani.
 
10-11 marzo
Notte gelida con grande vento e noi rintanati verso la roccia. Alla fine spunta l`alba e noi ci siamo incamminati verso il monastero di Santa Caterina ove siamo arrivati dopo le 12. Il panorama era stupendo con qualche pulman di turisti per visitare questo luogo sacro. Arrivati a quota 1250 abbiamo deciso di fermarci a dormire al monastero che gestiva varie stanze e per andare al giorno successivo sul monte Sinai ove Mosè ricevette le tavole dei Comandamenti. Ne abbiamo approfittato per una bella doccia. Di notte siamo partiti per il monte Sinai con la guida ed una coppia di olandesi per أن monte.
Abbiamo dormito fino all`una e trenta e poi via per il monte con la guida. Sul sentiero alcuni indonesiani erano sui cammelli. Ad un certo punto inizia una dura scalinata e siamo arrivati alle 4,30 mentre dopo sono arrivati gli indonesiani che hanno dovuto fare l`ultimo pezzo a piedi. Riparo nel rifugio fino alle 5,30 quando la gente è corsa verso la chiesetta ad urlare e a fare le foto. Poiché avvertivo freddo sono rimasto vicino al rifugio ammirando l`alba ed il sorgere di una nebbia dovuta all`aumento della temperatura con sabbia che si alzava. Alla fine siamo ritornati al monastero per la colazione e prepararci per il giorno dopo mentre il mio amico andava al villaggio a lavorare al pc. La sera abbiamo fatto le solite cose..
 
12 marzo
Partenza all`alba e via per il posto di controllo e poi la strada per Nwweba oltre 110 km da fare in tre giorni. Percorso lungo l’altipiano del Sinai che passava vicino al piccolo aeroporto di Santa Caterina con pochissima gente che passava e alla fine verso le tre del pomeriggio ci siamo rifugiati tra le mura di un ripetitore utilizzando il cancello divelto a terra a causa del vento come rete ed accendendo il fuoco con pochi pezzi di legno per riscaldarci. La notte gelida con tanto freddo attendendo il sorgere dell`alba per partire.
 
13 marzo
Dopo una notte terribile con un forte vento e il sollevamento della sabbia ho cercato di aspettare l’alba per potermi muovere. Per fortuna eravamo protetti dalle mura del ripetitore per cui non avvertivamo il sollevamento della sabbia ma sentivamo un terribile urlo del vento che sbatteva alla parete. La mattina siamo partiti percorrendo uno stupendo uadi trovando in un posto isolato una famiglia di beduini che si sono fermati a parlare con noi. Dopo siamo arrivati ad un altro ripetitore e ci siamo fermati par la notte che sembrava meno terribile.
Domani speriamo di giungere ad un albergo se avremo fortuna. Ciao ………..
 
14 marzo – Terzo giorno nel deserto senza acqua.
Questa mattina ci siamo alzati non subendo il freddo delle altre notti e con il pensiero di dover trascorrere l’intero giorno nel deserto. Accortici che eravamo senz’acqua siamo riusciti a farci dare da un pulman del turismo una bottiglietta d’acqua a testa. A questo punto ci siamo inoltrati in uno uadi che nel primo tratto era stupendo con rocce modificate dalla natura come se fosse intervenuto un artista. Finito il piano abbiamo iniziato la discesa con passaggi da scalatore che non avrei mai fatto se non ci fosse stato Stefano. Verso mezzogiorno ci siamo trovati ad un salto di oltre tre metri senza nessun appiglio. Abbiamo rinunciato e siamo tornati indietro cercando un altro uadi con la speranza di riuscire ad arrivare alla strada. Intanto eravamo stanchi camminando nella sabbia dalla mattina per cui cominciavamo a trascinarci. Nel secondo uadi passaggi difficili e discesa da scalatori con appigli appena sufficienti per appoggiare i piedi. Dopo parecchia strada vicino all’incrocio che cercavamo un passaggio impossibile se non con una corda. A questo punto siamo tornati indietro accorgendoci che era finita l’acqua per cui dovevamo raggiungere l’unico villaggio dei beduini. Trascinandoci nella sabbia alla fine a noi ha provveduto la provvidenza che ci ha fatto incontrare una carovana di beduini a cammello che per fortuna ci hanno dato il litro di acqua rimasto nel loro serbatoio. A questo punto ci siamo incamminati verso il villaggio beduino ma si faceva buio in quanto avevamo superato le 5 del pomeriggio. Dopo le sei con una luna che illuminava la pista siamo arrivati al villaggio ove abbiamo chiesto acqua e il piacere che ci accompagnasse al primo albergo.
Il beduino molto gentilmente ci ha offerto il té, presentato sua moglie, i due bambini e la madre e poi ci ha portato col suo mezzo verso Nwebam. Nel tragitto abbiamo incontrato un posto di blocco e il beduino rischiava il sequestro del mezzo perchè non poteva trasportare passeggeri. Alla fine il capo pattuglia ha chiuso due occhi e ci ha lasciato passare. Alle 7 di sera siamo arrivati ad un bellissimo villaggio ove ci siamo sistemati come se fosse un albergo a 8 stelle con tanta spiaggia ed altro. A cena lussuosa con spaghetti abbiamo deciso di fermarci per tre notti e ripartire il 17 marzo sperando di non affrontare una giornata particolare.
Stefano è una guida speciale, vissuto in Lombardia e molto esperto che riesce a risolvere tutti i problemi. Speriamo nell’aiuto della provvidenza. Adesso avremo alcuni giorni sulla strada prima di entrare in Giordania e in Israele con altri deserti. Vedremo e speriamo nella Provvidenza.
 
17 marzo
cari amici vi invio poche notizie sul 17 marzo perchè potete guardare sempre su www.pellegrinibelluno.it.
Questa volta ho trovato un compagno di viaggio stupendo e speciale che mi tira il collo. Non posso lamentarmi ma devo sempre tirare il fiatone per stargli dietro. Tanti saluti dal montanaro Stefano
 
18 marzo Aquarium – Taba
Partenza dopo aver gustato il sorgere dell’alba e colazione speciale in un campeggio di lusso e ricerca forsennata di un albergo per la notte a prezzi normali e non di lusso con 4 piscine senza security. Alle fine siamo giunti a Taba in un hotel speciale sia per cibo che per stanza con aria condizionata.
 
19 marzo
Partenza dalla periferia di Taba per cercare un hotel al centro della città. Ricerca inutile per cui abbiamo lasciato l’Egitto per Israele ad Eilat ove abbiamo dormito in Ostello della gioventù con servizi superlusso.
 
20 marzo
Brutta notte con mal di pancia e vomito per cui non ho dormito per niente. Israele una bella nazione per il verde, la ricchezza e la cultura capitalista.
Al mattino dopo aver cambiato i soldi via per la Giordania fino ad Aqaba e discussione alla frontiera con la polizia giordana ignorante e presuntuosa. Ad Aqaba brutta stanza, servizi schifosi e prezzi molto bassi per cui ci siamo adattati per la notte.
 
21 marzo
Partenza da Aqaba e via per i quartieri residenziali e della noblesse. Salita oltre i 700 metri con incontro con la polizia che ci fornisce acqua e spesa ad un piccolo centro di spaccio che faceva schifo. Notte sotto le stelle e osservazione della luna.
 
22 marzo
Partenza alle prime luci e spesa al primo villaggio ove abbiamo parlato con il responsabile di una cooperativa. Abbiamo lasciato il traffico e via per il deserto sotto la guida di Stefano. Alla fine prima del buio abbiamo visto un posto ove c’era un centro per la visita della zona archeologica della città di origine romana con alcuni resti della chiesa bizantina, della moschea e dell’acquedotto romano. Grazie alla generosità del custode abbiamo dormito al coperto su due poltrone.
 
23 e 24 marzo
Partenza dopo le 7 a causa del freddo, spesa in un villaggio e via verso i 1700 metri con strada molto trafficata per gente dei camion diretta a Assuan. Verso l’incrocio con Petra e Assuan siamo stati rifocillati dalla polizia di controllo e poi via verso Petra. Poiché si faceva tardi e per l’alta quota abbiamo preso un passaggio da un camionista per arrivare a Petra e dormire all’hotel Cleopatra.
Il 24 siamo andati a visitare questa città archeologica per cui ne valeva la pena pagare circa euro 50,00. Bellissimi templi, tombe, anfiteatro, Chiese nelle rocce e tombe con tanti turisti di ogni nazionalità. Alla fine abbiamo dedicato la giornata allo studio di questa città che è protetta dall’Unesco e che è stata scoperta dopo il 1800 da uno studioso svizzero.
Adesso piove e domani che faremo????????????????????????
Ci penserà la provvidenza.
 
26 marzo
Partenza da Petra per una dura salita fino a toccare i 1600 metri con poco deserto e ulivi di Aleppo attraversando vari villaggi fino a giungere ad uno più grande con un bel bar e trascorrendo la notte sotto le stelle vicino alla strada.
 
27 marzo
Partenza attraversando un villaggio e scoprendo una città romana Dana con vari alberghi. Fatta la deviazione decidiamo di fermarci dato che avevamo trascorso la notte all’aperto dopo aver subito il controllo di una della vigilanza di un posto di blocco.
 
28 marzo
Rilassati e rinfrancati siamo partiti attraverso lo Wadi di Dana che è speciale e stupendo incontrando capre, asini e beduini fino all’albergo stupendo a 80 euro al giorno con ogni conforto. Abbiamo fatto la spesa per la sera e via a dormire dopo aver acceso il fuoco vicino ad un ruscello.  
 
29 marzo
attraverso lo wadi si parte per arrivare alla nazionale che da Agaba porta ad Amman vicino al confine israeliano con le guardie con il mitra italiano che impediscono che noi andiamo sulla spiaggia per paura che possiamo fuggire in Israele.
A Fifa pensavamo di trovare hotel ma invano perché c’è solo un piccolo negozio. Nella campagna è finita la raccolta dei pomodori e troviamo melanzane, peperoni e meloni quasi pronti. A sera prima di Safi una bella frittata di uova e via a dormire in un’azienda sotto una bella palma sperando che non ci becchi il proprietario.
 
30 marzo
Camminata verso il Mar Morto con i vari controlli dei marmittoni che non vogliono che andiamo a piedi. Saremo fermati per almeno tre volte ma alla fine ci lasciano andare augurandoci buon viaggio.
Oltre il lago c’è il territorio israeliano pieno di turisti mentre qui troviamo desolazione e soldati. La sera un’altra frittata e via a dormire nel primo posto opportuno e duro.
 
31 marzo
Giornata iniziata bene anche se dobbiamo farci dare acqua dall’esercito giordano e finita quasi bene. Al bivio dai 400 metri al di sotto del livello del mare attraverso una dura salita si arriva al 130 metri di quota e dopo nove chilometri al ristorante che è una fregatura per il mangiare e per i camerieri.
Dopo cena deludente altri 5 chilometri per dura salita per giungere al passo ma niente albergo. Pensavamo a una conclusione tragica ma per fortuna ci salva un pulman che ci carica fino a Madaba ove troviamo uno stupendo albergo a prezzi modici. Abbiamo deciso di fermarci qui e di partire domani per mon6te Nebo. Speriamo di lasciare la Giordania e di entrare in Israele senza problemi.

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Pantaleo Gianfreda
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