Consiglio comunale: sindaco evasivo, (vice)Sindaco latitante

5 Novembre 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il Consiglio comunale di giovedì 3 novembre, convocato per le ore 16.00 presso il Castello baronale, è iniziato con un’ora di ritardo a causa dei “ritardi” di alcuni consiglieri di maggioranza e dell’assenza degli assessori Angelica Giustizieri e Rocco Sindaco. Evidenti lo stato di disagio e i malumori presenti nell’attuale maggioranza. Approvato il conto consuntivo 2010, che presenta un avanzo di amministrazione di ben 521.871,79 euro, lasciati dalla precedente Amministrazione. Sull’interrogazione dell’opposizione, che chiede le dimissioni del vicesindaco Rocco Sindaco, a causa di suoi atti illeciti, il sindaco Menozzi si comporta da “sepolcro imbiancato”

 
Da più parti mi è stato chiesto di fare la cronaca e di scrivere le mie impressioni sul Consiglio comunale del 3 novembre. Provvedo solo ora, dopo aver preventivamente “provveduto” a qualcosa di più importante ed urgente… “sprucare” un po’ di olive, in compagnia dell’amico Gigi, per aver del buon olio… sano ed extravergine… in momenti in cui di “sano” c’è ben poco… Berlusconi e Menozzi docent!
Sarà la “vicinanza” con il 2 novembre, giornata dedicata ai defunti… ma, ripensando a quel Consiglio e alla maggioranza che amministra il Comune di Collepasso, viene in mente la “bella d’erbe famiglie e d’animali”…  anzi, l’intero prologo del foscoliano “I Sepolcri”… “All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole per me alla terra non fecondi questa bella d’erbe famiglia e d’animali, e quando vaghe di lusinghe innanzi a me non danzeran l’ore future….. Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri…”.
A pochi mesi dalla loro “nascita”, gli attuali amministratori sembrano già “sepolcri”… da cui (come da Berlusconi) anche la “Speme, ultima Dea”, ormai “fugge”… alcuni, per la verità, appaiono persino in tutto il loro “splendore” di “sepolcri imbiancati”, secondo la definizione e l’invettiva di Gesù contro “scribi e farisei ipocriti”… “all’esterno belli a vedersi, ma dentro pieni di ossa di morti e di ogni putridume… giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro pieni d’ipocrisia e d’iniquità”…
Sin dal suo insediamento, questa maggioranza ha dimostrato tutta la sua intrinseca debolezza e le sue divisioni ed ogni Consiglio è diventato per costoro “una corsa ad ostacoli”… Sembra essere tornati ai “tempi allegri” delle vecchie e “gloriose” amministrazioni democristiane, con relativo corollario di correnti e correnticole, dispetti e dispettucci, crisi e crisucole, ricatti e ricattucci, rocchi e roccucci
Ogni Consiglio comunale diventa “a priori”, cioè prima del suo inizio, un trilling, un “palpito di cuore”, un “terno al lotto”… si fa o non si fa… vengono o non vengono… si raggiunge o no il numero legale…
Anche questa volta il Consiglio comunale, a causa di esponenti della maggioranza giunti “in ritardo” (!!!), ha potuto essere insediato solo in the last minute… E’ a tutti noto che questi “ritardi” sono solo conseguenza dei tanti “maldipancia” che sin dal suo insediamento si sono manifestati, in maniera anche pubblica e clamorosa, nell’attuale maggioranza e che, lungi dall’affievolirsi, si stanno allargando e accentuando… Alla riunione del Consiglio non hanno partecipato gli assessori Angelica Giustizieri e Rocco Sindaco… assenze dovute ad esigenze reali oppure fittizie, diplomatiche, “dispettistiche” e ritorsive?!? “Ai posteri l’ardua sentenza” … e per fortuna che “la Cina è vicina” ed il cons. Mastria è finalmente tornato (ne sentivamo la mancanza!) ed ha potuto garantire con la sua presenza il numero legale… Eroico Gin Gin O!!!
Il Consiglio si svolge veloce e tranquillo, anche perché Massimo Sabato, che presiede il Consiglio, rinuncia alle sue proverbiali, preliminari e metodiche provocazioni ed intemperanze. La riunione, pur nella legittima e corretta dialettica maggioranza-opposizione, è, per la prima volta, tranquilla… anche il “clima funereo” e le tensioni sotterranee della maggioranza aiutano a mantenere i toni bassi. L’opposizione, da parte sua, decide di non “maramaldeggiare”… D’altra parte, si può “uccidere”, come fece Maramaldo, “un uomo morto”?!?
Il primo punto (approvazione del conto consuntivo 2010) passa anche con il voto favorevole del gruppo “Unione per Collepasso”. L’ex sindaco Vito Perrone rileva come la sua Amministrazione abbia lasciato un avanzo di amministrazione di ben 521.871,79 euro, che testimonia la sua buona e sana amministrazione e smentisce le risibili voci artatamente messe inizialmente in giro da alcuni attuali amministratori su presunti debiti.
Il secondo punto (variazione al bilancio) passa con i voti della sola maggioranza.
I due punti successivi riguardano le interrogazioni presentate dal gruppo di opposizione “Unione per Collepasso” sulle vicende “50.000 euro alla Scuola” e “richiesta dimissioni di Rocco Sindaco”.
Sulla prima interrogazione la risposta di Menozzi è quasi esauriente, nonostante lacune, incongruenze e ritardi da parte della Scuola e dell’Amministrazione nell’utilizzo delle somme messe a disposizione da un’azienda fotovoltaica, grazie all’intervento della precedente Amministrazione. Subito dopo la presentazione dell’interrogazione, l’Amministrazione Menozzi ha “accelerato” i tempi di sua competenza, arrivando a far pubblicare in un giorno non lavorativo (sabato 29 ottobre) la determina dirigenziale di approvazione del progetto di rifacimento dei bagni del piano superiore della Scuola Primaria. Rimane il problema dell’enorme ritardo nell’acquisto delle nuove suppellettili (banchi e scrivanie), che dovevano essere acquistati ad inizio dell’anno scolastico, causa l’estremo disagio in cui bambini e ragazzi sono costretti a seguire le lezioni con suppellettili deteriorate e malsicure. La presentazione dell’interrogazione ha avuto il merito di “svegliare” un po’ tutti e accelerare i tempi dell’utilizzo dei 50.000 euro accreditati sin dall’agosto scorso.
Sulla seconda interrogazione, invece, “latitante” il vicesindaco Rocco Sindaco (non si è presentato in Consiglio per la vergogna?!?), Menozzi è stato evasivo, omissivo e scandaloso. Stretto tra “scilla e cariddi” e con evidente imbarazzo, ha letto una breve e burocratica dichiarazione (a differenza della precedente, per rispondere a questa interrogazione il “compitino” se l’era scritto a casa), con la quale ha sostenuto che “non ricorrono i presupposti” per il ritiro della delega assessorile a Rocco Sindaco e che l’iniziativa dello stesso, nonostante l’evidente illeicità e illegittimità della sua lettera all’Ufficio tecnico nel disperato tentativo di “salvare” la “casetta abusiva” di “compare Salvatore”, era solo una “posizione personale”…
… e bravo Menozzi, struzzo che mette la testa sotto la sabbia!
E’ chiaro che i pesanti compromessi e le giravolte cui è costretto Menozzi per salvare la sua conflittuale e “sepolcrale” maggioranza collidano pesantemente con le giuste richieste di legalità e moralità avanzate dall’opposizione e dalla stragrande maggioranza dei cittadini… “dissente” dalla grave iniziativa del suo vicesindaco, cioè del suo “braccio destro”, ma lo lascia al suo posto, sebbene “dimezzato” e delegittimato, perché continui impunemente ad essere “pietra dello scandalo” nella sua azione amministrativa…
Da tempo immemore, Menozzi appartiene politicamente alla categoria dei “sepolcri imbiancati”. Come tale continua a comportarsi. Sarà perché, nonostante i tentativi di aggrapparsi agli specchi, “similes cum similibus congregantur” (“i simili si aggregano con i propri simili”)… per cui, parafrasando questo motto latino, si potrebbe dire che… il “letame” sta bene con il “letame”…
Non solo, ma Menozzi continua ad eludere risposte a precise domande dell’opposizione ed omette di procedere, come suo dovere, a richieste ufficiali dei consiglieri comunali.
Ad esempio, non risponde al quesito di accertare, tramite i Vigili, “l’effettiva e reale residenza” di Salvatore Perrone e della sua famiglia (forse Menozzi ha anche lui qualche “scheletro nell’armadio”?!?); al quesito se il Comune sia stato “chiamato al risarcimento degli eredi” in merito alle pratiche edilizie della villetta oggi “abusiva”; al quesito se siano state mai comunicate al Comune le generalità degli eredi di questa villetta e se siano mai pervenute richieste dagli stessi, considerato che è pendente una pratica edilizia in sanatoria, il cui titolare è defunto da quasi un anno; ecc. ecc. ecc.
Menozzi “svicola”, nel disperato tentativo di salvare la sua Amministrazione, ben sapendo, in questo modo, di salvaguardare interessi illeciti e “coprire” un assessore (e vicesindaco) che non solo ritiene di poter agire a suo piacimento, nel più totale dispregio dei principi di legalità e moralità, ma che con i suoi atti e comportanti amministrativi cerca di procurare un “ingiusto vantaggio patrimoniale” a privati cittadini, di arrecare un “danno ingiusto” e di rilevante gravità alla Pubblica Amministrazione e di indurre gli uffici a concedere indebite “utilità” ad un suo caro “compare”… per Menozzi tutto ciò rappresenta una “posizione personale”… Non capisce, il meschino, che quando un amministratore “ufficializza” con atti pubblici certe richieste non si tratta più di posizioni “personali”, ma di atti politici pubblici, gravi ed illeciti, cui un sindaco serio avrebbe dovuto già dare risposte serie e concrete… ma l’attuale sindaco non ha capacità né forza politica e morale per fare ciò, diventando in tal modo complice, corresponsabile e persino protagonista di una grave ed irrisolta “questione morale” che tocca pesantemente lui e tutta la sua Amministrazione…
A cci mani simu ccappati…

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Pantaleo Gianfreda
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