“Unione per Collepasso” rinnova la richiesta di dimissioni di Rocco Sindaco

28 Ottobre 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Nuova interrogazione presentata dai due consiglieri comunali

 
Sull’intricata e squallida “vicenda Rocco Sindaco”, sulla sua lettera all’Ufficio Tecnico del 3 ottobre e sulla risposta del sindaco, i due consiglieri di opposizione del gruppo “Unione per Collepasso” hanno presentato un’interrogazione al sindaco, rinnovando la richiesta di dimissione dell’assessore e vicesindaco Rocco Sindaco e chiedendo l’inserimento dell’interrogazione nel Consiglio comunale del 3 novembre prossimo.
Di seguito il testo dell’interrogazione.

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Gruppo consiliare
“Unione per Collepasso”
Comune di   Collepasso
 
 
Collepasso, 27 ottobre 2011
 
  
Al Sig. Sindaco
 
 
e p.c.
Sig. Presidente Consiglio Com.le – Collepasso
 
Sig. Segretario Comunale            - Collepasso
 
Sig. Prefetto                                - Lecce
 
Procura della Repubblica             - Lecce
 
Comando Prov. G. di Finanza       - Lecce
 
Oggetto:
Atto prot. 7030/3.10.2011 del vicesindaco Rocco Sindaco e risposta del sindaco del 14.10.2011 – interrogazione con risposta in Consiglio.
 
I sottoscritti consiglieri comunali Pantaleo Gianfreda e Vito Perrone interrogano la S.V. per sapere e avere risposta in Consiglio a quanto di seguito esposto.
Premesso che
  • in data 12 ottobre 2011/prot. 7306, i sottoscritti hanno presentato alla S.V. interrogazione, che qui si intende integralmente riportata, avente all’oggetto: “Pratiche edilizie nn. 75/2005 e 58/2010 – comunicazione prot. n. 7030/3.10.2011 dell’assessore e vicesindaco Rocco Sindaco all’Ufficio Tecnico, al Segretario comunale e p.c. al Sindaco”;
  • in data 14.10.2011, la S.V. ha inviato comunicazione all’assessore ai LL.PP. Rocco Sindaco, nella quale, tra l’altro, scrive che “…le considerazioni e le valutazioni da Lei esplicitate non impegnano l’Amministrazione Comunale, ritenendole del tutto personali e delle quali si assumerà la piena e totale responsabilità”, ribadendo, al contempo, “piena fiducia nell’operato del Dirigente dell’Ufficio Tecnico”;
  • in data 24.10.2011, la S.V. ha risposto all’interrogazione del 12.10.2011 dei sottoscritti, allegando copia della comunicazione all’assessore Sindaco;
considerato che
  • nella risposta del 24.10.2011 la S.V. ha eluso importanti questioni, preferendo, di fronte ad un grave illecito del Suo più diretto collaboratore, “scindere” formalmente eventuali responsabilità penali personali da quelle dell’assessore ed evitando, invece, di rispondere nel merito di questioni che maggiormente attengono al dovere di “indirizzo e controllo politico-amministrativo“ del consigliere comunale;
  • la risposta scritta all’interrogazione è insoddisfacente nel merito delle questioni politico-amministrative poste, come insoddisfacenti, elusive ed omissive risultano quasi sempre le risposte della S.V. alle interrogazioni presentate dai sottoscritti;
chiedono di sapere
  • se, in merito alla lettera inviata il 3.10.2011 dall’assessore Sindaco all’Ufficio Tecnico, la S.V. abbia appurato da quali eventuali elementi egli abbia desunto “un’ abuso (sic!!!) di ufficio da parte dell’Ufficio Tecnico” e in quali termini e circostanze tale “abuso” sia stato “vergognosamente perpetrato in accordo con la vecchia Amministrazione”;
  • i motivi per i quali non ha avuto l’onestà di riconoscere la correttezza dell’azione della “vecchia Amministrazione”, considerato che ha espresso “piena fiducia nell’operato del Dirigente dell’Ufficio Tecnico”, che ha “operato” con la precedente amministrazione;
  • se la S.V. abbia saputo i nomi degli “esperti in materia” con i quali l’assessore Sindaco ha “approfondito l’argomento sotto l’aspetto tecnico” e se non sia opportuno renderli noti;
  • se il Comune sia stato “chiamato al risarcimento degli eredi” in merito alle pratiche edilizie nn. 75/2005 e 58/2010;
  • se siano state mai comunicate al Comune le generalità degli eredi della “villetta” in contrada agricola “S. Anna” e se siano mai pervenute richieste dagli stessi, considerato che è pendente una pratica edilizia in sanatoria, il cui titolare è defunto da quasi un anno;
  • per quali motivi, nonostante un’esplicita richiesta dei sottoscritti nell’interrogazione del 6.9.2011/prot. 6403 – in essa veniva chiesto “se il Perrone abbia mai chiesto al Comune trasferimento da via Consiglia Pesce all’attuale ed effettiva residenza e se non sia doveroso da parte Sua accertare, tramite i Vigili Urbani, l’effettiva e reale residenza dello stesso” – la S.V. abbia omesso di ottemperare alla richiesta, che si reitera con la presente, di dare disposizioni ai Vigili per accertare “l’effettiva e reale residenza”, limitandosi a riferire che “dagli atti anagrafici risulta che il sig. Salvatore Perrone, insieme alla sua famiglia, è residente in Via C. Pesce n. 16”, mentre è nota a tutti, e ignota solo alla S.V., l’effettiva residenza dello stesso in contrada S. Anna;
  • se questo atto omissivo non rileva da parte della S.V. anche un atteggiamento omertoso e di violazione del principio di legalità, finalizzato a “coprire” uno “stato illecito” in cui da tempo trovasi “il sig. Salvatore Perrone, insieme alla sua famiglia”, trasferitosi da tempo in una “villetta abusiva”, priva del permesso di costruire, considerato che non si è mai ottemperato a decisive prescrizioni della pratica edilizia in sanatoria n. 58/2010;
  • se nel comportamento dell’assessore Sindaco non intraveda l’obiettivo di tutelare illeciti interessi privati, procurare un “ingiusto vantaggio patrimoniale” a privati cittadini, arrecare un “danno ingiusto” e di rilevante gravità alla Pubblica Amministrazione e “costringere” o “indurre” gli uffici a concedere indebite “utilità” a Perrone Salvatore e familiari;
  • i motivi per i quali, di fronte a fatti ed atti così gravi, illeciti ed illegittimi da parte di un assessore, che tendono chiaramente a “coprire” interessi illeciti e a danneggiare il Comune, la S.V. non abbia provveduto alla revoca delle deleghe del sig. Rocco Sindaco, considerato che lo stesso non ha avvertito il dovere e la sensibilità di dimettersi;
  • se il persistere della mancata revoca delle deleghe, al di là di atti formali che mirano solo a tutelare penalmente posizioni personali della S.V., non comporti Sue dirette responsabilità politico-amministrative (e non solo), considerato che è di Sua esclusiva competenza la nomina della Giunta, che “collabora con il Sindaco al governo del Comune”, e continua a tollerare al Suo fianco un assessore che ha espresso “considerazioni e valutazioni … del tutto personali”, attaccando ignominiosamente il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, nel cui operato ha ribadito “piena fiducia”, e la precedente Amministrazione, mentre riconosce oggettivamente gravi irregolarità, “delle quali si assumerà la piena e totale responsabilità”, nell’atto dell’assessore Rocco Sindaco.
Ai sensi dello Statuto comunale e dell’art. 22 del Regolamento del Consiglio comunale, i sottoscritti chiedono risposta alla presente interrogazione nell’imminente adunanza consiliare di giovedì 3 novembre p.v.
                      
                     I Consiglieri comunali
 
                    Dott. Pantaleo Gianfreda
                          Dott. Vito Perrone


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Pantaleo Gianfreda
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