Da Istanbul a Collepasso: un Natale speciale per Suzan
24 Dicembre 2011Spread the love
Suzan è una diciassettenne turca ospite di una famiglia collepassese. Nell’ambito del programma “AFS Intercultural Programs”, frequenta il Liceo Classico “F. Capece” di Maglie per il corrente anno scolastico. Finalità del programma internazionale è promuovere e organizzare scambi ed esperienze interculturali tra i diversi Paesi di giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo. Incontro, dialogo, comprensione e collaborazione: sono i valori e i messaggi che ogni anno ci ricorda e ci “sollecita” il Natale
Suzan Mansur ha 17 anni. Viene da Instabul, la città più importante della Turchia, l’antica Bisanzio, poi Costantinopoli, capitale dell’antico Impero romano d’Oriente.
Da circa quattro mesi, Suzan vive a Collepasso presso la famiglia di Donato e Loredana Verducci. Dallo scorso settembre frequenta, insieme a Noemi (figlia di Donato e Loredana), il Liceo Classico “F. Capece” di Maglie, nell’ambito del programma internazionale “AFS Intercultural Programs”, rappresentata in Italia dall’associazione Intercultura.
Da circa quattro mesi, Suzan vive a Collepasso presso la famiglia di Donato e Loredana Verducci. Dallo scorso settembre frequenta, insieme a Noemi (figlia di Donato e Loredana), il Liceo Classico “F. Capece” di Maglie, nell’ambito del programma internazionale “AFS Intercultural Programs”, rappresentata in Italia dall’associazione Intercultura.
Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre, Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.
“Incontro, dialogo, comprensione, collaborazione” sono principi e valori universali, che acquistano, per la nostra cultura e le nostre tradizioni, particolare valenza e “specialità” nel periodo natalizio, ma che dovrebbero essere il “faro” della vita quotidiana di ognuno di noi.
Esperienze come quella di Suzan e di tanti altri ragazzi in ogni nazione aiutano i giovani a incontrarsi, dialogare, comprendersi e collaborare per rendere migliore e più “umano” il mondo odierno e, soprattutto, il “mondo nuovo” che i giovani hanno il diritto di pretendere e il dovere di aiutare a costruire.
Certamente Suzan, alla fine dell’anno scolastico, tornerà “arricchita” nella sua Instabul e nella sua famiglia naturale. Non tanto, forse, dall’esperienza scolastica, quanto, piuttosto, dall’esperienza umana, familiare, culturale e sociale di cui la sua giovane vita si sta “nutrendo” giorno per giorno e che aiuterà lei e tanti altri giovani a sentirsi non solo “turchi” o “italiani”, ma “parte” del mondo, cittadini senza frontiere.
Ho incontrato Suzan felice tra la sua “famiglia” collepassese. Con “mamma” Loredana, “papà” Donato, la “sorella” e compagna di scuola Noemi, il “fratello grande” Jacopo e l’adorabile e prediletto “fratellino” Samuele, che riserva a Suzan coccole infinite.
Ho incontrato Suzan felice tra la sua “famiglia” collepassese. Con “mamma” Loredana, “papà” Donato, la “sorella” e compagna di scuola Noemi, il “fratello grande” Jacopo e l’adorabile e prediletto “fratellino” Samuele, che riserva a Suzan coccole infinite.
A Suzan ho chiesto di scrivere brevi note su questa sua esperienza. Le riporto integralmente.
Ciao! Sono Suzan. Ho quasi 17 anni. Sono della Turchia. Sono venuta qui in Italia più o meno cento giorni fa per restarci dieci mesi. Sinceramente non so bene per quale motivo ho deciso di fare quest’esperienza. Sono sicura, però, che è una delle mie decisioni migliori. Da quando sono qui, ho imparato e capito tante cose su di me, sulle persone, sulla vita, sulle culture, sui pregiudizi, sui rapporti e su tanto ancora. Mi trovo benissimo qui. Anche se la mia famiglia turca e quella italiana sono molto differenti, mi sembra di conoscere da sempre la mia famiglia italiana. Le voglio molto bene. Perciò non sento la mancanza della Turchia in modo triste. Un’altra cosa positiva è che la gente italiana è molto calorosa e amichevole.
A me piace stare in Italia e a Collepasso. Trovo, però, pochi elementi positivi nella scuola italiana. Mi sembra che sia basata maggiormente sul nozionismo più che su un metodo di conoscenza e formazione più consona ai tempi moderni.
Prima di venire qui, ancora non riuscivo a capire che sarei stata lontana un anno dalla mia famiglia, dai miei amici, dalla mia casa. Mi sembrava come se dovessi fare un viaggio solo di una settimana. Solo quando ero all’aeroporto, dieci minuti prima di dire ciao ai miei genitori, ho capito quello che stavo per fare e, improvvisamente, mi è sembrato difficile andare via e staccarmi dal mio mondo. Nel momento in cui sono arrivata a Collepasso, però, le mie preoccupazioni e i miei timori sono spariti, anche perché vivo con una splendida famiglia. Avevo sempre qualcosa da fare o qualche nuova persona da conoscere, perciò non avevo tempo per sentirmi male o sentire nostalgia della Turchia. Certo, dovevo andare a scuola ogni giorno e per me la scuola, inizialmente, era un posto dove mi sentivo estranea, anche a causa della difficoltà di capire la lingua e talora dovevo sforzarmi per non addormentarmi. Dopo un po’, però, la scuola, sebbene sia un po’ noioso e stancante, è diventato il luogo dove imparare nuove cose e dove conoscere sempre nuovi amici.
Un’altra cosa positiva di questa mia esperienza è che ora riesco a vedere tutto da un altro punto di vista. Alcune cose che mi sembravano molto importanti o normali non lo sono più così tanto.
Certo, ci sono tante altre cose che potrei scrivere. Questo è solo una piccola testimonianza e un piccolo riassunto della mia esperienza.
Auguro a tutti Buon Natale e Buon Anno!
E con Suzan, che festeggia il suo primo e speciale Natale, anche questo sito augura
Buon Natale e felice Anno 2012!
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