Consiglio comunale del 31 gennaio: la “waterloo” degli impostori

2 Febbraio 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Sullo squallido tentativo di strumentalizzare la delicata vicenda “ICI Cooperative” e sulle infamie del cons. Perrone, netta sconfitta politica e morale dell’opposizione di centro-destra nel Consiglio comunale di lunedì 31 gennaio. I quattro consiglieri (Menozzi, Felline, Perrone, Sindaco), che avevano chiesto la convocazione del Consiglio sull’ICI delle cooperative, non hanno avuto nemmeno il coraggio di sottoporre a votazione il documento da loro presentato e si sono astenuti su quello dell’Amministrazione. Il Consiglio, all’unanimità dei presenti, ha poi espresso “sconcerto, indignazione e netta condanna per le accuse e gli attacchi infamanti e diffamatori” del consigliere Salvatore Perrone

 
Sulla delicata vicenda del pregresso pagamento dell’ICI da parte delle cooperative agricole di Collepasso, quattro avventurosi e “avventurieri” consiglieri di opposizione (Menozzi, Felline, Perrone e Sindaco) erano partiti per “suonare”… ma “sono stati suonati” … avevano chiesto la convocazione del Consiglio comunale nel tentativo, puramente strumentale ed infantile, di mettere sotto accusa l’Amministrazione (in particolare il Sindaco) e si sono ritrovati sul banco degli imputati…
Quando si sono resi conto che il loro ignobile gioco era fallito, che la posizione dell’Amministrazione era corretta, forte, trasparente e mirava a rispettare il principio di legalità e a non penalizzare o far fallire nessuna delle cooperative agricole collepassesi, hanno iniziato a balbettare e farfugliare per salvare la faccia di fronte al numeroso pubblico presente, invitato dal Sindaco ad intervenire al Consiglio tramite avviso pubblico fonico, al fine di fare chiarezza e smentire le ignominie messe in giro da certi soggetti, in particolare dal desperado ex sindaco… I suoi “pornografici” e deliranti volantini “del sabato sera” annunciavano “sfracelli”… ma è stato lui ad essere “sfracellato”, insieme ai suoi degni amici…
L’inizio della vicenda “Ici cooperative” e relativi accertamenti risale proprio ai tempi dell’amministrazione Perrone-Menozzi.
Quando l'”allegro” duo amministrava, sono stati commessi imbrogli inverecondi e ingiustizie inaudite. Sia per discriminazione e ritorsione politiche sia per raggiungere ignobili obiettivi. Salvatore Perrone, abusando del suo ruolo di sindaco, cercava di favorire in ogni modo la sua cooperativa, di cui era ed è ancora indegno presidente (si è recentemente scoperto che non ha mai pagato per la cooperativa nemmeno la tassa per la nettezza urbana!!!) e penalizzare le altre, nell’evidente tentativo di “far fuori” le “concorrenti” e farle fallire… Questa vergognosa vicenda meriterebbe indubbiamente un articolo a parte, ma sarebbe lunghissimo e senza fine…
Basti pensare, ad esempio, che quando, sotto l’amministrazione Perrone-Menozzi, fu effettuato l’accertamento Ici della cooperativa Madonna delle Grazie, l’imposta venne calcolata solo sui terreni (che, tra l’altro, insistono in zona edificatoria B1), ma non sull’opificio… Sapete perché?!? Intanto perché il valore dei terreni sarebbe risultato (come poi è avvenuto) minore rispetto a quello dell’immobile e poi perché … udite, udite!!! … l’opificio non… “esisteva”!!! O meglio, era lì da trenta anni e da trenta anni vi si molivano olive… ma non “esisteva”!!! Per il semplice motivo che non era stato mai accatastato (è stato accatastato solo nel 2001/2002). Pertanto, “formalmente”… non esisteva!!! Qualcuno dirà: “Ma gli accertamenti non si fanno sulle situazioni reali?!?”… Certo! Ma in questo caso, qualcuno (chissà chi!) “decise” che il sindaco Salvatore Perrone non potesse “conoscere” l’esistenza dell’immobile dell’oleificio della cooperativa di cui era presidente… Salvatore Perrone!!! Cose inverosimili e invereconde, realmente successe nel periodo della Collepasso “bbamponiana”! Ignominie, imbrogli e truffe accaduti solo pochi anni fa, tra l’assordante silenzio degli odierni “savonarola” da strapazzo, mentre “beatamente” e “allegramente” governavano Perrone e Menozzi,  quest’ultimo da sempre complice politico e amministrativo dei grandi imbrogli del suo ex sindaco e carnefice (solo in un raro, e sinora unico, momento di lucidità e onestà politiche, Menozzi ebbe, nel settembre 2005, l’ardire di mettersi contro il “grande imbroglione” e di “cacciarlo a pedate” da sindaco, sottoscrivendo la sfiducia insieme ad altri suoi amici… ma poi, per effetto della sua nota “sindrome di Stoccolma”, oggi è tornato ignominiosamente “all’ovile”, sotto la direzione del “pastore” S. Perrone…).
La cosa assurda è che l’oleificio della coop. Madonna delle Grazie era stato autorizzato dal Comune, costruito e funzionante da 30 anni… ma non “esisteva”… Eppure, ripeto, al momento degli accertamenti ICI (affidati da Perrone-Menozzi direttamente e senza gara ad un “fidato” studio di Cutrofiano, che ha sinora lucrato, per tali accertamenti, 225mila euro di parcelle a spese dei cittadini!!!), sindaco del Comune e presidente della Cooperativa erano la stessa, identica persona
Ma la cosa ancora più assurda sapete qual’è? In un ricorso presentato recentemente, nel 2007, tendente a non far pagare l’Ici della sua cooperativa, Salvatore Perrone, essendosi nel frattempo la normativa rivelata in senso più favorevole per gli immobili, rivendica che l’opificio era lì da trenta anni e che il Comune non poteva non sapere della sua esistenza… Appunto… E come mai lui, sindaco, non conosceva l’esistenza dell’opificio della cooperativa di cui lui era presidente e non ne ha fatto rilevare l’esistenza?!?
Cose da pazzi, oltre che da grandi imbroglioni e ciarlatani…
Ecco perché, per tutto il tempo in cui il Consiglio comunale ha discusso di “ICI cooperative”, egli taceva… Taceva il “fantasma del Louvre”, covando forse rimorso per i suoi “delitti” amministrativi o annaspando nel progettarne altri o covando idee bellicose e vendicative… Taceva… cos’altro poteva fare?!? Nonostante le pesanti accuse rivoltegli, non ha avuto il coraggio di aprire bocca… Né lui né i suoi amici di cordata hanno avuto l’ardire, alla fine, di chiedere l’approvazione della loro bozza di delibera, che mirava, ancora una volta, a penalizzare di fatto le cooperative agricole collepassesi, in particolare le due già perseguitate e vittime dell’Amministrazione Perrone-Menozzi.
Vistisi all’angolo, i quattro, oltre ai due consiglieri Grasso e Nuzzo, si sono persino astenuti sull’ordine del giorno presentato dall’Amministrazione comunale, approvato con 11 voti favorevoli, senza osare “balbettare” nemmeno una richiesta di voti per la loro proposta, “pomposamente” presentata e illustrata da Menozzi ad inizio della discussione…
Mi sono sempre chiesto e continuo a chiedermi: ma come è stato mai possibile che questi signori abbiano amministrato per tanti anni?!? Come è possibile che alcuni di costoro non abbiano nemmeno idea dei principi  “fondamentali” della Pubblica Amministrazione?!?
Prendete, ad esempio, il patetico Felline, ieri inseparabile sodale di Nuzzo ed oggi, dopo la “di lui” separazione (politica), del rinnovato duo Perrone-Menozzi. Il soggetto si è reso ancora una volta protagonista di una vicenda incredibile, “degna” di essere conosciuta ed “apprezzata” da tutti…
Nella seduta della Commissione consiliare preparatoria del Consiglio sull’”ICI Cooperative”, tenutasi mercoledì 26 gennaio, stante l’assenza del presidente cons. Sedile, al cons. Felline toccava presiedere l’incontro, essendo vicepresidente. Una riunione assai anomala e di fatto mai formalmente tenutasi, avendo il sindaco chiesto uno scambio di idee informale prima dello svolgimento vero e proprio della Commissione.
Non si premura mai, in nessun momento dell’incontro, l’inetto presidente pro tempore di aprire formalmente la seduta né di chiamare un funzionario o un dipendente comunale, come è d’obbligo, a fungere da segretario della Commissione né, in assenza di questi, di nominare e far accettare ad uno dei consiglieri presenti di svolgere le funzioni di segretario. C’è di più. Dopo lungo confronto “informale”, il presidente f.f. Felline decide di abbandonare la seduta, essendosi sentito offeso “a scoppio ritardato” (dopo dieci minuti dall’ipotetica offesa) da una mia espressione (non era un’offesa, ma una sacrosanta verità!), mentre il confronto continua per altri 10-15 minuti, anche alla presenza del cons. Menozzi. Orbene… nonostante tutto ciò, Felline decide, in vista del Consiglio comunale del 31 gennaio, di stilare personalmente e strumentalmente (e persino di protocollare agli atti del Comune!) e sottoscrivere (lui solo!) un fantomatico “verbale” della Commissione, nel quale riporta “a modo suo” le vicende e la discussione. Ne permette persino la lettura integrale in Consiglio da parte di quell’ineffabile “sacrestanu” (absit iniuria verbis, non intendendo io offendere la nobile e “fraterna” funzione di sagrestano) che dimostra ad ogni piè sospinto di essere Menozzi. Una cosa inaudita, illegittima ed illegale! L’ex Superman continua a “giocare”, delirare e “trastullarsi” persino con la Pubblica Amministrazione… salvo, prima o poi, come già gli è successo, sfracellarsi per terra … L’ex Superman, infatti, dopo quest’ultima performance, merita la promozione  a pieni voti a SuperAss (non si cerchi la traduzione dall’inglese!) della politica collepassese… Onore al “merito” … ma roba da Tribunale!
Il nuovo SuperAss, che, per probabile “deformazione professionale”, fa solo “marciare” i piedi, ma lascia “marcire” il cervello, non si rende conto, per quello “sforzo letterario” di redazione e sottoscrizione diretta e illegittima di un verbale di commissione, dei numerosi reati di cui si è reso responsabile. Gli cito alcuni probabili articoli del codice Penale, di cui (per tutti o parte) potrebbe essere accusato e giudicato da un Tribunale Penale: art. 323 (Abuso d’ufficio), art. 347 (Usurpazione di funzioni pubbliche), art. 476 (Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici), art. 479 (Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) e, persino, quello più grave di tutti: la concussione (art. 317).
Per salvare il suo “onore”, lo invito ad autodenunciarsi almeno per i meno gravi di questi reati… avrà sicuramente la clemenza della Corte e gli posso sin d’ora assicurare una mia testimonianza a suo favore… il soggetto è quello che è e non si rende conto, poverino!, di quello che fa o dice o scrive… anche perché, come dice il vecchio saggio contadino, “raglio d’asino non arriva mai in cielo”…
Sul secondo punto del Consiglio comunale (“Solidarietà ai componenti della Commissione esaminatrice del concorso pubblico per la copertura del posto di ‘Capo settore Urbanistica, LL.PP., Assetto del territorio’ e al Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, contro gli attacchi del cons. Salvatore Perrone”) succede l’imprevisto.
I consiglieri di opposizione, persino il trio degli amici più stretti, Menozzi-Felline-Sindaco, abbandonano il Consiglio e lasciano solo e derelitto il consigliere Perrone a prendersi le meritate “legnate”…
Sulle infamie e sulle deliranti affermazioni del cons. Perrone in interviste televisive e sulla stampa, già ampiamente note, mi riprometto di intervenire in altra occasione…
Al momento riporto testualmente l’eloquente ordine del giorno sull’argomento unanimemente approvato dal Consiglio, con il voto favorevole degli undici consiglieri presenti:
 
Il Consiglio comunale di Collepasso
premesso che:
  • ripetutamente il consigliere comunale Salvatore Perrone, tramite scritti, dichiarazioni alla stampa e alle televisioni locali, ha lanciato attacchi e accuse irresponsabili, infamanti e diffamatori circa lo svolgimento del concorso per la copertura del posto di “Capo settore Urbanistica, LL.PP., Assetto del Territorio”;
  • il concorso si è svolto in maniera trasparente, così come risulta dagli atti e dai lavori della Commissione, nominata e presieduta dal Segretario generale dott.ssa Anna Pina Traldi;
  • vincitore del concorso è risultato l’arch. Fernando Montagna;
esprime
  • sconcerto, indignazione e netta condanna per le accuse e gli attacchi infamanti e diffamatori lanciati dal consigliere Salvatore Perrone;
  • totale solidarietà e piena fiducia ai componenti della Commissione per il lavoro svolto;
  • totale solidarietà e piena fiducia al Capo settore Urbanistica, LL.PP., Assetto del Territorio;
invita
  • il consigliere Perrone ad astenersi da continue e immotivate accuse atte a minare la pacifica convivenza della Comunità collepassese e il corretto confronto politico e istituzionale;
  • la Magistratura a fare piena luce sulle circostanze denunciate dal consigliere Salvatore Perrone e, qualora le ritenesse prive di ogni fondamento e totalmente diffamatorie, ad attivare nei confronti dello stesso i necessari e doverosi interventi di natura penale previsti dalla legge. 
Riporto integralmente, per dovere di cronaca, anche l’ordine del giorno sulla vicenda “ICI Cooperative agricole” proposto dall’Amministrazione ed approvato dal Consiglio comunale con 11 voti favorevoli e 6 astenuti:
 
Il Consiglio Comunale
preso atto che:
  • le Cooperative agricole di Collepasso hanno avuto accertamenti ICI per il possesso di fabbricati strumentali alle loro attività;
  • gli accertamenti sono divenuti definitivi perché non impugnati nei termini o per decisioni giurisprudenziali passate in giudicato;
  • il debito iscritto o iscrivibile a ruolo è di importi relativamente considerevoli e comunque in grado di mettere le Cooperative in grave difficoltà finanziaria;
  • per gli importi già iscritti a ruolo vi è il pignoramento da parte del Concessionario per la riscossione dei tributi e ciò, di per sé, provoca un sostanziale impedimento all’acquisizione di nuovi finanziamenti e investimenti produttivi;
  • l’attuale normativa in materia prevede l’esonero dall’ICI dei fabbricati rurali posseduti dalle cooperative agricole;
  • tale normativa appare applicabile anche retroattivamente sin dall’entrata in vigore dell’ICI, così come si evince dalla sentenza n. 227/22.7.2009 della Corte Costituzionale;
  • l’A.C., nel rispetto del principio di legalità, deve esigere il tributo, qualora dovuto, senza ulteriori indugi, e abbandonare la pretesa tributaria qualora si accerti l’esonero dei fabbricati dall’imposta;
  • in materia, tuttavia, persistono tuttora differenziazioni giurisprudenziali che meriterebbero un deciso e chiarificatore intervento da parte del competente Ministero e dello stesso Parlamento;
considerato:
  • la rilevanza economico-sociale delle cooperative agricole nel contesto cittadino e le loro obiettive e profonde difficoltà, che, insieme all’attuale stato di incertezza, generano preoccupazione in vasta parte della popolazione e, in particolare, negli amministratori, nei soci e nei lavoratori di quelle aziende;
  • che le cooperative agricole di Collepasso svolgono la loro attività in un Comune inserito tra i “territori svantaggiati”, ai sensi della Direttiva CEE 268/75, i cui terreni sono da sempre esenti dal pagamento dell’ICI;
  • che è volontà del Consiglio, nel rispetto e nei limiti delle competenze dell’Ente Locale, sostenere e agevolare la cooperazione agricola, che ha svolto e svolge a Collepasso un ruolo insostituibile, pur auspicando un necessario accorpamento delle diverse cooperative in un’unica impresa capace di rispondere in maniera più adeguata ai soci e al mutato quadro economico nazionale e internazionale;
impegna l’Amministrazione Comunale:
  • ad attivare ogni iniziativa per addivenire alla definizione della questione in modo lineare, trasparente e conforme alla legge, acquisendo anche eventuali consulenze specialistiche;
  • in particolare, a mettere in atto decise iniziative verso il competente Ministero, coinvolgendo tutta la rappresentanza parlamentare della provincia di Lecce, al fine di ottenere in tempi brevi chiarimenti definitivi in merito. 
Insomma, da una parte politica e amministrativa, una proposta di ordine del giorno serio ed imparziale, approvato dal Consiglio, che tende a salvaguardare le cooperative e, al contempo, la Pubblica Amministrazione e, dall’altra parte, una vera e propria “waterloo” politica ed amministrativa per impostori, ciarlatani e manipolatori… come possono testimoniare i numerosissimi cittadini presenti al Consiglio comunale…


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Pantaleo Gianfreda
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