GR.EST. “Nasinsù”: un’esperienza esaltante ed indimenticabile

30 Luglio 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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(vedi le foto) Dal 19 giugno al 9 luglio, si è tenuto a Collepasso il GR.EST 2011, dal significativo nome “Nasinsù”, organizzato da Chiesa Madre, Gruppo Famiglia dell’Oratorio Don Bosco e C.S.I. “De Simone”. Un’esperienza esaltante, istruttiva e socializzante, che ha visto la partecipazione di centinaia di bambini, giovani animatori, famiglie e cittadini, ispirati ed organizzati da quell’autentico “vulcano” di energia e vitalità, che è Don Stefano Micheli, sacerdote amato dai giovani e da tutta la comunità. Il Gr.Est. si è chiuso sabato 9 luglio con una indimenticabile manifestazione nel Parco del Castello Baronale. Sebbene in ritardo, questo sito vuole ricordare questo importante evento con una riflessione di Nathalie Ria, una degli animatori, e la pubblicazione di alcune foto (p.g.)

 
Giovani astronauti siete pronti per fare questo viaggio sulla navicella Grest?!
Piccoli giovani astronauti prendete solo ciò che occorre per compiere questo lungo viaggio di tre settimane nell’universo.
“Avete tutti il vostro distintivo a forma di stelle?” – disse il generale Don Stefano.
“SI!!!” – risposero i giovani apprendisti.
Non sarà un viaggio facile, quindi munitevi di gioia, pazienza, energia, fede e siate tutti pronti ad ascoltare e ad amare. Questo è l’unico modo per riuscire a tornare sani e salvi dallo spazio. Allora siete pronti per fare questo viaggio sulla navicella GREST?!? Prendetevi tutti per mano, alzate il NASINSù e tenete fermi fermi i piedi per terra.
Pronti: SI PARTEEEE!!!!
A due passi dal cielo,tutto vi sembrerà difficile, giovani naviganti del cielo stellato. Orione, la figlia di Atlante;  Pegaso, alta nel cielo assieme a Cassiopea, brillante più che mai, indicheranno a voi naviganti la via del ritorno. Incontrerete degli asteroidi pronti ad intralciare la vostra strada al fine di raggiungere insieme l’unica meta, ma per riuscire a superare questo ostacolo basterà che voi vi leghiate insieme perché come si suol dire, l’UNIONE FA LA FORZA! E se ciò non basterà, dovrete andare alla ricerca di nuovi astronauti, pronti a darvi il loro aiuto in questo lungo e tortuoso viaggio. E se anche questo non sarà sufficiente allora dovrete stringere in un forte abbraccio il cielo e la terra e solo allora potrete superare le tante difficoltà.
Ma quale sarà la meta ultima di questa avventura sulla famosa navicella GREST?!? Tenere sempre il “NASINSù per contemplare le stelle, per capire quanto si è importanti, se l’universo è per noi; NANSINSù, ma con i piedi per terra e finalmente noi saremo stelle e sapremo amare di più”. 
Come dice lo stesso inno di questo GREST, noi dovremmo diventare quelle stelle piccole piccole, ma così calde e luminose da illuminare e riscaldare quel cielo buio e freddo. Il giovane astronauta che è in ognuno di noi nel vivere questa esperienza si è accorto che “due occhi son pochi per questo immenso” e ha capito “di essere solo” e “passeggiando dentro il mondo, si è accorto che due gambe non bastano a girarlo e rigirarlo”; così,”guardando il cielo, i suoi misteri e le sue stelle”, è andato alla ricerca dei suoi occhi in quella stella polare sola e luminosa.
Quella stessa stella che ci ha guidati durante questo GREST. E ogni volta che veniva quel bambino a stringermi la mano, mi sentivo sollevata dalla presenza di quel piccolo viaggiatore che con la sua ingenuità, innocenza, con la sua sicurezza, camminava, cantava e ballava con me, non facendomi sentire mai sola.
Ed ora che sono già passate già tre settimane dalla fine di questo GREST… “non sto piangendo sui tempi andati o sul passato e le solite storie, perché è stupido fare casino su un ricordo o su qualche canzone. Non voltarti ti prego, nessun rimpianto per quello che è stato, che le stelle ti guidino sempre e la strada ti porti lontano!”.


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Pantaleo Gianfreda
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